Aevum - Limbus Patrum

Aevum, ovvero l'Eviternità, è uno stato di sospensione tra il tempo e il non tempo. Un momento appeso tra lo scorrere cronologico naturale e l'eternità divina, la sala d'aspetto dell'anima oltre il mondo fisico; un limbo.

Il nostro Limbo è fisico, è un luogo reale, un posto che in qualche modo c'è, senza tuttavia esserci. L'isola di Adrift è di strana natura, strana origine, strana collocazione. Così strana - in natura, origine e collocazione - che se ne ignora l'esistenza fin quando non vi ci si ritrova sopra, senza sapere come ci si è arrivati, percorrendo quale via, o semplicemente perché. Irreperibile su qualunque cartina esistente, introvabile da qualunque sbaglio di navigazione, perfino capace di nascondersi all'occhio onnisciente delle strumentazioni satellitari e dalle nuove tecnologie di rilevamento.
Su Adrift ci si capita per un volere estraneo, esterno, ignoto: chi lo decide, perché lo decide; se è un qualcosa che accade e basta, per leggi entropiche, nessuno lo sa veramente. Quello che è noto è che andarsene, tornare indietro, è impossibile.
L'ecosistema di Adrift - come la natura stessa si questo strano luogo - è prodigioso e unico nel suo genere: nelle dimensioni ridotte dell'isola, infatti, coesistono habitat assolutamente diversi tra loro, e alcuni di questi hanno caratteristiche perenni, nonostante il mutare delle stagioni.
In questi microclimi variegati coesistono creature di ogni tipo, elementi di ogni specie, cosicché Adrift diventa effettivamente un occhio del ciclone in cui tutta la varietà universale s'incontra. L'equilibrio fondamentale che sta alla base di questo sistema è affidato al buonsenso degli abitanti che, volenti o nolenti, si ritrovano a dovere vivere l'unica realtà di Adrift dal momento del loro arrivo; buonsenso che spesso non basta, considerando lo scontro di polarità avverse che giocoforza si viene a creare più o meno ciclicamente. Per tanto, anche Adrift ha le sue istituzioni e organi di regolazione: sociali e non.