17/08/2008 11:42:26
17/08/2008 11:48:01
Comunque, un gdr non è solo Quest combattente o magica, il gdr è secondo me tutto quello che ruota attorno a questi subdoli accadimenti, che alla fin fine sono sempre uguali.
Da Giocatore, Master e da poco Gestore di un Gdr, in uno scontro tra PG e PnG non ho mai, mai, mai visto vincere PNG.
Ora come dice faber sopra, a lungo andare questo stanca e anche molto, per questo ad esempio ad avilion abbiamo concesso i punti buon gioco esterni alle quest.
Non abbiamo solo quest combattenti o magiche, ma anche e soprattutto quest dove serve l'uso di un minimo di arguzia, svelare indovinelli, sbrogliare enigmi, usare la testa per cercare alleanaze e/o disfarle, ripeto, cerchiamo di dare vita a tutto quello che sta intorno alla quest in se per se, per invogliare gli utenti a GIOCARE.
Da noi gli "Eumatisti" durano molto poco :-)
17/08/2008 11:56:58
È un OT ma in ogni caso concordo con te Empo.
Io stesso, malgrado stia lavorando ad un GDR western, reputo completamente errato avere unicamente giocate da combattimento.
In ogni caso, per tornare ON, un dado può essere utilizzato anche in situazioni esterne ai combattimenti... sfide di vario genere, o fosse anche solo il N° di oggetti che trovi.
Avendo scoperto solo in questo mese D&D (vergogna!!!) mi verrebbe come esempio per un GDR l'apertura di un forziere: tiri il dado e l'esito decreta o il numero degli oggetti interni o l'oggetto stesso.
Ma anche solo una giocata al saloon per il West, ecc ecc.
Come detto in precedenza, tutto dipende l'utilizzo e a come ci si attenga al loro risultato, se indicativo o definitivo.
Logicamente è il mio punto di vista personalissimo quest'ultimo :D
17/08/2008 12:36:45
17/08/2008 12:54:49
io quoto in tutto e per tutto Faber...
personalmente ormai quando vedo quest di duelli trovo una scusa per lasciare la giocata, perchè impiegano anche 40-50 minuti in due per fare un turno, e sinceramente essendo un gioco non mi va di perdere tempo a girarmi i pollici.
Per rispondere a Yan, c'è sempre la remota possibilità che la pistola si inceppi... quindi il tiro di dado serve sempre e comunque... quella è casualità
17/08/2008 13:11:24
17/08/2008 13:18:22
guarda Yan.... io sono il primo che non butto il pg in situazioni impossibili ecc...
però se sei seduto in un bar entra un terrorista, ti punta la pistola alla nuca, perchè non dovresti poter prendere in considerazione il culo??
Il caso fa parte della vita di tutto i giorni, non è cosi difficile che una pistola si inceppi.
A mio parere il non prendere in considerazione il caso è il non saper giocare
17/08/2008 14:24:45
Per portare un esempio concreto, nel regolamento da tavolo Cyberpunk 2020 la situazione del tizio che ti spara alla testa sarebbe gestita cosi':
- Si tira l'iniziativa (non mi ricordo come).
- Se vince l'iniziativa il tizio con la pistola puntata alla testa puo' tentare qualcosa.
- Verosimilmente tenta una prova di arti marziali per tentare uno scatto di mano e spostare la pistola dalla testa. Impossibile? Non direi proprio, semmai molto difficile. In tal caso avrebbe dovuto tirare 1d10 e sommarlo al suo punteggio di lotta (da 0 a 10, supponiamo 5) piu' eventuali bonus derivati dall'eventuale conoscenza delle arti marziali (supponiamo +2 alle leve). Io da master gli avrei assegnato una difficolta' di 25 (piuttosto difficile ma non impossibile) a questo punto si tira il dado e si spera bene. Il massimo punteggio ottenibile dal PG è 10+5+2=17, tuttavia CP2020 ha la regola del tiro aperto, ovvero, ogni volta che con 1d10 ottieni 10 hai diritto a tirare nuovamente il dado e sommarlo a quanto gia' ottenuto, pertanto per salvarsi, il personaggio dovrebbe ottenere 10 con il primo lancio e 5 o piu' con il secondo. Pertanto, calcolando le probabilita' sono 1/10 * 6/10 = 6%. La situazione e' disperata, ma si puo' sempre sperare nella buona stella.
- Se vince l'iniziativa il tizio che tiene la pistola probabilmente decide di sparare.
- Da master gli assegno difficlta' 6 (praticamente certezza). Il PG ha l'abilita' Pistole a 6, quindi in teoria colpisce automaticamente, ma CP2020 ha la regola del fumble (fallimento casuale) che dice che se tiri 1 su 1d10 la tua azione fallisce automaticamente (10% oggettivamente un po troppo) quindi c'e' la concreta possibilita' che qualcosa vada storto nel tiro, e c'e' una comoda tabella per determinare casualmente cosa, oppure lo sceglie il master a seconda della situazione.
Se invece la si giocasse in PbC dipende da chi e' il master e chi sono i PG. Con i master che ho avuto il piacere di conoscere se il tizio con la pistola alla testa e' nella gilda o e' amico del master, e l'altro no succede questo:
- Il tizio con la pistola in mano gia' puntata alla testa dell'altro descrive benissimo, in 10 righe, come e' figo mentre preme il grilletto, e ci mette 20 minuti.
- L'altro tizio scrive che schiva la pallottola, dopo di che ruota sulle gambe, spazzando l'avversario, salta, si afferra al lampadario, dal quale estrae una barra di ferro acuminata, riatterrando trafigge a morte l'avversario e l'onda d'urto del colpo stermina la di lui famiglia per le successive 7 generazioni.
- Il master conferma il successo dell'azione del secondo tizio e redarguisce il primo per Power Playing siccome ha premuto il grilletto senza prendere la mira ed ha fatto cosi' due azioni in una.
Questo e' piu' o meno il motivo per cui dopo circa 2 anni e mezzo di PbC decisi di averne abbastanza :D
17/08/2008 14:53:42
Per i dadi conta molto il fattore di chi ci si trova davanti; se due giocatori sono esperti e bravi se ne può fare anche a meno, ma se si incontrano due nuovi.... pensate cosa accadrebbe senza master (fato, narratore ecc) e dado 😵
Comunque il dado si dovrebbe sfruttare per la classica botta di fortuna, anche se fra un pg di liv 30 e uno di liv 1 è logico che la fortuna aiuta poco
17/08/2008 15:02:44
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