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Nome Gioco: Medievil Rpg
URL:
https://medievilrpg.blogfree.net
Categoria: Play by Forum
Genere: Fantasy Classico
Stato: Chiuso
Ambientazione:
GLI ANTEFATTI
Correva veloce, gli zoccoli cozzavano contro il nudo terreno di quelle che dovevano essere lande verdeggianti. lo erano state un tempo. La foresta come la ricordava suo padre era un tripudio di invasioni, di mescolanze e di pavidi fili d'erba d'un verde che faceva bruciare gli occhi tanta era l'intensità con la quale pareva brillare. Zagor correva schivando rami e rocce, lui invece rimaneva arpionato alla sua groppa. Era un messaggero, doveva portare quell'informazione aldilà delle montagne. Sapeva di andare incontro a morte certa. Le donne vestite di porpora avevano cantato di nuovo, sulle scogliere e sulle sponde del Lago, per molte notti di seguito. Lui non le aveva viste ma sua sorella aveva giurato d'aver visto ardere le loro torce e d'aver sentito la nenia che irrompeva nelle loro notti senza stelle. Erano streghe e molte erano state arse ai piedi della grande quercia al limitare della foresta, ai margini della valle che quella notte doveva attraversare. Doveva farlo, lo sapeva, era la via più breve per raggiungere la città del Re e consegnare al vicario il messaggio vergato con inchiostro rosso sanguigno, e del chierico della cattedrale dalla quale prendeva il nome quel nugolo di case e mercati. Spronò Zagor, mentre una leggera pioggia iniziava a cadere. Lui non poteva saperlo, lui si era appena inoltrato nell'oscurità della foresta. Le donne vestite di porpora erano streghe e sapevano, sapevano d'essere in pericolo. Nello stesso momento, leghe più a nord. Sospirò, Kendra, poggiando il suo bastone magico contro una roccia. Non comprendevano che gli incantesimi - per quanto apparissero spaventosi ai semplici umani - non erano niente in confronto a quello che si celava all'interno della nera foresta che nessuno osava oltrepassare, ma che era abitata di uomini e piccole creature. Non erano niente in confronto ai denti aguzzi ed alla sete di sangue di quante di quelle creature dimoravano all'interno della cripta, e del cimitero, della città regale, all'insaputa del prete stesso. Si riunivano, loro, per ricongiungersi con la natura, per recitare riti che portassero grandi raccolti e prosperità in quelle terre già segnate da invasioni e da legioni di curiose creature che avevano ucciso e violentato i suoi figli, le sue sorelle. Che avevano stuprato le madri, che avevano seviziato le bambine e deriso, sfregiato e colpito i bambini. Kendra, portava ancora i segni dell'enorme uomo che quasi quaranta anni prima s'era impossessato di lei e le aveva rubato l'innocenza di bambina e di sposa. Un demoniaco coso, che le aveva inseminato il ventre con un figlio che ella stessa aveva ucciso qualche anno dopo. Nessuno l'aveva voluta, nessuno comunque si sarebbe unito in matrimonio con lei, la strega del sud. Tutti la chiamavano così, nessuno però di premurava di torcerle un capello ed il perchè non lo si comprendeva. Padre Tomas stava per perdere sua figlia, e lei l'aveva curata. Il Sovrano della città avrebbe perso una gamba se lei non avesse accettato di curarlo. Era protetta, ma le sue sorelle non lo erano. La sua famiglia non era al sicuro, perchè per quanto lei fosse intoccabile loro invece erano condannate alla morte sul rogo. Come potevano, quegli stupidi uomini, temere il bene ed ignorare il male di quei denti aguzzi?
AD OGGI
Il cranio scarnificato di un cavallo riluceva cupo nella nebbiosa notte, impalato al fianco di quello che era il corpo scheletrico e roso dalle bestie del suo cavaliere. Giaceva lì da un anno almeno, preda dei vandali e dei violatori di cadaveri. Conficcati in due pali al limitar delle montagne, facevano da monito ai troppo curiosi messaggeri di novelle veritiere ma pesanti come fardelli di sangue e di carta. Orchi, erano stati loro i fautori di quel macello, ed avevano inghiottito il corpo del cavallo cuocendolo in un grande falò sulle colline che precedevano i molti nebbiosi. Il messaggio non giunse mai nelle mani del Re, neppure del chierico della città, ma così recitava:
Oscuri presagi giungono dall'oltre valico delle Montagne Nebbiose, da Rashaverall a Melkorast passando per le rimanenti due cittadine del nord e della nigra foresta. Demoniaci osservatori si sono fatti avanti, e si protendono come infettivi morbi con sempre maggiore arroganza. Richiediamo l'aiuto dei cacciatori del Re. Delle strega del sud. Di chicchessia possa estirpare questo nero bubbone purulento di magia del diavolo.
Ma nessuno ebbe modo di metter mano su quei biglietti, se non il demonio che li arse nel perpetuo fuoco dell'inferno. Strinse allora i pugni, obbligando i suoi sottoposti a combattere ancor più aspramente, a possedere e ghermire le menti labili ed i corpi deboli. I demoni obbedirono al loro sovrano, e le streghe ballarono i Sabba di fiamme sempre più spesso nella foresta nera e tra i monti e nelle conche. Sarebbero cadute molte pedine su quella schacchiera popolata di mari e terre e laghi e paludi. Molte altre sarebbero state invece innalzate, come torri maledette da occhi onniscienti. Quante altre creature si celavano nel buio della notte? Quante invece scorrazzavano sotto la luce del sole? Tutte. Gli umani e la loro ingordigia d'ogni sorta di vizio. Lussuria. Gola. Accidia. Ira. I vampiri ed i loro occhi ardenti. La foresta. Perchè quelli erano i taglialegna, i cacciatori, i pescatori, gli armaioli. Loro. La loro unica pecca era l'ira funesta che se lasciata sfociare liberamente rischiava d'esser pericolosa più d'una freccia nel cuore. Un ringhio sommesso proruppe dalle fauci delle alte piante della nigra foresta, perchè era di questo che si parlava, di fauci bramanti la carne di quegli odiosi vampiri, di fauci fatte di legno e di magia e di creature urlanti. Loro erano licantropi. Erano stati uomini. Erano stati attaccati dal morbo della luna piena e le trasformazioni avvenivano sempre, ogni volta che la loro natura di cacciatori prendeva il sopravvento ed ora loro, solo volevano solo farli sparire tutti.
Data Pubblicazione: 19/02/2015
Ultimo Aggiornamento: 27/04/2018
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