Questa tesi ha lo scopo di mettere in luce alcuni aspetti della società contemporanea riscontrabili in opere letterarie appartenenti al sottogenere della narrativa fantascientifica denominato “Cyberpunk”, attraverso la lettura in parallelo di due romanzi rappresentativi del genere. Le opere prese in esame sono Neuromancer, di William Gibson (1984), e Snow Crash, di Neal Stephenson (1992). Cosa significa cyberpunk? Come, quando e perché ha avuto inizio? Chi sono gli autori accomunati da questa etichetta? Quali sono i tratti distintivi di questo tipo di fantascienza? Sono alcune delle domande a cui è opportuno rispondere per fornire una visione d’insieme, per dare punti di riferimento. Il primo capitolo ha lo scopo di far conoscere al lettore le origini del movimento, i rapporti con la cultura e la tecnologia degli anni Ottanta, i debiti letterari con la fantascienza “New Wave” e i legami con la controcultura americana degli anni Sessanta. Partendo da una concisa descrizione del movimento cyberpunk, con particolare riferimento all’ambito letterario, saranno fornite alcune premesse necessarie a comprendere questo variegato fenomeno culturale iniziato negli Stati Uniti nei primi anni Ottanta del XX secolo. In assenza di un manifesto o dichiarazione d’intenti, la fonte privilegiata è costituita da uno scritto di Bruce Sterling, scrittore, giornalista e saggista americano, egli stesso esponente del cyberpunk. Nella prefazione a "Mirrorshades. The Cyberpunk Anthology" (1986) da lui curata, troviamo la definizione, le basi teoriche e il nucleo di autori fondanti l’avanguardia della fantascienza “cyberpunk”. Dopo aver introdotto il movimento, la tesi analizzerà le ambientazioni, i temi ricorrenti e gli elementi innovativi dei romanzi cyberpunk in modo da fornire al lettore una chiave di lettura delle due opere scelte. Il secondo e terzo capitolo analizzano i due romanzi scelti cercando di evidenziare in particolare la funzione critica svolta dall’adozione di scenari distopici nella descrizione della società contemporanea. L’obiettivo è mostrare la versatilità del cyberpunk e la sua capacità di adattarsi al racconto e all’analisi dei fenomeni politici, sociali, economici e culturali della società occidentale contemporanea. Il capitolo conclusivo è dedicato all’esame dei nessi tra la globalizzazione e gli scenari distopici proposti dalla narrativa cyberpunk, e mostra l’accuratezza di alcune previsioni, figurazioni e visioni del futuro immaginato nei due romanzi analizzati. A questo scopo l’analisi evidenzia aspetti e peculiarità del presente mettendone in risalto le similitudini con gli attributi del futuro distopico immaginato da Neuromancer e Snow Crash. Scarica la Tesi Completa [53 pag - 224 Kb]