08/01/2009 15:29:44 e modificato da magis il 08/01/2009 15:30:35
Raiz di fatti stimo tantissimo il tuo progetto e più volte l'ho consigliato ai miei amici. Però vedi quella che hai creato tu non è una land vera e propria, la land si limita a donare il mezzo, gli altri poi lo sfruttano come meglio credono e questo atteggiamento combacia solamente con le persone che hanno voglia di fare.
La mia idea è ben diversa, vedo maggiormente l'esingenza di creare una vera e propria land, gestita da persone che hanno la stessa ideologia per creare un sistema di gioco totalmente rivoluzionario con degli schemi ben diversi dal pbc di oggi e molto più vicini a quelli del gdr.
Quello che ho imparato da questa società è che per coinvolgere la gente la devi imboccare con il cucchiano, come disse Augusto "il popolo è bue" quindi si limita a sottostare e seguire a testa bassa quello che gli viene propinato.
Ci sono diversi progetti in corso di persone che stimo molto in questo portale, che possono andare dal progetto di black a quello di swanking, dal tuo a quello di razor e infine a quello di aceboy (son quelli che mi son venuti prima in mente) però ecco vorrei farvi notare come nei vostri stessi progetti nasce qualcosa di contraddittorio alle vostre ideologie. Credo che tutti siamo d'accordo ad affermare che il pbc è saturo di land, che il rapporto fra domanda e offerta sia impari a favore del secondo e che molte land potrebbero unire le forze invece di vedersi costrette a gestire 10 utenti come media. E voi in tutto questo che fate? Create 5 land differenti che per quanto si potranno distinguere saranno destinate probabilmente tutte e 5 a cadere nell'abisso che le circonda, senza riuscire a risollevare le sorti del gdr italiano.
La mia non è una critica che vi muovo, d'altronde ognuno è libero di coltivare il proprio sogno con chi vuole e come vuole, però per come la vedo io mettere nelle vostre mani( e in quelle di molte altre persone validissime di questo portale, vedi gemini, mr faber ecc.) una land, significherebbe senza dubbio creare qualcosa di veramente superlativo, capace di far rosicare i gestori più osannati e che possa realmente cambiare la mentalità che affligge il pbc in Italia.
Non riuscirete in questa rivoluzione? Almeno avrete creato un piccolo paradiso del Gioco di Ruolo aperto a tutti.
08/01/2009 16:28:11 e modificato da raizingher il 08/01/2009 16:28:50
Magis, se vuoi cambiare quello che non va nelle land devi eliminare innanzitutto il concetto di land. Un sistema a land, ossia un'ambiente aperto 24 ore su 24, con un supporto tecnico di un certo tipo, ha bisogno di buona parte dei costrutti che oggi tanto polemizziamo, come la turnazione, i mestieri, la libertà di movimento dei personaggi (e quindi dei giocatori) nei confronti di master e trame, e così via, o non funzionerà mai. Non puoi illuderti di fare una land, dove tutti entrano ed escono a comodo, senza turnazione, senza mappe limitate e limitanti e così via. Al massimo puoi provare a obbligare l'utenza ad usare frasi di un certo tipo, ma avresti soltanto una land con frasi più snelle, non avresti un rapporto di attività master/giocatori alto a sufficienza, non avresti un incentivo per i giocatori a mettere l'interazione con la storia davanti all'interazione con gli altri personaggi, non riusciresti a mantenere la suspence che serve. Semplicemente perchè una land, per definizione, deve avere alcuni costrutti, o non è una land. Per questo ho creato YouRole per giocare a Deadlands, piuttosto che aprire una land su quest'ambientazione. Non puoi cambiare una land PbC, puoi cambiare il PbC.
08/01/2009 21:58:45
A me piace interpretare il mio personaggio. Mi piace renderlo sempre più complesso. Non credo che entrerei mai in un sito dove bisogna dire "provo ad aprire la porta" per poi attendere l'esito di un tiro di dadi.
Forse il PbC non è più un GDR... forse ha raggiunto una sua dimensione ludica.
Non fraintendete, i problemi che avete discusso sono reali, Ratzingher, Faber etc hanno perfettamente ragione. Bisogna sempre usare quella strana massa spugnosa che non serve per separare le orecchie, per cui il master va ascoltato sempre, il personaggio non è il fine, ma il mezzo del gioco... etc etc etc....
Sinceramente, i giochi da tavola mi annoiano molto di più che una serata di gdr. Forse i Live hanno una attrattiva maggiore, per come sono fatto io.
