Murderstone Games

Nessuno della nostra generazione era mai riuscito ad immaginare precisamente come sarebbe stato il mondo in una versione post-apocaliptica. Nessuno, in realtà, avrebbe mai minimamente sfiorato col pensiero l'esistenza dei Murderstone Games - senza che qualcuno di esterno, in più, riuscisse a scoprirlo - isolati dal resto del mondo, in un paesaggio che pare un paradiso ma ben presto si rivelerà a tutti un inferno. Nessuno sarebbe mai riuscito ad immaginare che, per cinquanta ragazzi prescelti - ragazzi volontari, offertisi di propria volontà, o ragazzi attirati con l'inganno, come il ragno con le vittime catturate dalla sua tela; ragazzi problematici, con traumi alle spalle, considerati "pazzi" e mandati in un istituto correzionale che in realtà non esiste a Murderstone Village - la regola sarebbe stata solo una: uccidere o essere uccisi. Nessuno avrebbe mai pensato che la loro vita sarebbe dipesa semplicemente dalla loro astuzia, o dal loro mero talento nel combattere; o, addirittura, dal loro sangue freddo nell'uccidere i propri compagni. Eppure, ora è così. Forse per le nostre menti abituate a vedere film d'azione e bagni di sangue solo in televisione questa è un'idea del tutto inconcepibile. Ma ormai questo non è più il mondo che conosciamo; magari rimane lo stesso, ma è cambiato. E niente di tutto ciò che conosciamo è più come prima.