Realm of Nosgoth

Sono trascorsi mille e cinquecento anni da quando il primo Capoclan vide la luce. E da allora il mondo di Nosgoth è cambiato per sempre. I vampiri e gli umani avevano sempre combattuto una lunga guerra, ma ora le cose stavano per cambiare. Kain, un potente vampiro che già una volta aveva tentato di conquistare il mondo degli uomini, fallendo, diede vita a sei figli, i sei luogotenenti dei Clan vampiri. in poco tempo, i suoi figli diedero vita a una progenie immensa, in grado di rivaleggiare con la razza umana, strappandogli i reami uno dopo l’altro e fondando i loro regni sotto la guida dell’Imperatore Kain. Confidando nell’aiuto dell’Unico, il dio che aveva creato gli umani per distruggere i vampiri, o almeno così dicevano le Scritture, gli ultimi re di Willendorf e Meridian scatenarono una Santa Crociata, aiutati dalla Legione dei Paladini Sarafan, votata all’eliminazione di tutto ciò che è impuro a Nosgoth. La guerra infuriò per anni, finché Kain non decise che fosse meglio desistere dai suoi intenti di conquista. Non poteva permettersi di sterminare tutte le vacche, e il coraggio dei difensori delle ultime città umane lo aveva….impressionato. poteva aspettare, aveva tutta un eternità per vedere le ossa di chi lo aveva spinto a fermarsi oggi, marcire domani in una tomba e i vampiri prendere il controllo totale di Nosgoth senza colpo ferire. Ma quel giorno non è ancora giunto. 500 anni fa, fu uno stesso vampiro, il primo luogotenente di Kain, Raziel, il suo braccio destro, fu lui a salvare gli umani, dannando per sempre se stesso e il suo clan. Sfidò l’Imperatore, raggiungendo una perfezione nel corpo che Kain stesso aveva a lungo cercato, senza trovarla: Raziel, al pari degli Antichi, la razza che aveva dato origine ai vampiri moderni, imparò a volare. Grandi ali da pipistrello crebbero sulla sua schiena, recando una grave offesa a Kain. Nessuno poteva superare lui, l’imperatore. Poteva esserci una sola punizione. La morte. Gli strappò personalmente le ali, costringendo i due fratelli che più gli erano vicini, Turel e Dumah, il secondo e il terzo genito, a gettare ciò che restava di Raziel nel Lago dei Morti, facendolo sparire dalla faccia della terra, condannandolo a un eternità di tormenti. E insieme a lui, condannò il suo intero Clan, il più potente di Nosgoth. Mentre le razze inferiori, Zephonim e Melchiam saccheggiavano e massacravano i Razhielim, allo sbando e disorganizzati ora che il loro Sire era morto, i Thurielim presero il posto che era stato dei loro fratelli alati, mentre Dumah, che aveva amato Raziel, senza riserve, disgustato da tutto ciò, isolò se stesso e tutto il suo clan dal resto del mondo, sprofondando in un apatia nostalgica, che ben presto portò il suo clan alla decadenza, sempre più pochi e sempre più isolati. I contatti tra i Clan lentamente si sgretolarono, solo l’imperatore, dalla cima delle rovine della sua famiglia, continuava a radunare Figli intorno al suo trono al Santuario dei Clan, eserciti da tutti i clan, in modo da poter evitare che qualcuno dei suoi primigeniti tentasse di prendere il suo posto, come temeva avrebbe potuto fare Raziel. Solo Turel, appagato dal nuovo rango e prestigio come Primo Luogotenente, gli restò fedele senza riserve, mantenendo nelle sue terre a nord, in un inferno di lava e fuoco, un possente clan con l’unico scopo di rispondere alla chiamata dell’Imperatore, qualunque fossero gli ordini. I figli di Melchia, il più giovane, presero possesso delle antiche necropoli sorte a ovest del “Lago delle Lacrime”, attingendo alla sua immensa riserva di “corpi” per dare vita al clan più numeroso che nosgoth avesse mai visto. Impuri, schiavi della sete di sangue in misura maggiore dei loro fratelli, sembrano come una malattia, che si diffonde senza fine. Zephon, che presto avrebbe assunto forme aracnoidali, strappò agli umani un antico santuario per il culto della Luna, un alta torre in cui i suoi figli proliferarono, un immenso magazzino per i loro baccelli, contenenti cibo…e futuri vampiri. così tanti furono gli infanti generati da queste due stirpi, da spingersi ben presto verso ciò che restava delle terre in mano agli umani, spingendoli a combattere di nuovo per la propria sopravvivenza, spesso senza successo. Altre città umane caddero, mentre Rahab, l’unico tra i suoi fratelli a essere in grado di nuotare, di vivere sott’acqua, prendeva il controllo dei mari, suo regno incontrastato, governando da un antica Abazia costruita in nome dell’Unico, al centro di un grande lago, che divenne una cittadella di cultura, bellezza e arte in un mondo di caos, difeso dagli animali degli abissi più temibili in assoluto. I Rahabim. Dumah fu il primo a rompere i contatti con gli altri clan: dalla sua cittadella fortificata continuò a osservare il suo piccolo mondo andare in rovina, i suoi figli morire per difenderlo, sempre meno numerosi, sempre più deboli e allo sbando, la forza di un tempo che covava sotto una grande cappa di odio verso il mondo. Furono i suoi figli a fare ciò che lui non aveva avuto il coraggio di fare. Dhuram e Drundel, i primi della sua stirpe, radunarono un esercito di vampiri e umani stanchi di sopportare le angherie di Kain e il suo dominio dispotico e diedero nuova alla Fortezza che fu di Raziel, posta a sud del Lago della Morte. Lentamente i ribelli radunarono sempre più potere intorno a se, abbastanza da spingere i Clan a notarli, non abbastanza da poterli sconfiggere. E trovarono ciò che restava dei figli di Raziel… Tuttavia, il mondo non apparteneva solo agli umani e ai vampiri. un tempo, gli Antichi, i progenitori di Kain e delle sue stirpi, strapparono il controllo del mondo a un razza antica come loro, gli Hylden. I primi credevano, ironicamente, che solo la fede nell’Unico, presto abbandonata e passata agli umani con il passare dei millenni, potesse condurre il mondo alla grandezza. Ma gli Hylden no, non credevano in questo Unico dio, non credevano in nessun dio. Come disse un Antico vampiro, Janus Audron “dovevano morire” e così fecero. I vampiri massacrarono e sconfissero gli Hylden, relegando gli ultimi di loro in una dimensione parallela, erigendo immensi Pilastri per richiudere il varco tra le loro due dimensioni. Finché un giorno, millenni dopo, un vampiro dovette fare una scelta: la sua morte avrebbe salvato questi Pilastri, preservando il mondo dall’antica minaccia degli hylden. Ma quel giorno, questo vampiro fu tentato….tentato di creare un nuovo mondo, di cui lui fosse stato l’Imperatore. e da quel giorno, Kain fu l’Imperatore dei vampiri di Nosgoth. Solo secoli dopo, si trovò di fronte alle conseguenze del suo gesto: un Hylden si presentò alla sua porta e lo sfidò. Morì facilmente, schiavo di un corpo umano che aveva dovuto possedere per solcare di nuovo le terre di Nosgot, ma non era solo. Altri giunsero dopo di lui, e altri ancora, fondando la loro base sull’Isola Hylden, inespugnabile dai vampiri. e non solo gli hylden, anche una razza di Demoni rossi, distrutta la barriera che conteneva gli hylden, raggiunsero nosgoth. Un ulteriore elemento di instabilità, in un mondo dilaniato dai contrasti.