Amarantha Village

Non sembrava un posto in cui le persone potessero scomparire, né il luogo di riposo di una mente criminale. Ai giovani piaceva dire - chi tra uno sbuffo, chi tra una risata - che ad Amarantha, Irlanda, non succedeva mai un piffero. Se volete trovare un po' di brivido urbanizzato, vi toccherà cercare nella più cosmopolita Dublino, ma se volete l'incanto di una terra misteriosa allora Amarantha fa per voi.
I giovani non si esaltano più per le fiere di paese, per il granturco caldo e scivoloso di burro, la marmellata di pesche che a detta degli abitanti era la più buona del mondo. Ma non è di certo la marmellata la sua più grande attrattiva, bensì la storia che si cela nella nebbia.



Credevano che sarebbe stato semplice, tenere a bada i Viaggiatori. D'altronde avevano dalla loro parte un mondo sterile incapace di meravigliarsi, ottusamente convinto che non vi era altra realtà oltre a quella terrena, quella a loro conosciuta. Non tutti potevano arrivarci, in fondo, e nessuno avrebbe mai creduto alle loro parole. Ci avevano provato in passato, ma sono diventate storie, favolette per bambini tra maghetti con cicatrici e vampiri luminescenti alla luce del sole. A pensarci, i diretti interessati l'avrebbero preso come un insulto, e avrebbe riso se soltanto la sua mente non fosse occupata da pensieri più urgenti. Perché alcuni erano spariti, mentre altri non erano disposti a mettere a tacere le loro voci. Erano diventati scomodi, per quelli come lui, per gli esiliati. Ricominciare dall'inizio, perdere tutto ciò che erano stati un tempo, perdere il potere...ciò che adesso avevano lì, tra gli umani, per gli esiliati era nulla in confronto alla bellezza fulgida perduta per sempre.
L'uomo strinse la mano destra in un pugno, la riaprì e l'impotenza davanti a quella spietata realtà lo inondò di nuova rabbia. Uno psichiatra, come se i problemi degli altri avessero importanza per lui. Ma quella professione gli si era rivelata utile, adesso non gli restava altro che raccoglierli ovunque fossero sparsi e rinchiuderli lì, ad Amarantha, nel suo manicomio. Amarantha significava "che dura per sempre" e quella cittadina in apparenza insignificante, era il centro esatto in cui la magia palpitava nel terreno fertile, nell'aria che respiravano, nella nebbia pregna delle leggende che parlavano di lui, di loro e di quel mondo che li aveva scacciati. E quella stessa cittadina avrebbe messo a tacere i Viaggiatori. Per sempre.


Uno strano caso scosse diversi paesi del mondo, persone che dicevano di essere state catapultate in un mondo fantastico, dove giuravano di aver incontrato persone capaci di creare scultore con il ghiaccio, draghi che in realtà erano uomini, maghi che si divertivano a farsi i dispetti a vicenda. E continuavano a parlarne, presi da una febbre d'eccitazione, ubriachi di quella nuova scoperta, e no! Non erano pazzi, lo avevano sognato, certo, ma era tutto vero. Ovviamente nessuno credette a quelle parole, e nonostante alcuni sparivano all'improvviso, presi da un coma inspiegabile e irreversibile dopo giorni di stanchezza, come le forze li avessero abbandonati. Ma ciò che inquietò in molti, fu che dopo un certo periodo di tempo passato in coma, i pazienti scomparissero nel nulla durante la notte, solo un'impronta sbiadita sul letto a testimoniare la loro esistenza. Dove erano andati? E perché nessuno riusciva a trovarli? Era l'inizio di una nuova epidemia? Per i superstiziosi era la fine del mondo che si avvicinava. Eppure nessuno riusciva a darsi una spiegazione, e coloro che restavano e continuavano a sostenere la loro teoria, vennero tutti rinchiusi nei manicomi più vicini, prima di venire trasferiti nel Juniper Hill ad Amarantha, Irlanda. Una struttura nuova, meravigliosa, condotta da uno degli esponenti più illustri della psichiatria moderna: Arnaud Joseph Gauthier, l'uomo dagli occhi grigi come nebbia. Le loro proteste, le parole dei Viaggiatori vennero inghiottite dalle pesanti porti in legno del manicomio, e nessuno li sentì più. Guariti, direte voi, finalmente hanno smesso di blaterare su cose inesistenti, probabilmente si saranno visti troppe volte il Signore degli anelli. Sì, potete riderne, se volete, ma non potete ignorare ciò che il vostro cervello vuole negarvi: qualcosa non va, in quelle storie collegate tra loro, troppo simili per essere state pronunciate da persone diverse, in diversi paesi del mondo. La nebbia nasconde ciò che c'è da nascondere, il male, il bene, le menzogne e le verità. Il sogno appeso al sottile filo della realtà, palpabile e sfuggente. Guardate e sbalorditevi.