Shadowhunters gdr

Nel mondo che tutti conoscono, ce n’è uno visibile a pochi: quello dei Cacciatori e dei Nascosti, mondo non accessibile a dei semplici Mondani.
I Cacciatori sono Nephlim: si narra che il primo Nephilim fu creato grazie al Sangue dell’angelo Raziel, che voleva creare degli umani capaci di sconfiggere il male che stava affliggendo il loro mondo, i demoni.
Una volta però, le guerre non si combattevano solo contro i demoni, ma anche fra Cacciatori e Nascosti: questi sono infatti in parte demoniaci (si tratta di malattie portate dai demoni nei casi di vampirismo e di licantropia; unione fra mondani e demoni nel caso degli Stregoni; in parte angeli e in parte demoni come nel caso delle Fate) e venivano mal tollerati dagli Shadowhunters, che li vedevano come una minaccia per l’incolumità degli umani.
La guerra fra loro dura a lungo, ma infine la maggior parte dei Nephilim capisce che si tratta di una guerra inutile, addirittura un insulto verso i poteri loro conferiti dall’Angelo in persona: decidono di stipulare degli Accordi con i Nascosti, una pace che deve rispettare determinate regole, tra le quali si annovera il divieto assoluto di uccidere i Mondani, e nessuna presa alle armi fra loro (a meno che una delle parti non trasgredisca le Leggi) .
Ma non tutti sono d’accordo: alcuni dei Cacciatori più potenti si ribellano al Conclave, il crème de la crème degli Shadowhunters, ed entrano in guerra. Fu sparso tanto, troppo sangue da entrambi le parti. Molte famiglie non avevano nemmeno il tempo di piangere i loro cari, sotto la continua pressione dei nemici. Ed era una cosa tremendamente sbagliata, una guerra civile che li distraeva dal loro vero compito, ossia impedire ai demoni di distruggere il mondo come noi lo conosciamo.
Venne quindi presa una decisione, tanto sofferta quanto necessaria: tutti coloro che si opposero al Conclave, grazie all’aiuto dei Nascosti, furono intrappolati: la loro memoria venne cancellata, così come i Marchi che segnavano la loro pelle fin dalla tenera età. Li spogliarono completamente dei loro poteri di Nephilim, rendendoli Mondani.
Ma non potevano davvero aspettarsi che questa condizione perdurasse nel tempo. Il sangue dei cacciatori rimase vivo nelle vene dei discendenti, che seppur privati della Vista, e quindi della possibilità di vedere il Mondo Invisibile, non smisero mai di essere in parte qualcosa di diverso dagli altri umani: dei Nephilim.
Un bimbo, un solo bimbo permise finalmente al mondo invisibile di rendersi conto che ciò che avevano fatto, non poteva durare per sempre: il suo nome era Mikkel, discendente delle antiche famiglie degli Shadowhunters ripudiati, lui poteva vedere. Tutto quanto.
Si presentò all’istituto di New York quando non era più un bambino, quando aveva visto cose per cui la maggior parte delle persone lo prendevano per pazzo. Ma aveva fatto delle ricerche, e aveva scoperto un luogo che solamente i suoi occhi potevano percepire: era l’Istituto, luogo dove tutti i Cacciatori di passaggio potevano fermarsi a riposare o prendere armi. Quando vi entrò, e scoprirono di chi si trattava, si comportarono nei suoi riguardi in due modi diametralmente opposti: alcuni vedevano in lui la rinascita dell’antico potere dei cacciatori, altri soltanto una minaccia. Ma era solo un ragazzo, e non potevano ignorare il fatto che faceva parte del loro mondo.
Il ragazzo crebbe, ricevette i primi marchi e fu addestrato come tutti gli altri Shadowhunters. Fece diverse ricerche, poiché le domande che poneva al Conclave riguardo le sue origini ricevevano risposte piuttosto vaghe, o addirittura incoerenti fra loro.
E così scoprì ciò che accadde diversi anni prima. Scoprì come furono cacciati i Cacciatori che la pensavano in modo diverso dal Consiglio, come furono privati delle capacità che li rendeva ciò che erano. Eppure, rileggendo gli scritti, Mikkel non vi leggeva nulla di sconvolgente: era così sbagliato ritenere i Nascosti una minaccia?
No.
Ma se l’avesse detto ad altri cacciatori, avrebbe riscontrato gli stessi problemi dei suoi avi decenni or sono, e lui voleva rimanere nel loro mondo, non essere cacciato come accadde a Lucifero dal Paradiso. Non voleva essere un Angelo Caduto, voleva splendere in alto nel cielo e illuminare tutti con la luce della Giustizia.
Tenne un discorso molto toccante sul fatto che era pura ingiustizia privare quelli come lui della possibilità di conoscere il loro vero mondo, di sapere la loro natura: erano dei cacciatori di demoni. I loro avi avevano sbagliato, ma loro cosa ne potevano? Ce l’avevano nel sangue il loro destino.
Tra l’altro gli Shadowhunters avevano bisogno di giovani fra loro, nuovi cacciatori.. E Mikkel gli avevav offerto la soluzione su di un piatto d’argento. Sapeva come risolvere il problema. Aveva vissuto nel mondo dei Mondani, e da quando aveva scoperto chi era e cosa n’era stato dei suo antenati, aveva parlato con diversi stregoni, e aveva trovato un mono per richiamare a sé tutti i Nephilim dispersi.
Un videogioco. Tutti andavano pazzi per i videogiochi, dai più piccoli ai più grandi, e lui sapeva che seppur non conoscendo il mondo Invisibile, coloro che come lui avevano sangue di Nephilim nelle vene ne sarebbero stati attratti, e l’avrebbero comprato. Una volta inserito nella console, nel momento in cui premevano play, coloro in cui corpo scorreva il sangue dell’angelo Raziel sarebbero stati automaticamente trasportati nell’Istituto, dove Mikkel –ormai diventato capo del sopracitato- gli avrebbe spiegato com’erano arrivati fin lì, la loro vera storia, le loro origini. Coloro che invece erano semplicemente Mondani, avrebbero avuto un bel videogioco chiamato Shadowhunters con cui passare il tempo libero, destreggiandosi fra demoni e allenamenti, comodamente seduti sulla loro poltrona.
Il conclave era entusiasta, così come il resto dei Nephilim: questo perché non erano a conoscenza del vero piano di Mikkel. Egli aveva bisogno di qualcuno che non fosse cresciuto nella mentalità ristretta dei Cacciatori, qualcuno da plasmare e da rendere come lui. Qualcuno che si votasse per la causa.
La scelta però, sarebbe spettata ai diversi interessati: lui aveva fondato il Circolo, così decise di chiamare il gruppo segreto di cui era a capo, cui compito era quello di sterminare i Nascosti, ma non avrebbe mai obbligato nessuno a farne parte. il suo compito era quello di presentare i fatti. I giovani Cacciatori avrebbero deciso da che parte stare.
Avrebbero fatto la loro scelta.