Phoenix Gdr

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Inghilterra, anno 2065:


Lord Voldemort era oramai una leggenda utile solo per spaventare i bambini, la storia di Harry, Ron ed Hermione era stata narrata in mille modi diversi, da mille persone diverse. Nulla di quei fatti riguardava più le nuove generazioni, assorbite da problemi sempre nuovi e, ai loro occhi, troppo poco eccitanti rispetto a quelle dei loro genitori.
Oh, si sentivano ancora delle voci in merito: voci che mormoravano dei discendenti dei mangia morte, che sussurravano di incontri notturni e di babbani uccisi brutalmente. Si parlava di due gemelli, figli del Signore Oscuro e della sua più fidata luogotenente, Bellatrix Lestrange, che si facevano chiamare Gaunt e bramavano vendetta. Quando, settantadue anni dopo la battaglia di Hogwarts, Hatysa e Algorab Gaunt attaccarono il Ministero e si proclamarono nuovi Signori Oscuri, nessuno ne fu veramente sorpreso: non il Ministro della Magia, Scorpius Hyperion Malfoy, che rimase immobile alla sua scrivania mentre i Mangiamorte sfondavano la sua porta; né la preside di Hogwarts, Rose Weasley, che aveva ordinato a tutti gli studenti e gli insegnanti di sgomberare ore prima; né tantomeno il Capo Auror, James Sirius Potter, i cui figli e la moglie erano partiti per la Francia pochi giorni prima. Morirono tutti e tre, chi combattendo e gridando e chi in silenzio, gli occhi chiusi, pronto a qualunque cosa ci fosse dall’altra parte. Quell’atto segnò la fine del periodo di pace vissuto dalla comunità magica inglese e l’inizio di un’epoca di terrore ancora in corso: per vent’anni, dal 2070 al 2090, i Mangiamorte spopolarono, portando quasi al collasso la società magica inglese, violando ripetutamente lo Statuto Nazionale di Segretezza e reprimendo con il pugno di ferro qualunque tentativo di rivolta. Ma tutti coloro che erano fuggiti non rimasero con le mani in mano: in quei vent’anni di rivolte rovinose e incantesimi falliti, gli ultimi discendenti del clan Potter-Weasley avevano capito che la loro magia non era sufficiente, che ci voleva un potere maggio per trionfare contro i nuovi Signori Oscuri. Ed in quel lasso di tempo l’avevano trovato.
Il 21 giugno del 2090, esattamente 1100 anni dopo la Fondazione della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, quattro maghi si riunirono in segreto a Stonehenge, portando con se altrettanti bambini: Harry Potter jr., figlio di James Sirius, Grifondoro fino alla caduta della Scuola; Orion Lucius Malfoy, figlio di Scorpius, Serpeverde fino alla medesima data; Lysandra Scamandro, figlia di Lorcan, Corvonero dichiarata; ed infine Amelia Paciock, nipote del celebre Neville, per i Tassorosso. I maghi deposero i bambini, due maschi e due femmine, sulle pietre di Stonehenge, ed insieme ad essi posero gli Oggetti, appartenuti a coloro di cui avevano bisogno: la Spada di Grifondoro, il Diadema di Corvonero, la Coppa di Tassorosso ed il Medaglione di Serpeverde. Lentamente, le mani appena tremanti per la paura ed il freddo di quell’alba spietata, i quattro sollevarono le bacchette ed iniziarono a mormorare una litania lenta, dimenticata da tempo e pronunciata da pochi, mentre raggi colorati scaturivano dalle loro bacchette. Non potevano permettersi alcun errore, né esitare o farsi scoprire, perché altrimenti sarebbe stata la fine … ma nessuno di loro temeva la morte, l’unica cosa che li spaventava era il fallimento, e mentre lentamente la magia – una magia di vita e di morte, antica quanto il mondo, che avrebbe schiacciato l’anima dei bambini e l’avrebbe sostituita e rimpiazzata, trasformando al contempo quei quattro maghi potentissimi in creature alla stregua di maghinò – si compiva, questi timori svanivano, assorbiti dal campito che si erano prefissati. Al tramonto, la litania s’interruppe, i quattro oggetti come se fossero appena usciti dalla forgia che li aveva partoriti, ed i quattro maghi caddero a terra, stremati e privi dei loro poteri. I bambini aprirono gli occhi lentamente, quasi svegliandosi da un sonno profondo: castano scuro, verde smeraldo, blu cobalto e giallo intenso. I quattro Fondatori erano rinati.