Naturalmente posso sbagliare.
08/01/2009 22:17:52 e modificato da damien mac murrough il 08/01/2009 22:35:19
Ho letto molti interventi sensati ed interessanti prima del mio, da parte di numerose persone che non citerò una ad una, ma che ringrazio per aver condiviso le loro opinioni pubblicamente, così come altrettanto condividerò le mie, che temo non piaceranno a molti.
Ci si lamenta del fatto che ci sono molte land deserte. Ma se analizziamo i fatti obbiettivamente, tutti noi che un pò (chi più chi meno) conosciamo questo mondo da diversi anni, sappiamo anche benissimo che le land più "deprecate" da alcuni, quelle con livello di gioco bassissimo o quelle con opzioni ridicole del tipo "pago per ottenere vantaggi ongame che è totalmente assurdo ottenere" sono le più frequentate in assoluto, e vantano grandi numeri.
Come mai, verrebbe da chiedersi, esiste questo paradosso... proverò io a dare lunga risposta.. arrivando a dare nel percorso le mie personali opinioni sul perchè ci siano tante land deserte.....
Leggendo i 3D su questo portale, e mi spiace davvero dirlo, dato che amo e sono immerso nel mondo dei gdr e del pbc da diversi anni ormai, si notano essenzialmente due categorie di persone:
a) I puristi del gdr. Sono quelli (e mi ci metto anche io in mezzo tra di loro, eh) che incensano giochi con ambientazioni originali, con un roleplay coerente e ben ruolato, che sono convinti che le proprie opinioni siano le uniche valide, sono quelli che dicono "sì i dadi sì", sono quelli che dicono "no i dadi no", quelli che "scriviamo un romanzo ogni invio sennò non è gdr", quelli che "scriviamo due righe così si sveltisce il gioco", insomma una marea di opinioni contrastanti.
Ecco uno dei primi problemi ed uno dei primi motivi per cui ci sono così tante land. Ci sono troppe teste pensanti, ma soprattutto c'è un curioso coacervo di teste che son convinte che la loro visione sia quella giusta, (e ripeto, mi includo nel numero, almeno ho l'umiltà per farlo) e non sono assolutamente disposte a venire al benchè minimo compromesso col prossimo.
E mi pare assurdo che ci siano così tanti portatori di verità assolute, ma soprattutto mi pare assurdo che i suddetti non vogliano minimamente neanche prendere in considerazione l'altrui opinione.
Tra queste teste pensanti, poi, si verifica un altro fenomeno strano.. mi spiace dirlo, ma c'è molta ipocrisia in questo ambiente, per cui sono proprio i "guru" del gdr i primi che se contattati per un progetto ti dicono "no, a me non interessa fare qualcosa con te, perchè io la penso bla bla, sto facendo la mia land così e cosà".
Altrettanto fanno gli ottimi ruolisti (moreau docet ;-) ), che son sempre a lamentarsi del fatto che non ci son ambientazioni originali, e che poi nelle poche presenti neanche ci giocano, perchè "no, a me non piace che hai i dadi" e altre sciocchezze simili, sempre si trova qualche scusa per sdegnare il lavoro altrui, anche nei rari casi che è fatto bene.
Sfortuna vuole, tra l'altro, che le poche (e ce ne sono, non dico di no) persone che hanno mentalità differenti dal tipo sopra indicato, siano ovviamente già felicemente gestori di un proprio progetto, o impegnati in una land da anni, dove han trovato persone come loro, e non sono quindi "disponibili sulla piazza".
Morale della favola: magari smetterla di fare i preziosi, essere un poco più umili e aprirsi a opinioni e visioni di gioco diverse dalle nostre potrebbe, chissà, aiutare...
Ed ecco che si passa alla seconda categoria:
b) i player meno rodati. Sono giocatori che si avvicinano a questo mondo senza il bagaglio di competenze portato dai vecchi del gdr, player che ovviamente sono giovani di età, player che rappresentano il cosiddetto ricambio generazionale. Target prediletto? ovviamente cose che conoscono, come manga, cartoni e quant' altro, è ovviamente più facile giocare in un posto se si conosce dove si va perchè si vede l'ambientazione in tv alle 14 del pomeriggio. E' altrettanto facile che costoro, vista una corposa lista di land qui a sinistra, pensino "oh che bello, mi apro la mia land, tanto c'è gdrcd e son capaci tutti, e se non son capace rompo le balle a qualcuno finchè non mi aiuta".
