The Saint Seiya

Corre l'anno 2360, e il Pianeta Terra versa in una gravissima crisi globale da cui sembra sia incapace di riprendersi. Dopo tre secoli di sfruttamento intensivo le materie prime stanno scarseggiando, e ciò causa continue guerre, alcune di natura nucleare, per l'approvvigionamento delle poche risorse rimaste. Le vittime di tutte queste guerre sono seconde per numero solo a quelle causate dall'inquinamento, ormai giunto a livelli insostenibili ma di cui nessuno sembra ancora curarsi.
Gli dei olimpici, ritiratisi sull'Olimpo quasi quattro secoli prima, osservano con gran preoccupazione la deriva dell'umanità. La tregua che ha sancito la ritirata degli dei dal mondo è sempre più fragile: molti di loro, come Poseidone e Hades, sono pronti a scendere in campo per punire l'umanità e farla ricominciare da capo.

Fede di Atena

Dopo la distruzione del Grande Tempio di Atene ad opera dei Cavalieri Neri nel 2017, i Saint della dea Atena hanno passato uno dei momenti più difficili della loro storia. La strage di quell'anno rese necessaria una ricostruzione da zero, finalmente giunta a termine dopo ben tre secoli.
Negli anni della ricostruzione i seguaci della Dea hanno abbandonato il sito di Atene, considerato ormai troppo vulnerabile, per costruire un vero e proprio secondo Santuario a Sais, in Egitto, altra città sacra alla dea Atena.
Il Grande Sacerdote di Sais è l'anziano Wei, ex cavaliere d'oro dello Scorpione. La dottrina di Wei riguardo allo sfacelo dell'umanità è piuttosto ottimistica: confortato dall'oracolo della Dea, il Pope è fermamente convinto del fatto che l'umanità saprà uscire da sola dalla crisi, senza che sia necessario un intervento diretto degli Dei.
La sua visione è contrastata dal suo coetaneo ed ex vicino di casa, il gold saint Narses della Bilancia. Questi crede che sia necessario il ritorno degli Dei quanto prima, in particolare che dovrebbe essere dovere del Grande Sacerdote invocare la venuta di Atena per traghettare fuori dalla crisi un'umanità che ha dimostrato di non potercela fare da sola. Grazie alla sua influenza su molti saint, Narses è riuscito a convincere Wei della necessità di ricostruire il Grande Tempio nella sua sede originaria, Atene.
Attualmente Narses dirige i lavori nella capitale greca: il timore è quello di una definitiva rottura fra lui e Wei, che possa portare ad un disastroso conflitto intestino fra il Tempio di Sais, guidato da Wei, e il nuovo Tempio di Atene, guidato da Narses.

Fede di Nettuno

Al contrario Atlantide, dopo un periodo di continue lotte con questo o quel dio e relativi spasmodici rovesciamenti di alleanze, ha attraversato un periodo di relativa stabilità. Negli ultimi tre secoli nessun guerriero d'altra fede ha infatti mai messo piede nel Regno dei Mari, le cui colonne stanno recuperando la loro antica fama di inviolabilità.
Nel periodo in cui i Saint di Atena erano ridotti all'osso sono stati proprio i Marines di Poseidone a cercare di frenare lo strapotere dei Cavalieri Neri, con risultati alterni. E' inoltre ancora in vigore un antico patto di alleanza stipulato con le schiere di Hades, anche se finora il Dio dei Morti e quello dei Mari non hanno ancora avuto occasione di collaborare.
Nettuno è uno degli dei che, a fronte della corruzione palesata dall'umanità, scalpita per tornare nel suo regno. Ha infatti in mette di riprendere il vecchio progetto di un Diluvio Universale che ripulisca la Terra e costringa gli umani a ricominciare da zero, espiando le loro colpe.
Il suo Gran Sacerdote, l'ex Marine Kraig del Kraken, ha ricevuto la volontà del Dio e quindi sta riorganizzando le fila dei Marines per una nuova Guerra Sacra che consenta ai nettuniani di curare i mali del pianeta prima che questi giungano ad una fase terminale.

