Stigma

Stigma: le origini
Vita partorì vita diversa da sé. Vita che crebbe nascosta dagli occhi della gente, vita rinchiusa in una cantina e poi cacciata via, lontano dai giusti, lontano dalla sua perversa creatrice, per non doverne condividere il terribile destino. Scampata alla fine grazie ad un unico impeto materno di una madre destinata alle fiamme del giudizio dei giusti. E mille altre vite percorsero lo stesso cammino, per poi inevitabilmente incontrarsi. Nacque il "Concilium", il tacito accordo che legava tra loro tutti i reietti. Anni trascorsero e le vite trovarono il loro spazio tra le pieghe della società, il Concilium nell'ombra regolava e giudicava il loro agire. Avevano trovato il modo di convivere con la civiltà dei giusti, che nel tempo era cambiata, aveva perso l'antica rabbia che l'aveva animata per tanti, troppi secoli. Finalmente i reietti avevano scoperto che per esistere fuori dall'oscurità c'era una sola via: vivere nell' ombra della luce.


La scissione
Col tempo maturarono le coscienze dei reietti, e nacquero i primi dissensi in seno al Concilium, primi, timidi presagi di divergenze che si sarebbero rivelate insanabili. Si fece strada tra i cuori degli emarginati l'odio per i propri simili e fu impossibile evitare una separazione. Due correnti emersero, più un esiguo gruppo di dissidenti che si allontanò dalle comunità principali, andando a formare piccoli centri autonomi, si dice, che segretamente tramano per restaurare l'antico ordine.


Le fazioni
Gli Harab Seraphel, rimangono nell'ombra della società, lontani dalla tecnologia, contrari ad ogni rapporto con la civiltà dei giusti. Vivono in uno sdegnoso disprezzo della viltà umana, e ordiscono pazientemente le loro trame affinché giunga il Tempo, e il momento della punizione. La fine della stessa umanità sembra essere il loro obiettivo ultimo. Per raggiungerla contano sull'impiego di magie e prediligono le armi bianche. Sono guidati da Rehdal e sono organizzati secondo uno stretto sistema gerarchico.
Gli Anacim, stanchi di essere costretti alle loro esistenze nascoste, sono convinti che l'unico modo per ottenere lo spazio che gli spetta sia infiltrarsi a poco a poco nei centri di potere della civiltà dei giusti, tramare una sorta di terrorismo sotterraneo, di subdole tecniche, per arrivare lentamente a detenere le cariche più importanti, per poter dichiarare la nascita di un nuovo stato, il loro stato e per ottenere quello che gli spetta di diritto da secoli e gli è sempre stato negato. Sono guidati da Netzah.


L'ambientazione e l'atmosfera
Le nostre città, le nostre vie, nascondono molto più di quello che appare. Dietro alla sottile facciata di normalità si cela un mondo immerso nell'oscurità e in un dolore che dura da migliaia di anni. I nostri tempi non sono che un muto testimone dell'orrore che ogni giorno e ogni notte si consuma attorno a noi. Roma, città millenaria, dalla notte dei tempi è una dimora accogliente per le creature dell'ombra.