Normale, direi. 14-16 anni li abbiamo avuti tutti, penso, escludendo chi li ha adesso e non può capire la differenza di quando non li hai più e sei passato oltre.
C'è un piccolo problema, tuttavia... I suddetti (salvo sempre eccezioni esistenti), non hanno la minima voglia di uscire dalla comodità di giocare in ambienti che conoscono, altrettanto non han la minima voglia di mettersi a leggere ambientazioni, il principale interesse appena loggati in una nuova land è aprire la scheda pg per vedere se possono riempirla di stronz... ehm, cose inutili, html, giffine, e via dicendo. Altrettanto dedicano al gdr un tempo solitamente piuttosto breve, perchè naturalmente gdr è un divertimento condiviso col pallone, la playstation o xbox che sia, le ragazze, il motorino, etc etc.
E che capita quindi? si iscrivono in 4000 land, non giocando in nessuna o comunque giocando pochissimo nelle poche in cui trovano altri come loro grazie alla casualità di trovarsi nella stessa land nello stesso momento.
Morale della favola: i suddetti dovrebbero provare a impegnarsi un pò di più in una tipologia di gioco non conosciuta, e magari ricordarsi che questo tipo di gioco, il gdr pbc, richiede tempo e impegno da dedicarci su.
Definite le categorie principali, è già facilissimo capire perchè ci sono così tante land, e altrettanto sono spopolate. Ci aggiungerei altre condiderazioni altrettanto impopolari come quelle già descritte, quali ad esempio:
a) l'aver reso pubblici engine per creare e gestire gdr quale il famigerato gdrcd, se da un lato è stata una cosa giusta, (condividere il lavoro e la conoscenza) dall' altra ha avuto lo spiacevole effetto boomerang per cui senza nessun controllo sulla distribuzione dei suddetti engine, è normale che su un campione di 10 land mettiamo, 4,6 o addirittura 8 siano emerite schifezze messe online da persone che come si suol dire, non han nè arte nè parte per farlo, e soprattutto non han l'umiltà per rendersene conto.
b) la maggioranza dei player, siano essi appartenti alla prima categoria o alla seconda, non rimane loggato a giocare in una land almeno ogni tanto in solitaria (mi ricordo personalmente lunghissime ruolate in solitaria su mon pre "disastro alpha mon" a ruolare i lavori, e i conseguenti px presi (raramente per amor del vero) e la soddisfazione provata). No, non lo fa, entra e deve trovare almeno 10 persone, sennò esce, senza pensare magari che se lui/lei per primo si fermasse a giocare, già ce ne sarebbe uno in più per chi entra dopo.
c) siamo pochi, siamo sempre più pochi. La generazione precedente, (la mia) che ora ha dai 24 anni a salire, nel frattempo si è giustamente creata una vita reale fuori dal gdr, e gioca/gestisce quando può, non quando vorrebbe, se proprio non ha smesso perchè delusa dall' ambiente passando ad altro. Ho già detto prima di che pecche soffre invece il ricambio generazionale.
A quei pochi che saranno arrivati a leggere fin qui, e si son sentiti offesi dalle mie parole, beh, forse se ve ne sentiti toccati, sarebbe il caso di rifletterci sopra, ed altrettanto sarebbe il caso di rifletterci sopra se vi ritenete immuni dai "difetti" di cui sopra, non è detto che sia così e che ve ne rendiate conto.
Invito altrettanto quei pochi che avran voglia di rispondere, dicendo che queste sono parole amare, sarcastiche, e irrealistiche, a aprire un pò gli occhi con obbiettività prima di farlo. Che le troviate amare etc etc ci può stare, non è certo bello il quadro che ne risulta, ma credo sia difficile non trovarle obbiettive conoscendo l'ambiente.
Infine, per quei pochi che si devono vendicare per forza, potete benissimo riempire la mia land di commenti neutri o negativi, ovviamente senza neanche averla vista, succede anche questo e sovente (come qualsiasi gestore può testimoniare), e per fortuna la moderazione del portale dove può provvede.
Mi spiace, ma stupirsi del perchè ci sono così tante land e sono spopolate, è come lamentarsi del fatto che se si mette un uovo dentro l'acqua bollente diventa sodo.
09/01/2009 02:18:05
Chiunque non sia un pò troppo giovincello o egocentrico creda sia in grado, con un pò di esperienza, di imparare a riconoscere più o meno al quarto rigo, quando un intervento su qualsiasi argomento è una sparatella nel mucchio fatta apposta per accaparrarsi qualche complimento dell'ultima ora per aumentare un pò la propria autostima e quando invece è un intervento con cognizione di causa, realistico e quindi degno di essere letto. Poi come sempre in una discussione si può essere più o meno in accordo con chi scrive. Ma è lo scopo principale dei Forum discutere e se non ci fosse disaccordo non ci sarebbe discussione.
