Ranma 1/2 e Inuyasha Forum

Era una giornata incantevole. Il sole splendeva nel cielo e al tempio Higurashi erano già tutti svegli.
Come ogni giorno Kagome si mise le scarpe e uscì per andare a scuola.
-Sto uscendo! Torno stasera-
Per la strada incontrò la sua amica Eri.
-Ciao Kagome! Come stai?-
-Bene grazie... Che emozione... Oggi è il nostro primo giorno di università! ^^ Sono tanto elettrizzata!-
-Già anche io! ^^ E dimmi anche Inuyasha verrà?-
-Certo! Lo sai che vuole stare sempre dove sono io e poi a lui la scuola interessa...-

Ad un tratto qualcuno chiamò Kagome... Era una ragazza con una divisa scolastica da scuola superiore.
-Kagome-chan! Kagome-chan!-
-Oh... Hikari! Ciao come va?-
-Benissimo! Sono pronta per il mio primo giorno di superiori!^^- disse la ragazza sorridendo.
Le tre ragazze si avviarono verso la scuola che aveva le sezioni medie, superiori e università. Arrivate all’entrata le ragazze videro venire loro incontro un ragazzo alto, dai capelli lunghi neri raccolti in una coda e gli occhi marroni.
-Ciao Kagome!- disse il ragazzo.
-Buongiorno Inuyasha! Come va?- disse Kagome abbracciando Inuyasha e baciandolo.
-Bene. Vedo che oggi c’è anche Hikari. Ciao Hikari-
-Inuyasha! Che bello allora ci sei anche tu!-
-Perché scusa, speravi che mi bocciassero? -.-? –
-Beh... In effetti... Sì^^- disse Hikari ridendo.
-COSA? Vieni qui piccola peste!- disse Inuyasha iniziando a rincorrere Hikari che scappò velocissima.
Hikari salì su un albero, facendo attenzione a non sporcarsi la divisa.
-Dai non te la prendere, Inu. Stavo solo scherzando.^^-
-Se, se. Scendi giù dai. Per questa volta ti perdono.-
Hikari scese giù dall’albero. Arrivarono intanto un ragazzo e una ragazza.
-Miroku! Sango! Ciao come state?- chiese Kagome.
Sango corse ad abbracciare l’amica. Miroku andò verso Inuyasha.
-Ciao Inuyasha, come va?-
-Tutto bene. Tu con Sango?-
-Idem. Anche se ancora non vuole sposarmi.-
-Ma guarda che novità! Siamo ancora giovani per sposarci... Anche io e Kagome... Stiamo insieme, ma non vogliamo sposarci ancora.-
Kagome e Sango andarono verso i due ragazzi.
-Hei vi ricordate di Hikari?-
La ragazzina si avvicinò piano piano. I due ragazzi restarono stupefatti.
-Hikari... Sei proprio tu?- chiese Miroku stupito.
-Certo, Miroku. Sono io! ^^-
-Ma sei diventata una bellissima ragazza... Sei molto cambiata dall’altro anno.-
-Beh... Sono cresciuta... Niente di che...-
Miroku abbracciò Hikari e... fece quello che faceva sempre con le ragazze belle.
Hikari gli diede uno schiaffo.
-Hei! Pervertito!-
-Ma che ho fatto?- disse Miroku massaggiandosi la guancia dolorante ancora con il segno nella mano di Hikari.
-Uff... Sei sempre il solito...-.- Monaco pervertito.- disse Sango.
-Una cosa è certa... Tira gli schiaffi forti come i tuoi.- disse Miroku.
Hikari rimase sorpresa... Sango lo aveva chiamato monaco… ma non era un ragazzo normale?
-Scusa Sango… Come lo hai chiamato Miroku?-
Sango si soffermò… Hikari non sapeva che Inuyasha era un demone, che Miroku era un monaco e che lei era una sterminatrice di demoni... Non sapeva nulla sulla fantastica avventura vissuta dai quattro ragazzi, né sapeva dell’esistenza del pozzo mangia ossa nel tempio di Kagome.
-Ehm... In nessun modo! ^^’’ “Maledizione ho chiamato Miroku monaco” –
Hikari la scrutò per un secondo e poi distolse lo sguardo da lei.
-Vabbé … Entriamo dai! ^^- disse correndo verso l’entrata piena di energia.
I ragazzi la seguirono camminando lentamente.
-Che ragazzina piena di energia! ^^- disse Inuyasha.
-Già... Mi sembra ancora ieri quando l’abbiamo trovata tutti e quattro insieme nel pozzo mangia ossa.- disse Kagome.
-Quanti anni ha adesso?- chiese Sango.
-Ne ha 15... Perché?- chiese Kagome.
-Beh... Prima o poi dovremo dirglielo che... viene dall’epoca Sengoku.-
Kagome si voltò a fissare i suoi piedi.
-Non lo so... Non so come potrebbe prenderla... Secondo voi?- chiese Kagome.
-Secondo me sarebbe meglio dirglielo. Non so come potrebbe reagire, ma credo sia meglio dirle da dove proviene.- disse Sango.
I ragazzi entrarono e si misero a sedere in classe. Kagome rifletté per tutta la durata delle lezioni.
“Non sono sicura.. E poi cosa farebbe dopo averlo scoperto? Forse vorrà restare nell’epoca Sengoku... Ma non voglio perderla… è come una sorellina per me...”.
Le ritornò in mente come aveva trovato Hikari insieme a Inuyasha, Sango e Miroku.

