Santa Inquisizione

SAN MICHELE

Michele è un arcangelo ed è il leader degli angeli che sono rimasti fedeli a Dio. Il suo nome significa "chi è come Dio?", che era il motto degli angeli che combatterono satana, che si credette come un dio. Alla loro testa egli affrontò Lucifero e gli angeli caduti e li cacciò dal paradiso. "E ci fu una grande battaglia in paradiso, Michele e i suoi angeli combatterono contro il drago". San Giovanni parla del grande conflitto alla fine dei tempi, che si riflette nella battaglia che avvenne all'inizio dei tempi. Molte volte egli ha aiutato coloro che erano fedeli a Dio e correrà ancora in aiuto dei fedeli.
La tradizione diede a San Michele 4 uffici:
- Combattere satana.
- Salvare le anime dei fedeli dal potere del nemico, specialmente nell'ora della morte.
- Essere il campione del popolo di Dio, gli Ebrei per l'Antico Testamento e i Cristiani per il Nuovo Testamento; infatti era considerato il santo patrono della Chiesa.
- Richiamare dalla Terra e portare al Giudizio le anime degli uomini.
San Michele è il Patrono delle forze dell'ordine.




SAN GABRIELE

Come San Michele è sempre l'angelo del giudizio, San gabriele è l'angelo della misericordia. Il suo nome significa "il Potere di Dio". Apparve al profeta Daniele (Dn 8:16; 9:21), al sacerdote Zaccaria per annunciargli l'avvento della nascita di San Giovanni Battista (Lc 1:11, 19), e alla Beata Vergine Maria per annunciarle la nascita di Gesù (Lc 1:26). Gabriele è menzionato solo due volte nel Nuovo Testamento, manella tradizione si crede sia stato lui ad apparire a san Giuseppe e ai pastori, e fu sempre lui a "rincuorare" Gesù nell'agonia del giardino del Getsemani.
San gabriele è il patrono delle comunicazioni de quanti lavorano nelle comunicazioni, inclusa internet.


SAN RAFFAELE

Il nome di Raffaele significa "Dio ha salvato" ed è l'arcangelo che appare travestito in forma umana nel ruolo del compagno di viaggio del giovane Tobia, chiamandosi "Azaria, figlio del grande Anania". La storia nell'Antico Testamento, nel libro di Tobia, del viaggio avventuroso durante il quale la protettività dell'angelo è manifesta, avviene "nel deserto dell'Alto Egitto" nel legare un demone che aveva precedentemente ucciso setteb mariti di Sara, figlia di Raguele (Tb 5:11). Dopo il loro ritorno e la sua guarigione dalla cecità del vecchio Tobia, Azaria si fa riconoscere come "l'angelo Raffaele, uno dei sette che stanno davanti al Signore".
Gli altri, secondo il libro di Enoch, sono Uriele, Raguele, Sariele e Jerahmeele, mentre secondo altre fonti apocrife abbiamo delle varianti dei nomi in: Uriele, Izidchiele, Hanaele e Chefarele.


IL PRINCIPALE ARCANGELO APOCRIFO: URIELE

Dei quattro maggiori arcangeli, Uriele è il meno conosciuto. Una piccola letteratura o commentari esistono su di lui, poichè Uriele è un arcangelo non-canonico, che nei testi del primo ebraismo era chiamato Fanuele. Uriele in Ebraico significa "Dio è la mia luce" o "Radiazione di Dio".
La leggenda ci narra che Uriele sta ai cancelli del perduto Giardino dell'Eden con una spada ardente. La spada infuocata mostra che le negatività (egoismo, desideri impuri) sono distrutti quando uno focalizza veramente il suo amore su Dio. In questa leggenda Uriele ricorda all'umanità di amare Dio usando il fuoco di Dio, la spada di fuoco.
Uriele talvolta è descritto come l'angelo della salvezza. Insegna le vie del cuore, il fuoco del puro amore. Senza questo puro amore e la devozione per lo Spirito, tutti gli studi spirituali restano solo inseguimenti intellettuali. Questa concezione del vero studio spirituale è ulteriormente supportata dal fatto che secondo la tradizione Uriele portò sulla terra l'alchimia e diede agli uomini la Cabala. Proprio grazie alla devozione e all'amore di Dio di Noè, Uriele fu in grado di avvisarlo del Diluvio. Solo se il cuore è devoto a Dio, si può udire la chiamata di Jahvè. Uriele è rappresentato con una mano aperta che tiene un fuoco, un grande dono all'umanità, il fuoco dell'amore per Dio. Il pianeta a cui Uriele è associato è Venere, pianeta che simboleggia l'amore.