Fatta questa doverosa premessa in risposta alle ultime righe dell'intervento di Damien, passo alla risposta.
Tutto pressoche ineccepibile, un' ottima fotografia della situazione odierna. Molto più credibile di quella classica "Il problema principale è che tutti i Gestori son dei Papponi il cui unico scopo nella vita è sottomettere chiunque si azzardi a fare log-in nella sua Land, così come tutti i giocatori sono gente che scrive per autocompiacimento invece che per creare gioco per il prossimo".
Verissimo, noi Puristi (mi ci metto pure io) che odiamo vedere Land in cui mi si propone di diventare "più forte" mettendo mano al portafoglio, abbiamo 100 modi diversi di intendere il Gdr. Io odio i Dadi, Odio le azioni chilometriche così come quelle di mezzo rigo, Odio il rispetto esagerato dei Turni che prevede che devo attendere chiunque sia in chat anche se magari è da tutt'altra parte rispetto al mio Pg e non c'è la minima interazione tra loro. Odio tutto questo e pure altro e difficilmente cambierei idea, sono il primo a dirlo (soprattutto sui Dadi e i Papiri in Azione).
Ma non so, Damien. Credo che comunque lo sparpagliamento sia superiore alla differenza di Visione di Gioco: Quante saranno le Land con Dadi, quante senza? Tante tante. Di sicuro ad intaccare l'equazione è quindi molto anche l'ambientazione: c'è chi vuole per forza mille razze anche se poi in gioco vengano espresse in modo imbarazzante, chi vuole più magia, chi meno e via dicendo. E mi sa che questa variante non sarà di facile contenimento perchè si sa: de gustibus...
Sacrosante Parole quelle che dicono che chi ha trovato il suo bel posticino tirandolo su con le sue manine negli anni e si è circondato di persone con visione simile con cui va d'amore è d'accordo, di certo non ha la mezza intenzione di cambiare idee e aria. E fa anche bene, secondo me. Per il semplice fatto che secondo me lo scopo del gdr alla fine è proprio quello: "Trovare il modo di trascorrere serenamente parte del proprio tempo libero, interpretando un Personaggio in una determinata ambientazione, insieme a persone con cui sta con piacere". Tutto qui.
Discorso Nuova Generazione, condiviso in pieno.
La Questione Open Source, che prima non l'avevo affrontata: questione spinosa e credo che la verità qui stia nel mezzo: vero che la liberalizzazione ha causato il trend del "tutti gestori" che ha danneggiato tanto tanto il gdr. Ma ha anche dato vita a bei progetti che probabilmente non avrebbero avuto speranze di nascere altrimenti. Secondo me l'errore fondamentale è stato il darli Gratis. Bastava metterli a un prezzo (più che altro simbolico) di 20-30 Euro. Una cifra che al giorno d'oggi non ci fai nemmeno mezzo pieno alla macchina. Una cifra che uno che ci tiene davvero al suo progetto credo sborserebbe più che felicemente se sa che quello è lo strumento che gli permette di concretizzarlo. Ma, allo stesso tempo, terrebbe a distanza quella flotta di gestorelli che pensano che sia solo la via breve di agguantare un pò di falso potere.
Ad ogni modo, almeno personalmente, di stupore o malumore per la situazione odierna di questo passatempo, non ce ne è nemmeno un briciolo. E' un'ovvia conseguenza di tanti fattori esposti in questo thread unita a una discreta dose di incuria generale che con gli anni ci ha portato dove siamo. Forse se queste prese di coscenza fossero venute fuori 3 anni fa, ora la situazione sarebbe migliore chissà.
Per quanto riguarda il futuro, vedremo. Vedo alcune Lands sempre più Siti Commerciali e meno Giochi di Interpretazione Testuale che stanno quindi prendendo proprio una rotta diversissima, fatta di automatismi, soldi veri e quant'altro. Scelte tutte rispettabilissime ma che di fatto portano quei giochi su un piano diverso da quelli che invece si basano ancora sulla Meritocrazia e la Qualità di Gioco Espresso (badate bene: ho detto "Piano Diverso". Se è un Piano Superiore o Inferiore, dipende poi dai gusti di ognuno). E questa differenziazione potrebbe portare a un certo spaccamento dell'Utenza del Gdr, il che potrebbe favorire entrambe le fazioni che si ritroveranno con una lista minore tra cui scegliere (scartando ovviamente tutte le Lands della corrente di pensiero opposta).
