Loto Fiorito

La campagna “Bardi di Sadirvan” nasce nel 1997 a Modica da un’iniziativa di Giuseppe Colombo. Negli anni si sono succeduti vari organizzatori e moltissimi giocatori, fino alla costituzione in associazione, nel dicembre 2012. L’Associazione di Promozione Sociale “Loto Fiorito – Bardi di Sadirvan” è una grande famiglia di volontari che si impegnano e divertono ad organizzare eventi di diversa natura, i cui scopi sono la genuina aggregazione sociale, la promozione della cultura, della musica e dell’arte in tutte le sue forme, nonché la valorizzazione della natura e dell’ambiente. Promuoviamo da quasi vent’anni il Gioco di Ruolo dal Vivo perché è un’attività che accomuna teatro, letteratura, sport, storia, pittura, scenografia, musica e artigianato: passioni, queste, che legano la maggior parte dei nostri soci. “Bardi di Sadirvan” è una campagna di stampo Fantasy classico sullo stile del Signore degli Anelli e del Trono di Spade. “L’Erede della Valle” è stato un evento molto partecipato e ben riuscito, che ha avuto luogo nella splendida cornice di Villa Minciucci (RG). La Contea di Sadirvan è una terra mistica situata a sud di un’isola a tre punte chiamata Treon, un tempo un luogo di pace tra popoli di razze diverse. Tre lune or sono, il conte Ruggero Fuscoldo, detto il Pacifico, signore di Pietraluna, ha sacrificato la propria vita nell’epica battaglia dell’Albero e della Spada. L’intera popolazione è stata invitata a presenziare ai funerali del compianto reggente, che si sono tenuti presso Piana della Vittoria. Per l’occasione, il Cancelliere Buonaluna ha dato lettura del testamento del Conte che, con sorpresa dei nobili tutti, non nomina un successore di sangue, ma richiede una libera elezione. Lo sgomento è stato generale quando, pochi secondi dopo la lettura, il Cancelliere Buonaluna si è accasciato al suolo, morente, con chiari segni di avvelenamento… Il tempo è tiranno, poiché, mentre una terribile pestilenza miete vittime a Sud, presso Golfosmeraldo, da Est avanza un’orda famelica di morti viventi, al comando del Re senz’Anima che i vivi chiamano Disperazione.