Vampires

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New York settembre 2000

La scelta ricadde alla fine su due uomini.

Quella sera erano ambedue seduti in due stanze distinte del dipartimento, due stanze su cui affacciava una sala di modeste dimensioni.

In penombra aspettavano, remissivi, di incontrare qualcuno.. Individui addestrati alla solitudine, li avevano definiti.

Oltre il vetro scuro una figura maschile osservava le movenze di entrambe in silenzio.

Lo sfogliare delle pagine dei dossier identificativi non era che un fruscio leggero che di tanto in tanto attirava l attenzione della guardia alla porta .

" quale dei due" la voce rauca della guardia interruppe il silenzio..non una domanda ma un ultimatum..

" il primo.." secco rispose l'uomo alzandosi

" perchè?" farfugliò

" è giovane.. inesperto.. spigliato e senza legami.. nulla da perdere, non ha famiglia .. "

Annuirono entrambe uscendo..

Nella stanza l unica luce appariva fioca dall'angolo nell’ estremità destra.. il cigolio della sedia si alternava al ritmato tic-tio delle dita sul tavolo dell’ uomo..

"sei stato scelto per questo ruolo solo perchè sei un arrivista.. non perchè hai meriti.. dimostra di valere qualcosa"

Il ragazzo annuì lasciandosi prendere da uno sghembo sorriso di circostanza, l'uomo non gli concesse spiegazioni.. rimandò all’ indomani.

La sera stessa lasciò cadere l'unica valigia che aveva al fianco del letto di quella misera camera sul distretto che gli avevano concesso. Il neon delle insegne del locale di fronte oltrepassava le tende malconce.

Pensava che era tutto troppo stravagante

Pensava che qualcosa non quadrava

Pensava che il frigo era troppo vuoto

Qualcuno bussò, ma non aspettava nessuno.

"Mc Onderl?"

" chi è?"

"la segretaria, ho delle cartelle da consegnare"

Due giri di chiavi accompagnati dalla catena della sicura che ricadeva sul ferro della porta blindata, si trovò di fronte una donna sulla trentina curata quanto basta e con profonde occhiaie dovute a notti insonni probabilmente.

"Sig. Mc On.."

" Adam" negò.. voleva essere una impersonale presentazione.

" Giuditte, le devo.."

" dammi del tu.. sarai qui dentro più spesso di quanto credi" l'interruppe, quasi spento, intento a sfilarle di mano i documenti.

" come vuoi.." arretrò di qualche passo, le era stato ordinato di non dare confidenza ai nuovi arrivi, quasi sempre destinati a sparire o essere allontanati" se serve qualcosa.." accennò sollevando la mano che suggeriva la scala, presumibilmente la direzione del suo ufficio o della sua residenza.

Adam assentì distraendosi solo per poco dalle pagine.

Richiuse la porta mentre il rumore dei tacchi ancora si stava affievolendo lungo l’ androne.

Disteso sul letto sparpagliò qua e la senza un ordine preciso quelle informazioni.

Foto, nomi, indirizzi e appunti disordinati.

" non hanno senso.." rifletté.

La mattina dopo si rivestì velocemente e scese nel suo ufficio. La porta di Giuditte era ancora chiusa, sbirciò qua e la, più vanesio che curioso.

Vide il suo nome scritto a penna su un foglio attaccato a una porta.

"squallido" ammise tra se e se entrando e strascicando con se l’ adesivo provvisorio.

Due uomini ne scortarono un terzo all'interno della stanza.

"chiudete la porta" neanche terminò di dirlo che l'ordine era stato già compiuto " ascoltami molto bene" era lo stesso uomo del giorno antecedente.

Spinsero Adam su una sedia , dovette ascoltare in silenzio.

" se violerai quello che sto per dirti.. morirai.. in un modo o nell’ altro.. ti abbiamo già testato.. da un anno circa ti seguiamo, osserviamo, studiamo.. "

L'espressione si faceva sempre più turbata, nonostante l'addestramento non riusciva a comprendere in che casino si fosse infilato stavolta.

" eppure siamo poliziotti" pensava fissando i tre, mentre l'uomo continuava a parlare sicuro

" omicidi " uno dei due uomini tirò fuori da un archivio diversi verbali di morti in città

" sparizioni" la stessa procedura fu compiuta dall’ altro

" tutte archiviate" si zittì concedendogli parola

" cos'è corruzione? chi coprite?" neanche tentò di alzarsi dalla sua sedia

" vampiri.."

Adam scoppiò in una risata clamorosa in crescendo graduale.

" sono infiltrati ovunque .. politica.. locali.. economia.. scuole.. " evidentemente infastidito dalla palese presunzione del ragazzo deviò discorso" vuoi una dimostrazione?" vociò mentre i due uomini si scostarono alle sue spalle lesti.

Adam negò tentando di non ostentare timore , fece cenno di continuare con la mancina, incrociò al petto le braccia, sostenne lo sguardo.

" ma qualcuno è uscito dalle regole.. ecco perchè si trova questo in giro.." qualche foto di cadaveri e scene di crimini gli venne gettata avanti senza precisa collocazione.

Silenzio

" quindi io che ruolo ho?"

"controllare e .. riferire"

" perchè dovrei fidarmi?"

" sai troppe cose.." gli sorrise " se non lo facessi saresti morto prima di uscire di qui.. hanno occhi ovunque.." canzonò le ultime parole lentamente fissandolo senza porre scelta al suo dire.

" perchè sono dalla vostra parte?.. insomma.. perchè dovrebbero aiutarvi.. perchè.."con isterismo sputava domande gesticolando nervosamente.

" perchè loro stanno a qualche nostra regola e noi teniamo il loro segreto.. collaboriamo.. "

"regola?" Adam tuonò scandalizzato" coprite le loro vittime.. lasciate che vaghino per i vicoli a uccidere senza ritegno.."

"lo farebbero comunque.." lo interruppe " solo che così da.. alleati.." sorrise nuovamente malizioso" noi copriamo loro e loro ci aiutano a capire chi sta venendo meno ai patti.. "

Non capiva ma ascoltava .. chi era quell’uomo? Il suo capo? Un infiltrato?Una spia?Un estensore? ma continuava a spiegare come stesse parlando di qualche banale evento di routine.

"qualcuno che non appartiene alle loro fila sta attirando troppo l attenzione su questi episodi.. si mostra senza troppo ritegno.. e deve sparire.. per noi e per loro"

Seguirono minuti di assordante staticità in cui solo le auto dall’ esterno sfrecciavano in istantanei rumori di fondo.

" ci stai?"

" non ho scelta" sorridendo Adam puntualizzò in quello che sarebbe diventato il suo consenso.

New York settembre 2007

7 anni dal suo arrivo

un avanzamento di carriera mascherato da un gesto eroico in cui salvò un pò di gente

" una bella messa in scena" l'aveva definita leggendo i titoli del New York Journal.

alcun rapporto di parentela, nessuna storia importante

troppe conoscenze e poche chiacchiere

" questa città è infetta.. solo che va debellato il suo male usando i suoi stessi mezzi.. siamo in una immensa trappola"

Il Background di Vampires è stato scritto dallo staff per il solo scopo ludico.

Ogni riferimento a fatti e/o persone realmente esistenti è puramente casuale.

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