Vedo Land fatte con i piedi durare sempre meno, fortunatamente. Così come vedo un certo assottigliamento di alcune categorie decisamente sature (i mitici tempi del Boom di Naruto, con 2 land sull'argomento alla settimana, tanto per fare un esempio).
Quindi bho, vedremo. Per ora mi limito a un deciso In bocca al Lupo a tutti quelli che nonostante tutto ancora portano avanti Progetti, Giocando in Essi, Gestendoli e ampliandoli a suon di Documenti. Qualunque sia la loro visione di gioco o di Gdr, purchè ascoltino tutti, rispondano il più gentilmente possibile a tutti e valutino in base ai fatti e non ai discorsi.
09/01/2009 02:34:45
Sento di dover quotare al cento per cento Damien. Scoprire che è un ex giocatore di Mon, e per lo più di quelli che fanno i solitari (ce ne sono ancora tanti, credimi, e oggi ricevono px OGNI VOLTA), mi fa pensare che abbiamo un background d’esperienza in comune (e probabilmente l’età), e sarà anche per questo che quanto dice mi sembra perfettamente sensato.
La situazione è tragicamente così. Personalmente, ho poco tempo, e ho un’istintiva diffidenza a giocare in qualsiasi altra landa che non sia Mon. Non sai quante volte per sciocchezze, o dopo aver letto soltanto poche azioni, sono uscita da una comunità, abbandonandola subito del tutto. Va anche detto che scavando scavando ne ho però trovate un altro paio in cui mi sono fermata, e da giocatrice pura, mi sono assestata con serenità.
Ma è difficile, lo so, ed è per questo che credo tu abbia perfettamente ragione.
Parlando di You Role, sento che è fondamentale chiarire una cosa. Opinabile, naturalmente, ma è come la penso. Parlo liberamente, senza paura di ripicche, anche perchè vedo la discussione approfondita e condotta con reale interesse.
Apprezzo l’idea di You Role, il concetto della rete come mezzo e non come forma di gioco. Un’ottima idea, davvero. Ma non ritengo che sia un'evoluzione del play by chat.
Gioco il gdr cartaceo, il pbc, e il gioco di ruolo dal vivo. Tre forme molto diverse, quasi completamente, ma tutte belle, tutte (per me) interessanti. Non faccio classifiche. In tanti anni ho capito, o comunque sono arrivata alla personale conclusione, che sono cose diverse, e che sarebbe (per fare un esempio) come confrontare un libro, con un film, o con un’opera teatrale. Non ha senso, sono diversi.
You Role non è un play by chat. E’ un utile strumento che porta il cartaceo in internet. Il cartaceo non è play by chat. Neanche se portato in internet. Il play by chat ha meccanismi diversi, che possono o non possono piacere. Io trovo che abbiano tanto da dare, tanto che né il cartaceo né il live, possono dare (come potrei dire di ognuna di queste forme di gdr, rispetto alle altre).
E che quindi mi si venga a dire che la soluzione per il play by chat, è abbandonarlo, e dedicarsi a un’altra cosa (quale You Role si propone di essere), mi suona molto male. Come se, lamentandomi per i pessimi libri che escono ultimamente, mi sentissi rispondere “smetti di leggere e passa al cinema”.
Apprezzo moltissimo l’idea di You Role. Una chicca. Ma non può sostituire il play by chat. Tutt’al più affiancarsi alle forme di gdr già esistenti, come un’altra scelta interessante. Non stai proponendo di cambiare il play by chat, Raizingher. Stai proponendo di annullarlo, e trasformare una realtà che evidentemente non ti piace, in una completamente diversa che potrà essere un’alternativa bellissima, ma NON E’ play by chat.
Io amo il pbc per le meccaniche che lo compongono (turnazione, interpretazione, azione, etc.) e NON NONOSTANTE QUESTE.
C’è qualcosa, in questa forma di gdr, che non si trova altrove. Spero, ma diciamolo, sono certa, che ce ne siano altri che la pensano come me.
Per questo non concepirò mai You Role come l’evoluzione del pbc, bensì come una nuova, quarta forma di gdr. Interessante come le altre, ma che non può, scusami se te lo dico, arrogarsi il diritto di sostituirne un'altra.
