Naraku no Hana

«Oh, ben svegliato! Hai dormito bene? Probabilmente ti starai chiedendo dove sei e cosa ci fai qui, ma credimi: ci sono cose nella vita che non vuoi sapere, e questa è una di quelle.»

L'inizio è un po' traumatico per tutti; non capita tutti i giorni di aprire gli occhi e ritrovarsi in un posto del tutto sconosciuto, con un cielo buio illuminato solamente da delle linee rosse che formano una serie di numeri che, a guardarli bene, ricordano un countdown. Sono forse un incubo l'immensa città che non sembra conoscere confini, l'abisso racchiuso al centro di essa, ma soprattutto gli occhi vuoti di chi vaga senza meta per le strade, le strade ombre nere di forma umana che quando ti passano attraverso ti lasciano un vuoto nel petto, come una sensazione di nostalgia? No, non sono affatto un incubo: è solo un'altra realtà che ti illudevi non esistesse.
E' forse l'Inferno quello che ti prospettano gli uomini che si presentano come Watchers, pronti a rivelarti la verità su quello che sarà il tuo destino? Perché la verità è che sei morto, o che sei in bilico tra la vita e la morte nel mondo che tu chiamavi "casa", ma che destino è comunque stato crudele con te e ti ha condannato a perire. Ecco perché sei qui, nella dimensione di Albia, in una città per sempre buia e sterminata chiamava Old York, ed ecco cosa sono le ombre nostalgiche: i vivi che si muovono nel mondo reale; ed ecco cosa sono quegli spaventosi esseri apparentemente umani che sembrano felici di vivere a Old York: sono gli abitanti eterni della città dell'inizio, persone che, come te, sono arrivate ad Albia e hanno perso la possibilità d'oro che completare il gioco di Albia ti offre: tornare nel tuo mondo, riprendere in mano la tua vita, che, nel caso perdessi, sarebbe affidata ad un'altra anima, che potrebbe usare il tuo vero corpo per vivere ciò che tu hai perso per sempre. Come vincere questo gioco? E' molto semplice: bisogna seguire gli insegnamenti dei Watchers, gli unici esseri umani ancora vivi in grado di interagire con i prigionieri di Albia. Si impegneranno loro a trovarti un patto, che ti permetterà di sopravvivere agli scontri mortali, si occuperanno loro anche di prepararti psicologicamente all'idea che dovrai varcare le porte dell'inferno per tornare in terra, raggiungere la parte più buia e terrificante dell'abisso, passando attraverso luoghi affascinanti e spaventosi, disgustosi e pericolosi, con un partner a tua scelta umano o demoniaco.
Oh, non preoccuparti, se hai troppa paura potrai rimanere qui e unirti alle schiere degli abitanti eterni: la paura è un sentimento comprensibile e umano, e tu devi goderti la tua umanità finché la possiedi, finché l'oscurità di Albia non riuscirà a raggiungere il tuo cuore e farti capire che, in fondo, non è poi così male questo posto quanto puoi ingannarti di non soffrire godendo della sofferenza altrui.
Benvenuto ad Albia, straniero, e ora combatti per uscire dall'incubo, o scegli il modo in cui morirai.