Ludere/illudere postato il 07/04/2004 19:21:18 nel forum giochi online
Giocare e crearsi un ruolo, una vita, un mondo parallelo, equivale a rifiutare la realtà o è strumento di controllo sul e del reale? *angel*
"Nec ridere, nec lugere, neque detestare sed intelligere" Spinoza
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15/04/2004 21:33:07
Per me è solo un oggetto di svago, è bello avere un altra vita, anche se non reale
23/04/2004 14:39:17
concordo con Merylin ( come sempre:P)
alla fine resta un gioco.....se si e amici nel reale lo si e anche se uno ei due nn gioca piu in quella citta.....
Mi capita spesso di vedere persone che mi contattano in msn dicendomi che le odio nel reale perche nel gioco o detto una frase cattiva.....
ironia dela sorte i miei piu cari amici nel reale sono quelli con cui litigo nel gioco e ci divertiemo moltissimo suggerendoci le battute da dire per fa arrabbiare i nostri pg.
E solo un hobby ..un gioco nulla piu
Essere gestori si e un po piu dura...anche se vedere gli utenti soddisfatti e un piacere....divertire diertirsi e far divertire...3 cose fondamentali.
Personalmente per le esperienze subite purtroppo molto spesso mi trovo a essere dura.....con chi confonde Gioco e reale.......come giocatrice nel momento stesso in cui vedo una persona confondere gioco e reale....tagli i ponti con essa.....mi son resa conto che nn si pu salvare chi nn vuole essere salvato....come gestore......cerco di spiegare a queste persone che e un gioco e basta.........ma se nn lo capiscono per me e Ban...ma e un peccato che per colpa di alcuni il gioco dei molti venga rovinato..
lo so sono cattiva.....
la e un gioco deve divertire e basta.....nulla piu..
Dharma
27/04/2004 09:38:24
Io credo che la soluzione ideale sia sempre quella del "pochi, ma buoni".
Personalmente ritengo che così facendo, e puntando molto sullo sviluppo di una sana intesa e collaborazione di tutti in OFF, prima di buttarsi nel gioco, si consenta a tutti di dare il corretto peso a ciò che è reale e ciò che non lo è, oltre a ridurre i costi di gestione, limitando il numero di iscritti "non correttamente motivati".
28/04/2004 16:46:58
personalmente giocavo ai gdr quando erano solamente su tabelloni di cartone,dadi e miniature di piombo che passavo ore a colorare.Non mi sono mai posto il problema in maniera seria,credo che divertirsi con il gdr o con un altro gioco sia la stessa cosa l`importante è divertirsi.E io mi diverto parecchio,sia a giocare che a costruire città virtuali,infatti dopo aver fatto la prima,sto adesso programmando la seconda cercando di non commettere gli errori fatti nella prima (almeno spero) :)
02/05/2004 18:11:48
Angel, per me sono due cose BEN distinte.
Molte persone purtroppo continuano a unificarle, non distinguendo realtà da sogno o gioco e creano casini e scompigli sia sui siti dove essi agiscono, sia nello spirito di gioco, sia nella persona fisica reale.
Ora tutti noi sappiamo (da esperienze avute in 5 anni di web) di cosa sto parlando.
Per me, personalmente, la relatà è la vita di tutti i giorni, il lavoro, la famiglia, il rapporto con gli altri.
Ma la vita reale pecca di una cosa che oggi si fa sempre più rara e difficile da trovare: La libertà di sognare.
Per questo in quel poco tempo che ho, esprimo e vivo quello che sogno nella rete, e cerco di coinvolgere il mio pensiero alle persone che frequentano quello che mano a mano io insieme allo Staff di Altre Eree e tutti i siti correlati, creiamo.
Un universo parallelo alla realtà, ma fatto di sogni e fantasie, magari anche di una vita che si sarebbe vluta vivere....
Aquila Grigia
06/05/2004 00:51:00
Ho conosciuto persone che vivono con la testa nelle chat per 18 ore al giorno, che quando escono con gli amici parlano solo di cosa hanno fatto i loro multipli pg nelle varie città, che quando ti ricevono a casa stanno con la testa nel monitor e a stento ti ascoltano, e che persino mentre si gioca ad un gdr serio (cioè quelli che molti chiamano "cartacei") deve sospendere per vedere che sta facendo il suo pg o cosa è successo nelle bacheche, che salta gli appuntamenti perchè "stasera c`è il duello di tizio con caio", e che ongi mese e mezzo se ne esce con un ingrippo nuovo a seconda della comunità che frequenta.
Il "gdr chat" (non lo chiamerei gdr online che è un`altra cosa) è un bel diversivo - nonostante il fatto che permetta una proliferazione di power player veramente incredibile... ma come tutte le cose può portare alcune persone agli eccessi... 400 euro di bolletta solo perchè devi parchegiare i pg mi sembra eccessivo... ma l`ho visto.
07/05/2004 11:48:19
Mi pare decisamente folle rinuciare a vivere la vera vita a favore della virtuale?...Allucinante...il gdr on line è un gioco,bello,divertente ma è un gioco...
12/05/2004 03:58:26
Ho conosciuto centinaia di giocatori e gestori di piccole e grandi città virtuali.