E’ questione di gusti. Non puoi pensare che il tè alla rosa sia il migliore di tutti, solo perché non ami il tè al gelsomino (a quest’ora, vengono strane metafore…). Lascia che ognuno si scelga il proprio (o i propri infusi). Nè che poichè un determinato prodotto non è apprezzato commercialmente, probabilmente la massa ha ragione, ed è un prodotto di poco valore. Dovremmo forse vedere soltanto i film di Vanzina?
Non si può entrare in una discussione che parla di calcio, e dire “lasciate stare, passate al basket”, con la scusa che tanto è sempre uno sport con la palla. Chi ha testato le varie forma di gdr, lo sa. Passa un abisso tra una cosa e l’altra. Non è possibile far finta che non vi sia.
Quindi, senza nulla togliere all’ottimo progetto di You Role, di cui sarò senz’altro utente, perdonatemi, preferirei però riflettere su che cosa si può fare per il pbc, senza considerare come unica soluzione, abbandonarlo per un’altra cosa.
09/01/2009 14:49:41
Rispetto la tua posizione su YouRole, rmmon, non mi sono mai illuso di poter sostituire il PbC come lo intendi tu, e neanche voglio farlo :D YouRole è nato perchè io volevo avere un tavolo di gioco da usare online, e da li è cresciuto, stop. Ognuno lo deve intendere come meglio crede, usarlo come meglio crede (anche non), lungi da me pormi in una situazione "alternativa" o voler fare il paladino delle cause perse. Tra l'altro, il 99% degli utenti di YouRole usa le chat con gli stessi metodi e meccaniche di una banalissima land qualunque, quindi non credo che attualmente io possa mettermi nella condizione di dire "detengo il futuro di alcunchè" :D
Ma mi permetto di dissentire profondamente dal tuo concetto, in una forma semplicemente linguistica. PbC, Play by Chat, significa "Giocare attraverso la chat". Per la cronaca, cosa che molti già sanno, il PbC come lo intendiamo noi in italia è un fenomeno quasi completamente italiano, in altri stati europei esistono esemplari che si avvicinano alle nostre land, ma sono poche e poco frequentate. Tuttavia, esistono, specialmente oltreoceano, molte realtà di gioco di ruolo su chat, che viene fatto su msn, chat locali o addirittura via skype, con l'installazione di un non meglio identificato plugin che permette di lanciare i dadi nella chat di discussione. Ma in questi ambienti, si gioca riportando il tavolo alla chat, si scrive e si parla, magari in maniera un po più elaborata, ma non esiste la differenza che c'è tra il PbC delle land e il normale cartaceo globalmente conosciuto. Il fatto che in italia il PbC si sia sviluppato a partire da extremeLot, e da chat a tema si sia pian piano "scremato" di tutte quelle evidenti incongruenze della land capostipite, migliorando sotto svariate ottiche la qualità delgioco, ha fatto si che oggi chi bazzica questo forum consideri PbC il classico metodo di gioco su land. Ma che ti piaccia o no, rmmon, questo non è *IL* PbC, è *UN* PbC. Puoi dire che per te è l'unico PbC degno di questo nome, e sei libera di dirlo, ma non puoi cambiare la realtà linguistica delle cose.
09/01/2009 19:16:43
A me piace molto infatti, quest'idea del tavolo da gioco virtuale :) da amante del genere, la trovo geniale, e mi stupisco che nessuno ci abbia pensato prima.
Ma pbc è solo una definizione. Come tutte le forme di linguaggio umano, ha il valore che gli attribuiamo, e non un valore a sè, oggettivo, che da di conseguenza valore a ciò di cui è soltanto una rappresentazione. La realtà linguistica non esiste. Per tutto questo, possiamo benissimo dire che è *un* pbc. Vogliamo definirlo pbc all'italiana? Poco cambia. Le parole sono solo parole. Questa realtà, a prescindere da come vogliamo definirla, non è uguale al pbc all'europea (diciamo così per contrasto?) Sono due cose diverse. Il fatto che incidentalmente condividano una forma linguistica, non ne cambia la sostanza. La forma non fa il contenuto ;)
Se all'estero non ce l'hanno, e usano soltanto internet come mezzo, son dolente per loro, si perdono una realtà notevole. Forse è legato al fatto che la lingua italiana si presta davvero bene alla descrizione narrativa, ed è fornita di una quantità di vocaboli e di sfumature, che poche altre lingue possiedono. Sarebbe socialmente interessante approfondire, ma temo che si stia andando fuori topic...
11/01/2009 18:23:48 e modificato da ulqiorra il 11/01/2009 18:31:44
Complimenti per la domanda e le numerosissime risposte, con tanto di argomentazioni. Un argomento davvero degno di essere discusso e preso seriamente in considerazione dalla comunità popolante.
