Tōkyō ricerca Tester

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Nome Gioco: Tōkyō

Autore: tokyo (3 annunci di ricerca aperti)

Codice Utilizzato: GDRCD

Stato dei Lavori: varia ed eventuale

Descrizione: [ Varo del primo GdG - Takashimadaira Complex ]

Tokyo non è solo sfacciata modernità, rigore, la culla di un'esistenza piena e soddisfacente, almeno per la maggior parte dei suoi abitanti, ma anche un insidioso covo di angoli bui, luoghi in cui i peggiori istinti umani, il dolore, la tragedia, hanno segnato tanto profondamente che creature delle ombre, provenienti da dimensioni oscure ed inquietanti, hanno trovato un privilegiato accesso a questo mondo.
Uno di essi è il complesso residenziale di Takashimadaira.
Il complesso di alloggi di Takashimadaira, sito nell'Iatabashi Ward di Tokyo settentrionale, è un massiccio residenziale di ventinove edifici, eretto nelle sue fondamenta quasi cinquant'anni or sono ed era piena di giovani coppie speranzose all'inizio. Ma poi il male ha cominciato a serpeggiarvi, a poco a poco, con la costanza e la determinazione di una goccia che scava nella pietra.

Cominciò tutto con episodi astiosi tra inquilini, scatenati per futili motivi. Le ritorsioni divennero più accese. Ci fu un omicidio. La pacifica ed entusiastica comunità nel tempo perse tali connotati, macchiata da un'ombra che permane ancora oggi. Si, perché una macchia di sangue da un muro si può rimuovere con facilità, ma una serie ininterrotta di corpi umani che si infrangono inspiegabilmente al suolo, lanciati da grandi altezza, sulle sommità di un edificio di quattordici piani, è difficile da far passare inosservato.
Eppure è quello che tentano di fare gli navigati agenti immobiliari dell'agenzia Chintai. Vendono fumo e molti non vedono oltre. D'altronde sono sempre meno gli inquilini degli stabili ad essere giapponesi. Sempre più sono stranieri.

Sul drammatico fenomeno dei suicidi indaga da qualche tempo un equipe di ricercatori, psichiatri, giapponesi, in collaborazione con americani, uniti da un unico obbiettivo: entrare nelle menti di tanti senza speranza, scovare il movente del loro profondo malessere interiore e trovarvi rimedio. E quale posto migliore, per una simile indagine, di Takashimadaira?

Se ne interessano, ultimamente, persino i fautori dell'intrattenimento cinematografico. Si, anche loro si sono accorti del suo "potenziale". Sono famosi i giapponesi per il loro interesse morboso verso i fantasmi e qui gira voce che ve ne siano. Serve giusto un progetto cinematografico da varare, un regista abbastanza abile e navigato da avere l'idea giusta, in modo da dargli gli strumenti per concretizzare, tra cui cameramen e attori.

Vigilanti, agenti di polizia facenti capo alla Stazione di polizia di Itabashi, a turno, tengono gli occhi aperti: sugli inquilini, su un tranquillo svolgimento di riprese cinematografiche, su monaci shintoisti, di cui se ne sente ogni tanto bisogno, e persino sugli addetti alle pulizie, giornalmente impiegati negli stabili, sguinzagliati dall'agenzia Chintai, per offrire degli stessi una parvenza di assoluta normalità, gradevolezza.

Tutti loro dovranno fare i conti con le tenebre, presto o tardi, cambiando per sempre il loro modo di vedere il mondo.