Pathos The Hope

Erano passati tredici giorni dall’ultima volta che quel pigrone di Hextor si era alzato da sotto quell’albero ormai morto a causa della sua ira, non trovava più gusto a combattere contro gli altri Dei, disprezzava sua fratello Xeironeous per le sue lunghe discussioni sulla lealtà, l’onore e la vita pacifica facendo lunghe passeggiate nelle colline verdi a casa sua, Lolth non faceva altro che insultarlo e tutti colori che erano maschi perché solo lei poteva esistere come Dea....quando un suo sguardo mi incuriosì, le rughe sulla sua fronte mi fecero pensare che stava pensando a qualcosa di molto impegnativo, decisi quindi di aggirare l’albero e sedermi dietro di lui cercando così di sentire la sua voce che parlava dentro di sé.

La prima cosa è il mio nome, Hextor.
La prima cosa è il mio nome, la seconda è la noia, quella noia che mi avvolge, una lama in pieno petto che non riesci ad estrarre, mi consuma piano piano, mi logora la mente riducendomi in polvere, che cosa potrei fare?
La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mio fratello:o almeno quello che ne resta di un fratello,un disonore, una perdita come soldato, contorta mente, le sue idee stravaganti lo hanno portato ad avere conflitti con quello che dovrebbe essere suo fratello.


La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mio fratello, la quarta è le armi...le spade,le asce, pugnali come mi piacerebbe ricevere un’altra stupenda arma da Haber il Dio dei lavoratori, else ben rifinite , lame incise con decorazioni incantevoli,una bilanciatura tale da renderla un prolungamento del braccio e un filo che taglierebbe anche un capello in due.


La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mio fratello, la quarta le armi, la quinta è il desiderio di usare la spada, le prime volte che la impugnavo, cosi inesperto, cosi attento nel farmi male, ma non avevo comunque paura di uccidere qualcuno, sentire il rumore della lama fischiare in aria prima di vibrare il colpo,le scintille con la spada avversaria quando viene parato, l’adrenalina che sale,il sudore che comincia a scivolare sul tuo viso, le mani cominciano a bagnarsi, l’ira che ti sale guardando negli occhi colui che sa che sta per morire,sentire la paura del tuo avversario che si avvicina sempre di più, l’odore della morte.


La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mio fratello, la quarta le armi, la quinta è il desiderio di usare la spada, la sesta la vittoria, il sapore della vittoria, il momento in cui dopo molto tempo alzi lo sguardo lentamente e cominci a vedere distese di cadaveri ai tuoi piedi, l’odore del sangue, i rantolii dei nemici sempre in fin di vita a terra e sempre con la spada in mano guardi la tua lama ormai sporca di sangue, tanto di quel sangue da coprire le sue incisioni.


La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mio fratello, la quarta le armi, la quinta è il desiderio di usare la spada, la sesta la vittoria, la sesta i festeggiamenti, birra, vino, sidro a volontà, musica e soprattutto donne, donne con seni prosperosi, tutti insieme fa una festa, a dir poco inverosimile stupenda non vedendo l’ora di giungere alla prossima battaglia.


La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mia fratello, la quarta le armi, la quinta è il desiderio di usare la spada, la sesta la vittoria, la settima la ricerca, qualcosa di nuovo, di particolare, di diverso che possa non farmi annoiare sotto questo odioso e inanimato albero.


La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mia fratello, la quarta le armi, la quinta è il desiderio di usare la spada, la sesta è la vittoria, la settima la ricerca, l’ottava il gioco, una piccola sfera di energia nel palmo della mia mano dove poter plasmare un mondo con tanti esseri viventi diversi tra loro, che normalmente non potrebbero coesistere.

La prima cosa è il mio nome, la seconda la noia, la terza mia fratello, la quarta le armi, la quinta è il desiderio di usare la spada, la sesta è la vittoria, la settima la ricerca, l’ottava il gioco.

L'ultima cosa è la speranza,
verde nel palmo della mia mano!