Mi dovrete perdonare la possibilità di non essere propriamente conciso nell'esporre la mia idea, ma ho pareri parzialmente discordanti con le teorie esposte ed i pensieri espressi.
Ad alimentare e condire il già impegnativo argomento s'è aggiunto quello che affronta la questione pbc come "realtà squisitamente italiana" [cit. L. Scuderi] a confronto con la praticamente certa assenza di una realtà della stessa portata all'estero.
In primo luogo sul calo di utenza mi viene subito da sorridere, non certo per piacere derivato da insano e perverso sadismo, ma perchè si sta verificando quel che già aveva intuito il caro buon vecchio gemini (a cui andranno sempre i miei ringraziamenti). Ovvio che, chiamandomi da solo a sbilanciarmi, tendo proprio a seguire la sua personale teoria sullo spopolamento del pbc e della sua previsione apocalittica le cui cause, sinceramente, vi invito a leggerle sulla sua fanzine (e più precisamente "Sciops", n.11, novembre 2008).
Alcune sono già state nominate dal buon Damien che ha descritto in maniera molto esaustiva le 'macrocategorie' così definite da chi mi precede nell'ordine degli interventi.
Anzitutto tenterò di chiarire qual è la mia posizione su un problema di primaria importanza: la suddivisione tra il 'buon gioco purista' e 'il cattivo gioco originato dai pbc'. Non è un discorso di purismo o meno, o meglio, non ha senso metterla in questi termini e usare la purezza del gioco di ruolo come unità di misura di giudizio e qualità: già a partire dalle conoscenze preliminari dei giocatori di gdr, io penso che nonostante ai più giovani manchino con molta probabilità le molteplici ore spese ai tavoli da gioco e che l'oggetto del gioco di ruolo sia una serie di cartoni animati, come al solito è il buonsenso, la voglia di imparare, di codividere la passione, l'azione ludica pura e l'apertura mentale già profetizzata da moltissimi prima di me, quel che deve guidare le nuove leve (oltre che le vecchie, avvantaggiate dalla loro esperienza precedente ai 'classici da tavolo e dal vivo').
E' un discorso valido non solo nel gdr ma anche nella vita in generale: avere una cultura ed esperienza significa avere la fortuna di aver immagazzinato esempi, di aver già imparato (mai abbastanza) che ci sono moltissime sfaccettature, scelte possibili. Con questo intendo dire che 'imparare a ruolare', 'sapere ruolare', avere una cultura del gioco di ruolo è possibile anche per chi non ha esperienze pluriennali. La si costruisce a poco a poco, anche col pbc. Quel che conta non è il supporto ma il senso. Basta possedere quelle qualità già elencate assieme a pazienza e umiltà (anche questa, non a caso, già consigliata da Damien). Il problema sta quindi nel metodo, nella testa di chi gioca. So che starete sorridendo: la scoperta dell'acqua calda. Eppure a quanto pare non è così scontato, all'atto pratico. O sbaglio?
Veniamo ora al centro di questo secondo punto, ovvero sulla questione italiano-estera, mi sento in onere di sfoggiare, come già fatto più moderatamente, forse, qualcun altro prima di me, con orgoglio l'appartenenza alla realtà italiana del gdr così inteso.
Per avere una risposta effettivamente attendibile (a dire il vero anche per il primo) ci vorrebbe un vero e proprio dibattito sulle scienze umanistiche in campo antropologico, sociologico e psicologico.
Partendo da questo presupposto ma purtroppo dovendo proseguire senza il supporto di questo possibile dibattito espondo anche io la mia modestissima e con alta percentuale di probabilità errata idea, dettata da un senso personale, un'osservazione disinteressata, qualche minuto di ragionamento, letture non specialistiche ed addirittura un pizzico di orgoglio nazionale.
Orgoglio. Io penso sia un orgoglio, tra le mille vergogne della nostra nazione (senza la prima lettera maiuscola per l'assenza del tono politico del mio intervento), anzi mi correggo, popolare e culturale, che l'Italia possa vantare una realtà di questo genere. Un genere difatti, che non è che l'ultima frontiera (attualmente) del gdr. Una sperimentazione che perdura da più di 10 anni e che ha coinvolto guardate quante menti. Qui sono in disaccordo con Damien: troppe menti pensanti? Al contrario, questa è una fortuna. La vera sfortuna è l'eccesso di gelosia per la propria idea, come già esposto da Damien stesso. Il problema non è che si pensi troppo ed in troppi ma che non si scenda a patti.
