Fantasy e Storia postato il 05/11/2007 22:55:19 nel forum giochi online e modificato da ipswich il 05/11/2007 22:56:50
il mio dubbio si basa sulla definizioni di questi due termini: Fantasy e Storia.
-Il primo in questi ultimi anni di giochi di ruolo on-line ha assunto il significato di "insieme di tutto quello che non appartiene alla realtà tangibile, ma che si avvicina al mito, alla fiaba, alla magia, all'incanto".
-il secondo comprende tutto ciò che è storicamente avvenuto ed accertato.
Il mio dubbio è generato dal fatto che il fantasy, molte volte, può essere insito nella storia. Un esempio è quello di un'ambientazione celtica, con annesse le divinità, i miti e tutto ciò che rientra nel genere "Fantasy"; un'ambientazione classico-greca per il medesimo motivo e così via.
Dunque si può affermare che la storia può ben mescolarsi (ovviamente in alcuni casi) con un fantasy e viceversa.
Qual'è quella sottile linea che separa questi due sì diversi generi, seppur molte volte tanto simili?
Esistono dei canoni ben precisi con i quali si stabilisce precisamente se un progetto può essere considerato fantasy o storico?
Una ricerca storica accurata alla base della creazione di un gdr, nella quale si evincono miti, incanti (e quant'altro di fantasy appellabile) può bastare a nominare tale gioco uno "Storico" e a distinguerlo da un "Fantasy" che si basa principalmente sulla fantasia del creatore e non necessita di ricerca storica?
Voi che ne pensate?
spero di essermi fatto intendere :-)
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06/11/2007 00:15:06
06/11/2007 00:59:13 e modificato da mr_faber il 06/11/2007 01:08:41
Concordo con quanto detto da engine :)
Senza addentrarsi in riflessioni manzoniane sull'opportunita' di romanzare la storia, indubbiamente ogni volta che inserisci elementi meno che storici, come divinita' leggendarie che si manifestano realmente, stai facendo un romanzo fantastico, se poi lo si vuol chiamare fantasy o fantastorico, o mitologico poco cambia.
Quanto alla storicita' del fantasy, sempre come dice engine, e' davvero limitata. Non tanto per la presenza degli elementi fantastici, quanto per il minestrone cultural-tecnologico che ci mettono sempre.
Ad esempio, uno dei cliche' del fantasy e' che il barbaro in perizoma giri con lo spadone a 2 mani o l'ascia bipenne a 2 mani.
Ora, identificando il barbaro con la figura del germano di epoca romana, tralasciando che girare in perizoma per le foreste dell'europa continentale non e' sta gran trovata, di certo non avrebbe brandito uno spadone a 2 mani, che e' un'arma di fanteria introdotta nel 15° secolo come misura anti armatura. Quanto all'ascia bipenne, sebbene figuri nel labirinto di cnosso in numerosi bassorilievi, come arma storica e' praticamente inesistente, anche perche' peserebbe un'eresia e non avrebbe vantaggi rispetto ad un ascia convenzionale, come una berdica.
Un'altro cliche' e' che il guerriero con pochi soldi si compra l'armatura ad anelli, e quello con i quattrini si compra la full plate.
L'armatura ad anelli compare in eta' repubblicana romana, ed era l'armatura usata dalle legioni nelle campagne di Cesare, nonche' da numerose popolazioni "barbare", piu' tardi sostituita dalle loriche a bande, piu' facili da gestire, da costruire, piu' econimiche e molto resistenti. Riemerge poi nell'alto medioevo, mantenuta dalle popolazioni romano barbariche e normanne, ed ha il suo apice tecnologico nel 12° e 13° secolo. L'armatura rigida emerge dopo il declino dell'armatura ad anelli, per far fronte all'aumentato potere di impatto delle nuove armi, ed ha il suo apice nella cosi' detta fullplate alla fine del 15° secolo con strascichi fino al 17°. In quel periodo l'armatura "dei poveri" non era certo la maglie, in disuso ed utilizzata solo come complemento delle armature rigide per coprire le aperture, ma giustacuori di cuoio bollito o semplici abiti imbottiti.