Era una notte buia. Nel cielo non c’era nemmeno una stella e lei, insieme ai suoi amici, stavano seguendo le tracce di un demone di Naraku con un frammento della sfera. Ad un tratto inseguendo le tracce di quel demone arrivarono vicino al pozzo mangia ossa e videro che il demone stava aggredendo un demone volpe.
Inuyasha si precipitò con Tessaiga sguainata.
-Cicatrice del vento!- urlò e il demone di Naraku venne squarciato in due. Kagome trovò subito il frammento della sfera e insieme a Sango corse verso il demone volpe. Era ferito mortalmente, forse non era stato il demone a ridurlo così. Tra gemiti di dolore e il respiro affannoso riuscì a dire alcune parole.
-La principessa… Nel pozzo!-
Kagome scese nel pozzo mangia ossa e tornò dagli altri con in braccio un fagotto di panni.
-è questa la principessa che dicevi?- chiese lei al demone.
Il demone annuì.
-Quella è Hikari- disse –è la principessa dei demoni volpe bianche. È l’unica superstite della famiglia reale, morta per un attacco dei demoni. Vi prego... Salvatela!-
L’uomo giacque a terra senza muoversi. La sua vita si era spenta.
-Cosa facciamo adesso?- disse Kagome, guardando prima il demone morto e poi il fagotto nelle sue mani. Scostò uno dei panni e scoprì il volto della neonata. I capelli biondo-cenere facevano da cornice alla pelle candida e alle orecchie da volpe bianche. La neonata aprì lentamente gli occhi mostrando le iridi ambrate. Vedendo kagome fece un piccolo sorriso. Kagome le sorrise a sua volta e un fascio di luce avvolse la piccola bambina. Il fascio di luce si dissolse dopo pochi secondi e kagome notò che la neonata aveva cambiato aspetto… I capelli era castani-rossi e gli occhi erano marroni, color castagna. Riamse stupita a quella trasformazione.. Era diventata simile a un umano!
-Ho deciso- disse Kagome –visto che è stata affidata a noi, io propongo di crescerla-
La faccia di Sango, Inuyasha e Miroku --- > O.O
-Come possiamo crescerla?- chiese Miroku.
-La porterò nella mia epoca… Ora che sembra un’umana potrebbe vivere con me per un po’di tempo. Là crescerà come una sorellina per me.-
Sango prese la mano di Kagome. –Saremo in due a crescerla... Ti aiuterò venendo con te.-
-Ma come farai Sango? Dovresti vivere in un’altra epoca- disse Miroku.
-Mi ci abituerò... Dovreste venire anche voi, in fondo ce l’ha affidata a tutti e quattro la bambina no?-
-Si, va bene... Sono curioso di vedere l’epoca di Kagome.^^- disse Miroku.
-Aspettate un attimo- disse Inuyasha –Come faremo qui? Dobbiamo ancora cercare i frammenti della sfera e…-
-Faremo i pendolari un’epoca e l’altra- disse kagome prima che Inuyasha potesse finire la frase –Stai tranquillo Inuyasha. Torneremo qui ogni fine settimana.-
Inuyasha rimase fermo per qualche secondo, poi salì sul bordo del pozzo.
-Allora andiamo. Vengo anche io con voi.-
-Shippo- disse Kagome rivolta al piccolo demone –tu forse è meglio che resti qui. Se ci fossero problemi avvertici mi raccomando, noi torniamo tra qualche giorno.-
-Va bene- disse il piccolo demone –ma voi tenetemi informato sulla crescita della piccola Hikari. ^^-
Kagome sorrise e i quattro si gettarono nel pozzo mangia ossa, per poi ritrovarsi nel pozzo del tempio Higurashi.

“Inuyasha poi in seguito ha avuto una polvere dalla vecchia Kaede per trasformarsi in umano quando vuole, così può venire a scuola e girare come una persona normale”
Kagome rimase tra i suoi pensieri fino a che Inuyasha non le scosse la spalla.
-Hei... Tutto bene?- chiese sottovoce.
-Sì sì... è solo che questa faccenda di Hikari mi turba...- disse lei con un tono triste. Inuyasha le sorrise dolcemente.
-Stai tranquilla. Vedrai che tutto si aggiusterà.-
I due tornarono a seguire la lezione.

Hikari intanto era in classe e stava parlando con delle ragazze conosciute da poco.
Ripensava ancora a un sogno che aveva fatto ieri notte… Ebbe un flashback.