Quasi tutti dichiarano di non confondere il gioco con la realtà, che per loro è solo un hobby e si lamentano o ridicolizzano gli altri che hanno invece problemi a relazionarsi con chi sta al di la` del computer, quando a volte sono i primi a confondere gioco con la realtà.
C`è stato un momento in cui anche io, preso dalla passione per il gioco avvincente, ho preferito dedicare il mio tempo su quello, vivendolo intensamente e non lo nego.
Quando però ho iniziato a distaccarmi dal gruppo di giocatori che con me "lavoravano" alacremente al gioco, o stando troppo in chat, o stando troppo dietro, ho avuto contro personaggi e giocatori.
La mia non è un`esperienza isolata. Tutti dicono che è un gioco ma alla fin fine, se non ci stai dentro, se non dai tempo, presenza e non fai la tua parte dentro e fuori dal gioco, in certi gruppi non ti fanno giocare, o ti buttano fuori.
Questo credo sia il male del gdr, un gioco bellissimo che però tende ad andare sempre oltre.
Ho provato tante città ma l`andazzo è sempre uguale:
richiedono tempo, lavoro (ma non era un gioco?), chi ci sta dietro è stressato e se hai poco tempo da dedicarci, gli spazi non sono molti. Fortunatamente ci sono, ma la libertà di entrare o uscire da un certo tipo di gioco senza impegnarsi, no. Non è possibile interpretare "a breve" personaggi con un dato ruolo e poi cambiare dopo una settimana, solo per sperimentare il gioco.
In alcune città il cambio della razza è a pagamento.
E c`è la tendenza a dover per forza sviluppare un personaggio con determinate caratteristiche, pena l`esclusione dal gioco, senza poterlo cambiare o viverlo a proprio piacimento.
Questa mancata versatilità di poter passare da un ruolo ad un altro, secondo me crea un attaccamento che poi porta a quella confusione tra gioco e realtà.
C`è gente che consapevolmente sa di non essere quel personaggio, ma inconsapevolmente tratta gli altri giocatori come il suo personaggio: quello ha carica più di te in gioco e pretende di darti ordini fuori dal gioco.
D`altronde anche i doppi sono vietati quindi non c`è da meravigliarsi che, chi vive ogni giorno lo stesso personaggio, poi tende a proiettarlo anche sui giocatori.
Troppa passione? Forse.
12/05/2004 08:41:15
certo gestire un gdr occupa spazio e tempo (molto tempo) ma non deve diventare stressante come un lavoro altrimenti occorre qualcosa che ti svaghi dal gioco e trovo la cosa alquanto maccheronica,francamente io penso che ognuno è libero di giocare quanto gli pare ovviamente ciò che avviene nel gioco rimane in quel contesto,se ha una carica nel gioco non può pretendere di portarsela anche nella realtà se lo fà ha dei problemi,ma li avrebbe ugualmente anche se anzichè giocare stesse facendo un`altra cosa come guardare telenovelas,parlare tutto il giorno con un baracchino ecc..
12/05/2004 20:15:18
Il Gioco di Ruolo è per definizione ravvisabile nello stesso nome un gioco e come tale va visto.
Esso si basa su due fondamenti: l`ambientazione e il gameplay (o sistema di calcolo).
Come tutti i giochi, prevede che prima di iniziare il giocatore studi queste regole.
Non mi dilungo sui vari sistemi di gioco o sulle varie tipologie di GdR o RPG (di questo magari se ne può parlare in un topic apposito), ma desidero mettere qualche punto fermo in questa controversa discussione.
Nel GdR Online si sviluppa direttamente il concetto di GdR proposto in cartaceo da D&D, GiRSA, Vampiri etc etc etc.
L`ambientazione è di solito accennata a brevi tratti nella home page (quando addirittura non è scarcabile corredata di tabelle sotto forma di manuale), mentre il gameplay, quando non specificato, si rifà di norma alla 3a Ed di D&D, che per la sua flessibilità e immediatezza sta divenendo di fatto lo standard universale di gioco.
Il frequente inserimento in game di utenza che presuntuosamente pretende di giocare senza conoscere le regole ha portato alla nascita di "chat in maschera" (come le definisco io) dove ognuno può interpretarsi PG e razza come crede, conscio del fatto che, purchè non turbi la netiquette, il suo PG non invecchierà, non si ammalerà, all`occorrenza potrà cambiare razza e in casi eclatanti, potrà addirittura tornare in vita come se niente fosse accaduto, qualora morisse.
E` ovvio che in tali casi, dove si gioca comunque qualcosa che GdR non è, non essendovi più regole tutto diventa lecito, e che i "coatti" del web possano arrivare ad un attaccamento ai loro PG talmente morboso da trasporlo nel reale.
Concludo pertanto invitando a non colpevolizzare troppo facilmente i gestori; spesso ci si trova davanti alla scelta: che requisito preferisco abbia il mio utente? "Vuole divertirsi impararando/migliorando il gioco" o "basta che respira"?
...e vi assicuro che per non incorrere nell`impopolarità, l`impresa è ardua.
P.S. - Al momento gioco solo nella community che gestisco e (purtroppo) mai più di 3-4 ore al mese, nelle quali comunque mi diverto moltissimo ^__^.
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