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Si svegliò di soprassalto.
Un altro incubo.
Guardò fuori dalla finestra, bagnato di sudore. Era ancora notte.
Non voleva stare a letto, aveva paura di riaddormentarsi. Così aprì la porta e si mise a vagare per il palazzo, stando attendo a non farsi scoprire dalle guardie (lo avrebbero sicuramente costretto a tornare nella sua stanza).
Vide una luce sotto la porta che dava sulla stanza delle schiave. Era insolito, avevano il coprifuoco a quell'ora; come lui, del resto.
Timidamente, aprì la porta ed entrò, chiudendola alle sue spalle.
R-Rouge...
Si fermò davanti alla bellissima schiava. La flebile luce data da qualche candela evidenziava ulteriormente le sue forme estremamente abbondanti, come se la sua veste trasparente non lo facesse già abbastanza. La sua pelle nera sembrava brillare di una luce propria.
Arrossì. Quella meravigliosa donna è stata come una madre per lui, l'ha accudito fin da quando era molto piccolo.
E forse ne era anche cotto. Un po'. Beh, se sì lo era un po' MOLTO.
Ho... ho fatto un altro brutto sogno...