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Iscritto il: 16/10/2010
Ultimo Accesso: 16/10/2010
paperoca non ha dichiarato nessun personaggio utilizzato nei giochi
paperoca non ha recensito nessun gioco
paperoca ha risposto al sondaggio "Nel tuo gdr ideale, tra un´azione e l´altra quanto deve passare?" scegliendo "6-9 minuti"
[Articolo] Gdr by Chat Requiem
27/04/2011 - Più che un articolo questo lo vedo come un buon elenco di spunti di discussione. Solitamente un articolo dovrebbe eviscerare uno o più problemi/punti di vista, non tanto dettar delle verità non suffragate da esempi. Tant'è, prendo il tutto come un buon motivo per "dire la mia".
1) La mia prima reazione, leggendo il punto uno, è stato un immediato "un altro che ce l'ha con Gentile and Company" Poi ho pensato che anche io dovevo guardar oltre e ho seriamente considerato il problema in una visione più ampia. E' innegabile che negli ultimi dieci anni (prendo in esame il periodo di tempo da quando mi sono affacciata al GDR by chat) il numero delle land proposte è cresciuto in maniera vertiginosa. Ed è anche vero che se da una parte il fenomeno è positivo per via dell'ampissima possibilità di scelta di tematiche, ambientazione e sistemi di gioco interno, è anche vero che ci si perde. Un tempo le poche land presenti erano piene perchè, per forza di cose, le scelte erano poche e nel vastissimo numero di giocatori c'erano anche tutti i bravi (per bravi intendo non solo capaci di scrivere le azioni ma di gestire gilde/razze, capaci di fare i fati, capaci insomma di essere elementi che fanno la differenza e la qualità della land stessa). Ora i bravi si sparpagliano in tantissime land e rischiano di perdersi nel mare dei ruolatori mediocri. Alcuni si stancano e abbandonano definitivamente. Tuttavia penso che questo incremento di land fosse inevitabile. Dieci anni fa proprio il concetto di GDR by chat era nuovo e chi poteva realmente dirsi in grado di programmare ancora meno. Perchè non c'era ancora l'alfabetizzazione informatica che c'è ora. Se prima gli "smanettoni" erano uno su venti, ora sono almeno otto. Vero, l'opensource in questo ambito ha reso ancora più facile il tutto, ma le land uppate e messe online senza alcuna modifica solitamente muoiono poco dopo. Resistono quelle in cui il programmatore sa migliorare, studiare, creare modifiche e piano piano rigirarsi il codice opensource solo come base per poi costruirci sopra qualcosa di originale. E quegli stessi programmatori, magari con un po' più di fatica iniziale, lo avrebbero fatto pure partendo da un codice passato di mano in mano o addirittura da soli. Se Gentile and Company non fossero esistiti, la lista qui a fianco non sarebbe poi molto più corta di quella che c'è ora. Al massimo ci sarebbero meno GDR meteora che spariscono dopo un mese.
2) Innegabile che molti abbiano utilizzato i GDR by chat anche per il rimorchio. Ma anche qui, a pensarci bene, non è che un comportamento sociale che si ripete in tutti i gruppi. Quando si ha una "compagnia" di amici, una anche abbastanza ampia, e si analizza nel breve/medio/lungo periodo i vari accoppiamenti duraturi o da una botta e via, è molto più facile che siano tra gli elementi della compagnia stessa. Perchè ci si vede sempre, si sta sempre assieme, è più facile provarci con la tizia che vedi tutti i week end da un anno che con la cassiera che hai visto tre volte e con cui non hai mai parlato d'altro che del prezzo delle melanzane. Giocare stabilmente in un GDR by chat crea uno stretto rapporto interpersonale. Certo, è un legame che io chiamo "internettiano", ma ciò non toglie che ti ritrovi a parlare/giocare/chiacchierare/passare ore a chattare con le stesse persone. Ovvio che poi se uno ci vuol provare è facilitato a farlo. E' ovvio che è facile che ai raduni molti si "imboschino" per dar sfogo ad un interesse (romantico o più terra a terra, cavoli loro) che è cresciuto in mesi di relazione internettiana. Io stessa in passato ho avuto storie (alcune durate ANNI, convivenza compresa, alcune durate una notte) con gente conosciuta prima in una land. Non mi sento un'aliena o una degenerata per questo. Ci avevo parlato/giocato/chattato/discusso per mesi, facevano parte della mia "compagnia". Quindi dire che i giocatori sono tralslati su FB ,o trovo un po' forzato. A parte che uno può benissimo provolare SIA su FB che su una land (anzi, due laghetti dove poter pescare non son meglio di uno?) giocare in una land presuppone interessi e voglia di un hobby che non può essere sostituito dalla chattina di facebook. Son semplicemente due cose diverse e che possono essere portare avanti, in caso, assieme. Perchè abbandonare una in virtù dell'altra? Non ho poi capito l'accenno sui dati falsi e sul sesso maschile che pare dipinto come fin troppo incline alle menzogne. A parte che ho visto innumerevoli ragazze che arrivano a fotoshopparsi tutte le foto, alla fine per far bieco sesso (terra a terra) devi comunque incontrarti. E se si mantiene il tutto sull'online.. beh. Se faccio conversazioni intime con una scrittina, a quella mi dovrei attenere per portare avanti le mie fantasie. Fa parte del gioco, fa parte del rischio. Take it easy.
