All was well - harry potter gdr

Fu l’incessante desiderio di potere a dare il via a tutto, circa novant’anni prima. La morte del Ministro della Magia Edward Fairley aveva fatto sì che l’intero mondo magico si ritrovasse sprovvisto di una guida, diviso fra coloro cui esigevano una comunità ove la purezza di sangue doveva esser la regola e non una rarità, e coloro che vi andavano contro. Tre fazioni si contendevano l’ambito posto lasciato libero da Fairley; non si trattava più di politica, la parola democrazia non si posava più sulle labbra dei cittadini, chi otteneva il potere lo esercitava secondo la propria ed indiscussa volontà. In breve tempo le tre fazioni combatterono arditamente, ciascuna con la propria schiera: distruggevano qualunque cosa si imbattesse nel loro cammino in direzione della vittoria, non curanti del disagio che recavano alle persone normali. Piogge di scintille, fame, disperazione, ceneri tossiche e rovine invadevano qualunque via abitata, mentre i contendenti guerreggiavano arroganti. Richard Knight per i Rossi, Christian Olsen per i Neri e John Finnegan per i Bianchi: erano questi i nomi degli artefici di quei massacri. E non importava se a morire erano le anime innocenti, in guerra tutto era lecito. Passarono quindici anni di desolazione prima che quello scontro apparentemente interminabile cessasse. Quando accadde era piena estate, eppure il cielo grigio ed il sole timido parevano imitare l’atmosfera invernale. E forse si erano messi d’accordo, perchè da quel momento in poi non sarebbero importate le nuvole, il caldo o i cinguettii degli uccelli, solo confusione e paura avrebbero tormentato le giornate degli abitanti inglesi. Lo schieramento dei Bianchi contrastò gli altri due sul campo, in una battaglia dove trovarono la morte sia Knight che Olsen.

Il regime stabilito dalla fazione dei Bianchi e da Finnegan non si basava su regole vere e proprie. Ad egli non importava se la società andava allo sbando, le strade erano distrutte o se i lavoranti avevano perso i propri negozi nel bel mezzo della guerra; a Finnegan interessava essere al comando, il denaro era l’unico punto fisso su cui si sarebbe soffermato durante tutto il periodo al governo. Ingenti tasse vennero promulgate per ciascun cittadino: tasse sulla casa, sull’attività lavorativa, sugli stipendi, persino sulla persona e sugli animali. I presidi delle scuole di magia del Paese vennero sostituiti da membri appartenenti alle prime file della schiera che aveva combattuto; stessa sorte toccò agli insegnanti, costretti a fare i bagagli ed abbandonare la loro vita precedente. Non a caso i tagli agli stipendi e i numerosi licenziamenti che vennero effettuati - sia nelle scuole che negli uffici di redazione - portarono molti maghi della comunità ad emigrare in qualche altro stato magico, con la speranza di trovar fortuna altrove.
Coloro che vennero ugualmente colpiti dalle severe riforme effettuate ma che rimasero, in particolar modo le altre due fazioni dei Rossi e dei Neri, ben presto si organizzarono per dar vita a quei gruppi che, in futuro, avrebbero fatto di tutto per cominciare un nuovo gioco per giungere al potere. Mentre i Neri si allearono - in un primo momento - con la fazione di Finnegan, ottenendo così riconoscimenti e denaro in abbondanza, i Rossi vennero privati di ogni bene materiale e costretti al vagabondaggio. Si trasformarono in Ribelli, coloro che come formiche rubavano per sopravvivere e facevano sì che il mercato scorresse lontano dagli occhi indiscreti della sicurezza magica. Spogliati di qualunque cosa ad essi non restava più nulla, se non organizzare piani infallibili per riuscire a sbaragliare quel regime autoritario.
I Neri si omologarono ai Bianchi, diventando così la classe predominante; non gli vennero tolte le proprietà né tantomeno si videro terrorizzati da tali regole, poichè furono loro stessi a giovarne. Il regime riuscì a tenere a bada le ribellioni per diversi anni, arrancando promesse su promesse che solo dopo decenni videro la luce. Era questo il fondamento su cui la politica di Finnegan si basava: le promesse. Diede il via a numerose aziende oltreoceano, giusto per placare gli animi furenti di coloro che avevano perso il proprio impiego, offrendogliene un altro.


al giorno d’oggi:

Sono passati ormai settantacinque anni dall’istituzione del regime autoritario di John Finnegan e la sua schiera, e nonostante l’iniziale disperazione e gli immediati cambiamenti, la popolazione rimasta sembra essersi abituata alle richieste esigenti del loro leader. La fazione dei Ribelli continua a covare in segreto, arruolando sempre più individui per rafforzare le proprie linee e prepararsi ad un possibile ed imminente attacco. Gli antichi Neri invece, che ormai nessuno chiama più così, seppur legati da accordi economici e di fedeltà al nuovo Ministro della Magia Oscar Finnegan, hanno cominciato a riunirsi segretamente, scontenti del nuovo Capo e scontenti del fatto che non approvi l’utilizzo della Magia Oscura ai quali loro sono tanto legati. Un po’ come l’antica schiera dei Mangiamorte all’epoca del ragazzo ch’era sopravvissuto, questi seguono le orme di Lord Jorah, colui che sembra sostituire la figura dell’omonimo Signore Oscuro.