Inghilterra, 2108:


Centodieci anni sono passati dalla battaglia di Hogwarts, ma nessuno si sogna neanche lontanamente di festeggiare: nel mondo dei Mangiamorte, quell’Inghilterra in cui spopolano oramai da anni, non c’e posto per le avventure del Trio e per le sconfitte di Voldemort … i trionfi, quelli vengono celebrati, ma nessuno si sogna neanche di nominarla, la battaglia in cui è ingloriosamente stato fermato da un ragazzino. In molti sono nati e vissuti sotto la dittatura dei Gemelli Gaunt, che comandano da quasi quarant’anni, ed il mondo babbano è venuto a sapere di quello magico, nonostante i numerosi incantesimi lanciati un po’ su tutti e da tutti, atti a preservare la segretezza di quel mondo in cui la magia si era ritirata secoli prima.
Ma in segreto, fra le gelide mura della Fortezza Russa di Briggs, quattro giovani in questa giornata gloriosa brindano e si scambiano battute su come un giorno saranno loro a sconfiggere i malvagi, su quanto sarà glorioso farlo: Katrina Moonstone, lunghi capelli neri ed occhi gialli brillanti di divertimento, erede della buona Tosca; Galladon Sand, sguardo verde da gatto e capelli di platino, la scaltrezza di Salazar incisa nei lineamenti; Milthon Greystar, zazzera di capelli castani e occhi rossastri, fiero quanto il primo possessore della spada di Grifondoro; ed infine Samantha Wilkes, morbidi capelli rossi ed intelligenti occhi blu, saggia quanto lo era stata Priscilla Corvonero. I loro mentori non avevano potuto fare molto per modificare la loro indole, crescendoli insieme e rendendoli perfetti compagni, devoti gli uni agli altri quasi fossero stati davvero fratelli … per diciotto anni gli eredi dei Fondatori si erano allenati a livello fisico, mentale e magico, sviluppando le caratteristiche che avevano reso famosi i loro antenati, scoprendo un segreto gelosamente custodito: i quattro Fondatori erano capaci, grazie ai loro oggetti magici, di utilizzare la magia anche senza bacchetta. Bastava che Samantha indossasse il diadema di Corvonero per farle comprendere ciò che era celato ai più, oppure che Milthon impugnasse la lama di Grifondoro per compiere magie ben più grandi di quelle di un normale mago.
Mentre i ribelli si ritiravano ad allenare le loro ultime speranze, ad Hogwarts è salito al potere uno dei più fedeli sostenitori dei Gaunt: Daniel Crouch jr., nipote del Mangiamorte che aveva reso possibile la rinascita del Signore Oscuro. Da quasi vent’anni governa ad Hogwarts con il pugno di ferro, incontrastato ed incontrastabile. Pare sia l’unica persona di cui i gemelli si fidano, al punto da affidargli il giovane figlio di Hatysa: Benjamin Gaunt, da poco entrato nella vita dell’alta società del mondo magico. Nessuno ne conosce il padre e nessuno fa domande, ma tutti sono interessati a quello che pare il giovane mago più dotato dai tempi di Gellert Grindelwalt: Daniel ha promesso che cercherà di tenerlo al sicuro, ma riuscirà a proteggere il giovane da se stesso? Che cosa accadrà ora che i Fondatori sono pronti a sferrare il loro attacco? E tu, da che parte starai? Sarai con i Mangiamorte, liberi nella loro malvagità, oppure con i Ribelli, schierati per proteggere gli innocenti?

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