3) Ribadisco che son dieci anni che gioco di ruolo: a parte Extremelot e Terre di Erin non mi sovvengono altri esempi. Sicuramente ci sono, ma sono davvero una minoranza. Al punto uno facevi notare l'enorme numero di GDR by chat esistenti, quindi è molto facile evitare certi ambienti se non li si gradisce. Non credo chiedano il numero di carta di credito al momento dell'iscrizione e prelevino i soldi di nascosto. Se uno poi vuol pagare, fatti suoi. E gli altri player della land che non desiderano pagare non lo fanno, fermo restando che non hanno alcun diritto di lamentarsi visto che il listino prezzi è solitamente ben visibile nella home.
4) Riflessione che si lega strettamente alla numero 3. Solitamente il tornaconto economico viene portato (almeno nei pochissimi esempi di cui sono a conoscenza io) non da un miglioramento, ma da oggetti/bonus/possibilità di fare cose in più che non sono propriamente un add-on tecnico. Anzi. Il modo migliore per spillare soldi alla gente non è offrirgli in cambio un aggiornamento chat più veloce o una land più "leggera", ma l'ennesimo oggettino figo in scheda.
5) Anche qui.. la tua affermazione è legata all'analisi di un prima e di un dopo? Nel senso.. se dieci anni fa c'erano 5 land e ora ce ne sono 50, è molto più facile, per mero calcolo di probabilità, che la land vada a scatafascio per abbandono dei gestori e giocatori che prendono il "potere". Anzi, ho più notizie di GDR che sono stati salvati da giocatori volenterosi che si sono rimboccati le maniche e han salvato (o perlomeno provato, già questo è ammirabile) il salvabile di giocatori che si prendono la briga e l'impegno di mettersi ad autogestire con l'esatto intento di mandare tutto a catafascio. Certo, possono non riuscirci, ma non mi sento di fargliene una colpa. Al massimo han procrastinato l'inevitabile.
6) Sarebbe interessante sapere da che land hai estrapolato questa media. Ho trentadue anni (sigh) e raramente mi ritrovo a giocare con persone sopra i ventidue/ventritre. E giro land molto variegate fra loro, di diversissima ambientazione. E ho spesso incrociato ragazzine e ragazzini (nella proporzione di 2/1) che veleggiano dai 15 ai 18. Anche loro in land diversissime fra loro. Quindi questo punto lo lascio un po' in sospeso: io ho i miei dati, tu hai evidentemente i tuoi, quindi forse dipende solo da dove peschi nel mucchio..
7) Non ho compreso l'affermazione. Solitamente le land non sono ad invito privato, chiunque può iscriversi. quindi se faccio una land con un'ambientazione, tematiche e un sistema di gioco più adulto (che penso significhi per te un insieme di sistemi che premiano bravura/ruolismo/capacità sul medio lungo periodo invece di avere un PG iperpower in un mese, cosa che a naso dovrebbe attirare più i neofiti e i ragazzini) non so come potrei impedire a taluni di iscriversi e ad altri di non farlo. Le land si popolano solitamente per passaparola. Più volte ho consigliato una determinata land ad alcune mie conoscenze internettiane e sconsigliato la stessa ad altri. Perchè offrivano cose diverse. Forse semplicemente certe land credono di essere più mature ed adulte, in realtà sono solo fin troppo macchinose e scambiano il complicato con l'appetibile per determinate tipologie di player. Siamo in una sorta di libero mercato: se il prodotto non vende è colpa del produttore, non dei potenziali clienti.
8) Vero. Fenomeno che però succede da sempre, anche qui nelle opere di intrattenimento di qualsiasi genere. Dai romanzetti d'appendice dell'ottocento a sequel su sequel che trasformano un film di successo in una saga a dir poco mediocre. E' prerogativa dell'essere umano quello di voler restare "sulla cresta" una volta che ci è arrivato. Arrivando anche a perdere coerenza e dignità. Non solo dei gestori.
9) Ah, la morte. Qui il mondo dei giocatori di play by chat si dive in due netti fronti che mai troveranno una tregua. Diciamo che, a mio parere,una land dove si muore e una dove non si muore devono essere strutturare per importazione totale di gioco in maniera totalmente diversa. Se ciò avviene, allora puoi avere una land dove si muore piena di gente e una dove non si muore, idem. Se invece il sistema di gioco non sfrutta i lati favorevoli di una delle due scelte, allora collassa su sè stessa. Morte o non morte.
10) Questo è uno dei punti dove mi trovi più concorde per forma mentis ludica e gestionale. Ho sempre appoggiato un sistema di gestione quasi dittatoriale. La gestione propone un servizio (land), si assume il DOVERE di farla funzionare di fronte all'utenza. E' alla base del "contratto". E chiunque sa che non esistono società autogestite o dove per ogni decisione di deve avere la totalità dei voti di tutti, dall'amministratore delegato all'operaio semplice. La società collasserebbe su sè stessa, lasciando disoccupati tutti. Anche i succitati amministrati e operai. L'utente ha poi un efficacissimo mezzo per mostrare il suo dissenso: il tasto esci.
Spero di non essere stata troppo prolissa e ovviamente sottolineo che queste sono le mie personali opinioni, nessuna verità sacra o leggi immutabili: anzi. Sarei proprio contenta di far partire un dibattito magari anche vivace, ma sicuramente costruttivo.
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