Isola di Auryn

Centinaia d'anni son trascorso da quel lontano giorno di tempesta. Il cielo era corrotto da nubi nere come la pece e squarciato da fulmini talmente lunghi e potenti da arrivare a sfiorare il Grande Oceano. Colpito da uno di questi, l'artefatto creatore, l'Auryn, si scisse, dividendosi in due realtà, due facce della stessa medaglia. Le diivinità collegate all'artefatto, Auryn e Nyrua, si diedero battaglia durante la caduta verso il fondale marino. Lo scontro fu spietato e senza esclusione di colpi. Per la prima volta, il bene e il male, si davano battaglia, allo stato puro. Vinse Auryn, la metà buona e caritatevole. L'artefatto toccò il fondale marino, sprigionando una forza tale, da sollevare quest'ultimo verso la superfice. Dopo pochi istanti, quello che un tempo era soltanto uno spoglio fondale oceanico, divenne un'isola, al centro dell'Oceano. Auryn si sollevò con essa, divenendone il creatore e sommo Dio, mentre Nyrua rimase nell'abisso, umiliato e sconfitto.

L'isola però era spoglia, priva di vegetazione e di vita. Per questo motivo, Auryn, il dio della creazione, cominciò a popolare il suo regno di esseri viventi, attingendo all'immaginazione delle migliaia di giovani ragazzi che, in passato, lo avevano posseduto. Folte foreste, alte montagne, laghi d'acqua dolce, fiumi, animali d'ogni sorta. Queste furonole sue prime creazioni. Poi venne il momento di creare coloro che avrebberopopolato il suo regno, costruendovi una vera e propria civiltà. I primi furono i deva, fedeli guerrieri dall'animo buono, abili costruttori di templi e palazzi. Poi fu il turno degli Wilden, creature dei boschi, abili a mimetizzarsi all'interno di questi, essendo in parte ricoperti di foglie. Per ultimi creò gli Shadar-kay, individui dalla personalità caotica, sempre in cerca di nuove avventure a cui partecipare, di nuove terre da bonificare e di nuove arti da apprendere. Da un ultimo sussulto di vendetta di Nyrua, nacqueto i rakshasa, la razza più rara dell'isola. Felini dalla forma umanoide, i rakshasa erano i prescelti di Nyrua, creature amanti delle tenebre e della ricchezza, oltre che ingannatrici per natura.

Le tre razze create da Auryn cominciarono a convivere, ad erigere edifici, strade e palazzi. I rakshasa, dal canto loro, iniziarono a scavare caverne, dove costruirono piccoli centri e villaggi, per poter vivere in disparte e potersi proteggere dai raggi solari durante il giorno. La loro esistenza all'interno dell'isola non è un segreto, ma dato il loro numero esiguo, venivane semplicemente malvisti e considerati una minoranza da tenere a bada. In questo modo, l'equilibrio durò per più di cento anni, almeno fino a quando, in un tiepido giorno di primavera, le prime navi di uomini cominciarono a sbarcare sull'isola. Caritatevoli per natura, i deva accolserò tutti, come fratelli. Ben presto però, gli uomini, così caotici, lunatici ed imprevedibili, stravolsero gli equilibri di quell'isola felice.