Lei, una piccola bambina, stava piangendo, intorno a lei c’erano fiamme e fumo.
All’improvviso un uomo la prende tra le braccia. È ferito mortalmente ma riesce a prenderla e ad uscire da quell’inferno.
-Stai tranquilla... A costo della mia vita io ti salverò, principessa.- dice l’uomo tra dolori acuti.
Lei chiude gli occhi e si addormenta. Poco dopo sente delle voci e l’uomo che la tiene inizia a correre... Qualcuno lo sta seguendo!
A un certo punto sente un urlo strozzato di dolore che esce dalla bocca dell’uomo. Non sente più le sue braccia che la stringono nel tentativo di salvarla.... Per un interminabile attimo non sente la terra sotto di se, poi una caduta brusca, ma non tanto pericolosa... Era caduta in un pozzo!
Hikari si risvegliò da quei pensieri... La solita domanda le ronzava in testa…
“Cosa voleva significare quel sogno?”
All’ora di ricreazione uscì nel corridoio. Una ragazza le arrivò vicina.
-Tu sei Hikari vero?- chiese.
-Sì... Perché?- domandò Hikari.
La ragazza le mise un biglietto in mano.
-Ha fatto il giro dell’università e delle superiori per arrivare qui. È per te.-
Hikari aprì il fogliettino;

Stasera vorrei invitarti a casa mia a dormire. Porta il pigiama e un sacco a pelo. Verrà anche Sango a dormire. Dobbiamo parlarti di una cosa importante. Ti aspetterò all’uscita di scuola. : - )
Baci
Kagome

-Chissà cosa vuole dirmi di tanto urgente… comunque accetto^^- disse Hikari sorridendo.
All’uscita di scuola Hikari trovò Kagome e Sango ad aspettarla. Le tre ragazze andarono a casa Higurashi e la sera dopo cena si rinchiusero nella camera di Kagome con sacco a pelo e pigiama.
Hikari si mise subito sotto il sacco a pelo mentre Sango si mise in ginocchio con un libro in mano. Kagome si sedette accanto a Hikari.
-Hikari... Ricordi quello che ti dissi a proposito dei tuoi genitori?-
-Si... Mi dicesti che erano morti in un incidente domestico... Un incendio- disse Hikari. All’improvviso si soffermò.
“Un incendio... Forse quel sogno riguarda la mia infanzia... Ma come mai quell’uomo mi ha chiamato principessa... Non capisco...”
-Hikari... C’è qualcosa che non va?- chiese Kagome.
-Oh no no, stai tranquilla Kagome^^- disse Hikari sorridendo.
All’improvviso le ragazze sentirono qualcuno salire le scale di fretta. La porta della camera si aprì e apparve Inuyasha. Era sudato, forse aveva corso.
-Kagome... Sango... Anf... Emergenza.... Dobbiamo andare...-
Le due ragazze intuirono... Dovevano andare nell’epoca Sengoku.
-Hikari- disse Kagome alla ragazza –Tu resta qui.. c’è stato un contrattempo e dobbiamo andare insieme a Inuyasha da sua nonna-
-Non potrei venire anche io?-
-No mi dispiace... La sua nonna sta fuori città e quindi non faremo ritorno fino a domani. Ciao- disse correndo fuori dalla porta insieme a Sango e Inuyasha.
-Eh no… Io qui non ci sto e tu non me la racconti giusta- disse Hikari. Indossò un paio di pantaloncini corti di jeans e un top e pedinò i tre ragazzi che intanto si erano fermati nel giardino. I tre corsero fino al tempio e vi ci entrarono.
Hikari li seguì ed entrò nel tempio. Non vide nessuno.
-Che strano... Il pozzo è aperto...- disse Hikari notando la botola spalancata. All’improvviso le venne un dubbio.
“E se Kagome e gli altri fossero caduti?”- Kagome! Inuyasha! Sango!- urlò dentro il pozzo. Nessuno rispose.
-Non mi resta che scendere nel pozzo- disse e con un saltò si gettò al suo interno.
Hikari iniziò a sentirsi strana… Era come se stesse nuotando sott’acqua, ma respirava normalmente. Finalmente quella strana sensazione finì e toccò con i piedi in fondo del pozzo. Si guardo attorno.
-Non c’è nessuno. Comincio davvero a insospettirmi.- disse –Meglio che torni su.. Ma... Da dove sbucano queste piante rampicanti... e questi rumori di... foresta?! O.O- osservando le liane verdeggianti. Si aggrappò a una di queste e si arrampicò. Quando fu in cima si tenne stretta la parapetto del pozzo. Alzò lo sguardo e per poco non ricadde nel pozzo dallo stupore. Non era più nel tempio Higurashi… Era finita in una foresta incantevole, rigogliosa... sembrava surreale da quanto era bella. Gli occhi di Hikari brillarono. In quelle circostanze chiunque si sarebbe messo a urlare, chiedendosi come fosse finito in quel posto così selvaggio, ma Hikari invece era come attratta da quel bosco, come se le fosse sempre stato familiare.
-Non so perché ma questo posto mi ricorda qualcosa..- disse. Uscì dal pozzo e con tutto il suo coraggio si inoltrò nella foresta ombreggiante.