Naos' Tales GdR

La natura incontaminata di Naos sarebbe dovuta restare tale fino alla fine delle Ere. Gli abitanti del pianeta, chiamati Naftis, impiegarono migliaia di anni per imparare a rispettare le proprie terre, convivere con le altre forme di vita senza che nessuno venisse sottomesso o istinto. Ci sono voluti secoli affinché le persone comprendessero con quale sistema gestire le proprie vite e ammettiamo che ci siano state guerre, conflitti, ribellioni e rivoluzioni che hanno sconvolto il nostro antico modo di vivere; ma siamo sempre riusciti a trovare un equilibrio, almeno fino al loro arrivo. Si facevano chiamare 'terrestri' o 'umani', ma li abbiamo da subito visti come meri invasori: iniziarono a portar via i nostri alberi, le nostre pietre. Saccheggiarono le nostre città, rapirono i nostri bambini o i vecchi, senza riportarli mai qui. In alcune grotte, nelle poche città che non vennero del tutto estinte, è possibile leggere i racconti dei superstiti che tentarono di avvisare le generazioni future, metterle in guardia contro questi 'terrestri' che portarono solo male e terrore. Abbiamo imparato a convivere anche con loro: molti si sono integrati, si sono affezionati al pianeta e, dopo trecento anni di integrazione, non li vediamo più come parassiti pericolosi. Avevano una vita più breve della nostra, ma ai tempi della Grande Invasione alcuni di loro furono disposti a studiare i nostri modi, le nostre lingue e la nostra Religione e si adeguarono, diventarono Naftis quanto noi. Oggi i loro nipoti sono distinguibili solo per il colore della pelle o dei capelli, mentre altri hanno sangue 'terrestre', ma fisicamente sono identici ad un Naftis puro. Dai tempi della Grande Invasione, le zone che hanno conquistato sono rimaste solo il loro dominio; hanno preso tutto quel che potessero da Naos, derubandolo delle sue ricchezze naturali, ma famelici come sono, siamo sicuri che inizieranno ad espandersi di nuovo. Ma stavolta siamo pronti e determinati a difendere la nostra terra.