In ultima istanza l'uso del "Voi"... mi son sempre chiesto se nel medioevo sia mai stato effettivamente usato, secondo me e' emerso molto ma molto piu' tardi, probabilmente nel 17° o 18° secolo, ma questo proprio non lo so :)
EDIT: Ho trovato questo:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=5497&ctg_id=93
Molto interessante!
06/11/2007 06:04:21
06/11/2007 09:14:12
mi unisco a quanto detto dai tre savi di qui sopra. Anche al quote di Gemini :P
06/11/2007 14:41:10
bhè, c'è da concordare pienamente su quello che ha detto mr_faber, in quanto la caratteristica madre, a parer mio, di un gdr storico è prima di tutto un'inquadratura socio-culturale dell'intero (armi, usi, costumi, lingua) e sono concorde sull'utilizzo di allocuzioni di cortesia appropriati (esistono addirittura gdr aventi un obbligo sull'utilizzo del voi), e credo che <<Se io creassi un GdR d'ambientazione celtica ricostruito con sufficiente accuratezza in cui Morrigan esistesse "realmente", sarebbe un fantasy>> (cito engine). Qui siamo d'accordo ( :P ), ma se invece dell'esistenza reale e tangibile di una divinità (probabilmente considerata solamente una realtà morale anche da alcuni popoli di quei tempi) si prendessero in considerazione altri tipi di miti, per i quali sono morte realmente migliaia di persone? Miti che solamente al giorno d'oggi nominiamo tali, ma che magari fino a qualche secolo fa facevano parte dello scibile umano.
Potrei fare l'esempio del periodo delle streghe e degli "eretici". Nei periodi storici nei quali si credeva che la terra fosse piatta o al centro dell'universo.
Anche questi sono miti, tuttavia nelle rispettive epoche si credeva davvero che questa fosse la realtà alla portata visiva di tutti e non vi era possibilità (o non si voleva cercare -.-') di dimostrare il contrario e dunque, in QUEL periodo quella era la realtà. Ma in un gdr storico si esplica la realtà di una determinata epoca e dunque anche l'esistenza di streghe e di quanto affine (anche se non della magia vera e propria).
Concludendo, dunque,
06/11/2007 15:44:24 e modificato da mr_faber il 06/11/2007 15:45:03
Beh, se metti le streghe in un ambientazione storica chiaramente non le si vedranno svolazzare sulle scope, ma saranno donne che a vario livello manifestano credenze e superstizioni stregonesche, in fondo ci sono anche ora, pero' nel momento in cui fanno magie sul serio allora e' un fantasy, no? :)
Poi logico che se fai un GDR ambientato in egitto quelli son convinti che quando muore un faraone arriva Horus, se lo porta in cielo, lo fa giudicare da Anubis eccetera.
Quanto alla credenza della terra piatta e' un falso mito, nessuno l'ha mai creduto realmente, diciamo a livello accademico.
Se la terra si fosse ritenuta piatta fino, praticamente, alla scoperta dell'america, perche' Eratostene nel 3° secolo avanti cristo, avrebbe effettuato una misurazione empirica del diametro terreste per realizzare un planisfero correttamente proporzionato? :D
Stessa cosa, perche' Dante (14° secolo) avrebbe descritto il Mondo come una sfera circumnavigabile? :)
In realta' l'idea che "sti bifolchi medievali" pensassero che la terra fosse un disco piatto nasce da disinformazione di età illuminista che fraintendeva alcune rappresentazioni simboliche medievali che raffiguravano la terra come una sorta di disco diviso in cantoni. Ma era solo un modo goffo per rappresentare una sbrigativa sintesi geografica :)
06/11/2007 21:57:49
Dite a mr faber di chiudere il libro di storia!^^
Comunque sia..parliamo sempre di cose che nessuno ha mai visto (intendo magia e divinità, non i libri di storia) e quindi ognuno può dire quello che vuole ma finchè le parole non si trasformano in fatti la gente, quell'animale stupido e pauroso, non ci crederà mai.
Ci sono un sacco di cose che noi crediamo storicamente vere ma che potrebbero benissimo essere false perchè prive di prove.
Inoltre non ricordo nemmeno di cosa stavamo parlando -.-..buon dio, che gran mal di testa..
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