La Veglia

Valdomiro Santos, marito di Dona Flor Paiva, è morto. Per alcuni era un compagno nei giochi di carte, per altri un amante impareggiabile, per altri ancora un confidente o anche solo un compagno di bevute. Chiunque lo abbia incontrato quando era ancora in vita potrà confermare il suo inarrestabile fascino, la sua incredibile capacità di poter indurre chiunque a fidarsi di lui; si può dire che vi fosse qualcosa, intorno alla sua persona, una specie di incantesimo impalpabile.



Vadiño non era solo gaudio, risate e divertimento fraterno. Tutti conoscevano la sua inguaribile passione per il gioco d’azzardo, il temperamento focoso, il buon cibo, i sigari e le relazioni extraconiugali. Inoltre, non era in ottimi rapporti coi colleghi di lavoro, e neppure coi parenti della moglie. Amante appassionato e romantico con le donne, misogino coi burberi, misantropo coi colleghi di lavoro, solare coi compagni di bravate. Impulsivo e violento quando voleva movimentare una serata, almeno quanto poteva essere pacato e amichevole nei momenti di confidenza.

Ma adesso che è morto, è venuto il momento di commemorare la sua dipartita con una veglia funebre degna di questo nome, e affinché una veglia funebre sia fatta come si deve, da queste parti, per essere certi che il morto sia davvero morto, la veglia deve durare almeno 24 ore. In più si è e meglio è: ci si tiene svegli con le chiacchere, si beve alcol o caffè, oppure ci si scambiano aneddoti sul morto, o si riprendono i contatti con quel parente, amico o conoscente che non si vedeva da tempo, per non dire che durante le veglie funebri si fanno anche tante nuove e interessanti conoscenze.



Questo potrebbe costituire un “problema”, perché di sicuro qualcuno già afferma che gli ospiti della Veglia funebre saranno molto eterogenei come estrazione sociale e qualità morali, perchè Vadiño frequentava tutti.

Inoltre, c’è qualcos’altro nell’aria, qualcosa che solo gli animali e certe persone molto dotate possono percepire, qualcosa che si nasconde sia dietro la morte di Vadiño che nel modo in cui ha condotto la sua vita terrena….