Noriva GdR

Nessuno ricorda chi fu il primo a mettere piede a Noriva. Un'isola sperduta nel cuore degli oceani orientali, grande quanto un piccolo continente e ignota come le stelle oltre oltre il cielo.
Oramai i suoi abitanti sono dovitentati i veri proprietari della terra, o meglio...erano.

Tutto ebbe inizio con la grande pestilenza. Una malattia sconosciuta, estremamente aggressiva, che decimò il popolo dell'isola. Non vi era erba, incantesimo o preghiera in grado di arrestarla. Fu tanto il dolore delle perdite che il primo e più potente degli stregoni , Oramus, decise di provare a riportare in vita i suoi due figli morti a causa del morbo letale.
Furono mesi di febbrile e vana ricerca, fino a che la prima venne resuscitata. Era un incanto perfetto, la sua anima era stata strappata al mondo dei morti e riportata nel corpo, conservato magicamente da Oramus. Correva l'anno 298 p.a. (Pre Apocalisse)
Lei si chiamava Lilith e fu la prima di molti. L'incanto fu talmente prodigioso ed efficace che non solo restitui la vita a Lilith ma la rese anche giovane in eterno tanto la sua anima era fissata nel suo corpo. Una magia prodigiosa che venne diffusa a tutti gli stregoni che riportarono in vita le vittime della pestilenza.
IL secondo fu il figlio secondogenito di Oramus: Fearghas. Dopo di lui molti altri vennero resuscitati, una grande opera che ricostruì il popolo decimato.
Da quel giorno, nessuno a noriva rimase morto a lungo. Chiunque morisse veniva riportato in vita ed a noriva, grazie ad uomini con centinaia di anni di esperienze nacque e crebbe una società delle più fiorenti e sofisticate. Noriva venne nominata, la terra dei Risorti.
Ma tutto questo ebbe un prezzo.
Anni ed anni di manipolazione delle anime crearono uno squarcio tra il mondo mortale ed il mondo dei morti. Dapprima era un piccolo taglio, una fibra mancante nella tela della realtà creatasi nel 28 p.a. Ma, anima dopo anima, quel taglio divenne una ferita e quella ferita sanguinava.
Dopo molti anni il taglio era profondo quanto il tempo stesso.
Gli stregoni si accorsero di questo e per evitare una catastrofe proibirono l'utilizzo della resurrezione pura e con un incantesimo resero impossibile per chiunque il praticarla.
Gli anziani, ed i feriti, ripresero a morire, molto più in fretta del normale. Era il prezzo da pagare per il dono di una vita innaturale. Cominciò nel 21 p.a. una caccia ai trasgressori, che venivano catturati e arsi vivi come punizione per i loro crimini.

Questa moria generale fece impazzire molti stregoni che decisero di praticare clandestinamente di nuovo le risurrezioni ma quando provarono a ripristinare il proprio potere sulle anime lo squarcio si aprì del tutto e ciò che ottennero furono resurrezioni impure e malsane.
Dallo squarcio uscirono fiumi di anime incontrollate, una vera invasione di spiriti in cerca di un corpo. E se i corpi dei vivi erano come appartamenti già affittati, i corpi dei morti erano delle stanze libere in attesa di ospiti. Mentre la risurrezione pura rimetteva in un corpo, l'anima che gli era appartenuta in vita, ora anime casuali, anche più di una, si rintanavano nei corpi dei morti delle antiche ere e li riportavano in vita, impazziti ed affamati. Erano zombie.

Fu una catastrofe. Orde di morti cominciarono ad avanzare su noriva. Questa civiltà isolata non aveva mai costruito armi, perchè non ne aveva mai avuto bisogno e così si trovò impreparata ad affrontare una invasione. L'avanzata dei morti era come una piaga di locuste e dove passava, mieteva tutti i vivi. Quando un uomo moriva, spiriti affamati ne circondavano il corpo gareggiando per poterlo occupare e farlo rivivere come un nuovo zombie. Nel giro di poco tempo la nazione era ricolma di non morti.

Ma questa non era l'unica piaga che affliggeva il paese: i primi resuscitati, Lilith e Fearghas avevano subito una trasformazione con la rottura del velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Sembrava che fossero estremamente distaccati, distratti, freddi. Non uscivano dalle loro abitazioni quasi mai durante il giorno e preferivano le tenebre alla luce.
Col tempo si scoprì cosa era accaduto: Lilith era diventata una bestia affamata di sangue, dormiva di giorno, o meglio moriva, e di notte si rialzava per succhiare il sangue dei vivi. Lei fu il primo vampiro sulla terra di noriva.
Suo fratello, invece divenne il primo dei lupi mannari. Di notte, quando una delle due lune splendeva nel cielo, il suo corpo mutava e si ricopriva di una grigia pelliccia ed i suoi denti crescevano a dismisura. Diventava un cacciatore silenzioso e letale.

I due fratelli vennero banditi ma i loro poteri erano molto più pericolosi di quanto gli uomini potessero comprendere. La loro maledizione si era trasformata in una malattia: il loro morso poteva infettare altre persone e rendere queste dei vampiri o dei lupi mannari a loro volta, anche se per lo più i due fratelli uccidevano le proprie vittime.

Il genere umano, accerchiato dai non morti e squarciato dall'interno da vampiri e lupi mannari venne soverchiato.
L'apocalisse devastò il mondo e le città caddero una dopo l'altra. Qualche città provò a difendersi con incantesimi e riescumando antiche pergamene con i progetti di spade ed altre armi, ma non bastò. Giorno dopo giorno, gli zombie marciavano dalle periferie verso il cuore della nazione. Poi, il primo giorno dell'inverno, anche la capitale cadde e Noriva divenne il mondo dei non morti. Quel giorno iniziò l'Era dell'Oscurità.

Ora i pochi uomini sopravvissuti sono sparpagliati per la nazione e lottano per sopravvivere. La vita è una sfida ogni giorno contro la morte e la pazzia, non vi è luogo sicuro, non vi è scampo, nessun dio da pregare.

Corre l'anno 2 p.a. Benvenuti nella terra dei risorti, benvenuti a Noriva.