Shameless gdr

Canaryville è un quartiere malfamato e lugubre della città americana di Chicago. La gente fatica ad arrivare alla fine del mese, c'è chi ricorre a imbrogli, prese per il culo o addirittura commette azioni illegali per avere il denaro necessario per sopravvivere. C'è chi intasca pensioni di irreversibilità, fingendo che un parente sia vivo, chi addirittura aiuta gli studenti a passare gli esami in maniera sleale. Per chi vive in una famiglia disfunzionale, spesso si ritrova a non avere un decente capofamiglia che trascorre il proprio tempo nell'ubriacarsi. Quando non si ha neanche la madre al proprio fianco, i figli devono rimboccarsi le maniche, lasciare gli studi ed iniziare a lavorare. Non importa cosa fai, l'importante è portare il pane a casa. Chi si guarda allo specchio, chi entra ed esce dal carcere come chi cambia ogni giorno d'abito, è senza vergogna, chi non gode di raccomandazioni deve farsi strada in maniera subdola nella vita reale. Molti nel quartiere non riescono ad uscire di casa, la criminalità dilaga, ma alcuni genitori dovrebbero interrogare il proprio figlio, magari proprio lui è uno di quei criminali, oppure chissà ... i delinquenti potrebbero essere loro stessi. Quanto ti manca il lavoro, sei perso, sei senza vergogna anche quando scippi una persona anziana, non pensi a quello che stai facendo, ma alla famiglia che hai in casa e che devi sfamare. Chi ha un lavoro deve tenerselo stretto, chi studia deve cercare di uscire dal liceo almeno con uno straccio di diploma. Oggi, se parli di lavoro, t'uccidono. E' diventato uno di quegli argomenti tabù, forse più del sesso. Non è raro trovare ragazzi di vent'anni e più ancora a casa dei genitori, malgrado loro si sforzino di trovare un impiego.
Canaryville sembra un quartiere malfamato, pericoloso, ma chi ha paura è forse colui che ha il denaro, chi si gode il proprio patrimonio sperperandolo. Nessuno commette un reato senza un motivo, eppure non è solo questo a caratterizzare il quartiere. Il ritratto della famiglia perfetta sembra dissiparsi quando i genitori iniziano a interrogarsi sulla sessualità del proprio figlio. Domande del tipo "hai il ragazzo o la ragazza?" sono spesso frequenti, magari lo portano dallo psicologo perché pensano che abbia qualcosa di strano. Poi quel figlio va a scuola, non riesce a fare coming out, magari viene anche preso in giro, poi invece va a lavorare e si ritrova chi, invece, dell'omofobia se ne sbatte, iniziandoci una relazione, quando magari è già sposato. Oltre il razzismo sessuale, c'è anche quello per il colore della pelle, per la religione, per qualcosa in cui credi che viene spacciato per verità. Chi vuole dormire la domenica mattina, spesso, si ritrova alla porta un testimone di Geova a citofonare. Chi è fuori da quella cerchia, fortunatamente, guarda e ignora, è bello poter ragionare con la propria testa e prendere le decisioni senza qualcuno che te le impone. Eppure ... chi è vissuto in un clima del genere da sempre ... cosa dovrebbe pensare? Come ci si sentirebbe a indossare un ridicolo completo funebre e girare sotto il sole cocente, sentirsi preso in giro, ragionare quando magari hai il cervello già lavato da subdoli insegnamenti proibitivi? Chi ci è sempre vissuto e poi ne esce, si ritrova in difficoltà, poiché non sai da dove iniziare: non hai stretto legami con nessuno.
I tradimenti, i divorzi, i triangoli amorosi, tutto è all'ordine del giorno ma, finché alcuni valori morali sopravvivranno, si potrà sempre sperare in un domani migliore. La speranza è sempre l'ultima a morire, si spera, si deve sperare. Mentre aspettiamo quella speranza, gli abitanti del quartiere continueranno la loro vita, sbagliando e imparando dalle loro scelte quotidiane. Chi vive in quel quartiere non ha paura di nulla, se non della morte, davanti ad essa tutti provano vergogna.