Da un docente universitario mi è stata posta la domanda: "Ma perchè solo in Italia e non nel resto del mondo?" ed io risposi, certo con falsa sicurezza, "Per la nostra Cultura, per l'Umanisticità del nostro Paese applicata ai giochi online, ed anche ovviamente per quell'assenza di disponibilità al sacrificio da parte dei giocatori stranieri".
Quale sacrificio? Mi rifaccio alla differenza esposta da Mancini nella conferenza al Lucca Comics&Games del 2006 tra MMORPG, MUD e PBC.
In sintesi a partire da quanto Mancini ha detto m'è parso evidente, anche da parte mia (e vorrete scusare anche i fondamenti parzialmente egocentrici della mia teoria), che di fronte alla scelta tra un MMORPG, un MUD e un GDR PBC intervenga un fattore non trascurabile che è la propria affinità a quali sono le caratteristiche che in quel gioco sono esaltate. Non si parla di generi videogame, si parla in un'ottica di gioco di ruolo: nel MMORPG viene quasi a mancare se non in alcuni server e gruppi precisi di giocatori, ma si ha la limitazione di azioni programmate così come dell'estetica del personaggio interpretato; nel MUD si ha una sfumatura, dove l'estetica, sfruttando la scarsa resa grafica, già conta ben poco se non nelle azioni basilari mentre il parlato e le azioni particolari sono solitamente descritte, proprio come si scrive il parlato anche nei MMORPG; ed infine nel PBC dove si sceglie un'estetica rappresentata solo da avatar e da schede che però non appaiono se non con immagini fisse e se non richiamate da chi interagisce con il tuo personaggio e con te in quel momento. Non è forse questo un sacrificio? Si sacrifica l'estetica per l'interpretazione, per la scrittura come veicolo di immaginazione (da qui la somiglianza con la lettura del libro, il fenomeno dell'immersione totale di cui non discuterò per non allontanarmi troppo dal discorso centrale).
Quindi penso sia un fattore positivo ed anzi d'esempio agli altri Paesi su come poter sfruttare una frontiera del gioco di ruolo ancora ignorata.
A quanto pare, per come la penso io, scusate il discorso forse semplicistico, all'estero si procede sulla falsa riga di come si muove il Mercato ed i suoi prodotti massivi. La gente preferisce 4 comandi e un avatar tridimensionale, facile da usare, non impegnativo, per distrarsi piuttosto che accrescere una componente immaginativa di loro stessi. Non che io li rimproveri tutti, sono scelte ed interessi a quanto pare diversi dai nostri. Stento comunque a crede che nessuno all'estero sia minimamente interessato ad una versione più 'teatrale' della ludica online, forse mancano le idee (difficile da credere, lo so, per quello ci vorrebbero esperti ed un'indagine seria ed attendibile). Sconfortante certo vedere land con centiania di iscritti più o meno attivi, anche nel pbc, che giocando magari sporadicamente preferiscono addirittura spendere dei soldi per comprare abilità al pg invece di acquisirle con l'esperienza ed il gioco atto proprio a divertire e non a divenire più forte e soddisfare la sensazione di supremazia e potenza, componente che certo alimenta una componente agonistica a mio parere necessaria ad ogni gioco ma di certo non primaria in un gioco di interpretazione.
In conclusione, certo, queste ultime sono mie teorie, possibili, ma effettivamente riconosco che non abbiano fondamenti abbastanza solidi per essere sostenute in maniera convinta. Deve comunque far ragionare il fatto che in Italia si sia generato un simile movimento che non esiste nel resto del mondo.
Un'amica straniera che per sua cultura ha vissuto un breve periodo e conosce la lingua italiana s'è dichiata entusiasta dei pbc, assenti, per come li intendiamo noi, in ambiti stranieri. Questo penso debba dar già un indizio su quanto sia stato utile che il pbc all'italiana sia nato...
Io personalmente sono fiero, contento, di aver avuto modo di sperimentare qualcosa di così unico. Unico, che sia giusto o sbagliato non è interessante e forse nemmeno ha senso parlare di giusto o sbagliato. Siamo dei privilegiati, almeno in questo. Continuiamo a giocare sui nostri tavoli, anche quelli virtuali, se anche fossimo gli ultimi di certo non ce ne dovremmo pentire, nemmeno se con qualche probabilità il fenomeno del pbc deperirà fino a scomparire tra qualche anno.
11/01/2009 19:55:58
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