Fede di Hades

Per qualche tempo dopo la perdita del suo corpo mitologico per mano di Seiya, l'anima di Hades rimase imprigionata del Tartaro. Vedendo però che senza timore di una punizione negli Inferi l'umanità stava cominciando ad ignorare i precetti divini, Zeus in persona lo liberò concedendogli un esilio dorato sull'Olimpo, proprio come tutti gli altri dei.
A regnare sugli Inferi completamente da ricostruire restarono dunque i due Dei Gemelli, Thanatos e Hypnos, coadiuvati dai figli di quest'ultimo, gli Dei del Sogno. Per cautelarsi da possibili attacchi prima dell'incarnazione delle nuove Stelle Demoniache, il diplomatico Hypnos concluse con Poseidone un trattato bilaterale di alleanza.
Quando Hades raggiunse Poseidone nel suo esilio sull'Olimpo, l'intesa fra i due aumentò. Di fronte alla nefandezza dell'umanità, le due divinità insistettero col fratello Zeus per essere libere di tornare nei rispettivi regni. Hades aderì inoltre al piano del Diluvio Universale di Nettuno, che avrebbe lasciato al Dio dei Morti la facoltà di giudicare i responsabili del degrado dell'umanità.
Nel frattempo buona parte delle Stelle Malefiche si è reincarnata nei relativi specter: Hypnos e Thanatos aspettano con ansia la venuta di Hades, o anche solo un segnale di questi, per scatenare una nuova Guerra Sacra assieme all'alleato Nettuno.

Fede di Odino

Dopo una sanguinosa guerra contro il dio del fuoco Surtur, in cui persero la vita tutti i God Warrior, l'istituzione dei combattenti asgardiani non fu più tramandata. I celebranti di Odino si rivolsero infatti ai Generali degli Abissi per proteggere le terre di Asgard, il che sortì l'involontario effetto di rendere gli abitanti sempre più devoti Poseidone, fin quasi a dimenticare la fede di Odino. Come risultato di questo processo, l'inizialmente chiusa comunità di Asgard si aprì sempre più al mondo esterno, importandone in toto i suoi vizi e soprattutto la sua decadenza.
Dopo una serie di sanguinose lotte intestine, al soglio di un sempre meno considerato Odino salì un tale Baldomar, giovane discendente di una famiglia aristocratica. L'energico Baldomar prese una serie di vigorose iniziative: chiuse le frontiere, proibì ogni commercio esterno, rese illegale la fede di Poseidone, proclamò nuovamente quella di Odino come unica religione di Stato e soprattutto riattivò l'istituzione dei God Warrior.
Dopo trent'anni di regno, Baldomar sembra riuscito nei suoi intenti: Asgard è tornata ad essere un'indipendente isola felice in un mondo in crisi, Odino è tornato ad essere venerato come merita e i primi God Warrior da lui personalmente addestrati hanno ricevuto la God Robe, diventando a loro volta maestri. Non si sa bene se Baldomar abbia intenzione di utilizzare i nuovi God Warrior solo per legittima difesa oppure se abbia intenti bellicosi, certo è che i rapporti con Nettuno e i suoi Generali sono tutt'altro che buoni...

Cavalieri Neri (nessuna fede)

Dopo aver raso al suolo il Grande Tempio di Atene nel 2017, i Black Saint hanno prepotentemente sostituito i fedeli di Atena nel ruolo di "dominatori della Terra" che Zeus aveva assegnato loro ai tempi del Mito. Non è nemmeno sicuro se l'attuale degrado dell'umanità sia un processo naturale oppure se sia dovuto proprio alla loro influenza. Negli ultimi secoli, a parte qualche schermaglia con i Generali degli Abissi, i Black hanno in effetti regnato indisturbati sul pianeta, alterandone sensibilmente l'equilibrio.
Come da tradizione, non seguendo alcuna fede, i Black non hanno un vero e proprio capo. Esiste però una guida spirituale, solitamente un Black particolarmente saggio o potente, che riceve il titolo elettivo di "Gran Maestro della Regina Nera". Storicamente questo titolo viene portato soprattutto dai protetti delle costellazioni "Black Five" (Pegasus, Cygnus, Andromeda, Draco, Phoenix), ma attualmente a fregiarsi di tale nomea è il cavaliere nero della costellazione del Leone.
Ovviamente Black Leo e i suoi compagni non vedono assolutamente di buon occhio i progetti di Poseidone e Hades riguardo ad un ritorno degli Dei sulla terra e conseguente Diluvio purificatore. Al contrario i confratelli neri rimangono assolutamente contrari a qualsiasi ingerenza divina sulle vite umane, anche a costo di andare incontro ad una catastrofe. Sono quindi disposti a sfoderare tutta la loro potenza bellica contro Hades e Poseidone al minimo segnale di movimento delle loro truppe.