News Deep Rising

Gioco Chiuso!

News di Deep Rising del 11/01/2021

Il gioco è stato dichiarato chiuso definitivamente dal gestore!

Motivo chiusura

News di Deep Rising del 07/11/2020

Sono un po' tardo, a volte, ma non insensibile. Mi trovo a dover ammettere di aver fatto un grosso errore di valutazione nel voler proporre un PbC del genere, dove vengono trattate tematiche tanto cupe e tragiche, in un momento storico come questo. E' già abbastanza pesante la nostra vita per pensare di passare del tempo in un gioco che ci mette il carico da novanta, a volercisi immergere nell'atmosfera. Che ci sia stata scarsa, quasi nulla, partecipazione è del tutto comprensibile. La cosa più saggia e rispettosa che possa fare è pertanto di chiudere temporaneamente questo gioco e riproporlo in futuro, quando si avrà tutti l'animo più leggero; augurandomi che accada presto.

Gestore di Deep Rising

I funerali

News di Deep Rising del 04/11/2020

Essendo che gli affiliati a El Tren de Araguà venerano la Santa Muerte, le celebrazioni funerarie per la morte di uno di loro - avvenuta al Kazoo nella notte di Halloween - non si svolgeranno in una chiesa ordinaria, ma in una sorta di santuario appositamente dedicata a quel culto, sito in un quartiere povero di Caracas. Chi bazzica per ambienti poco raccomandabili, ovvero è un criminale di bassa lega, o in qualche modo legato ai delinquenti di El Tren de Araguà, soprattutto se residente in quel quartiere, può sapere dove i funerali avverranno e quando: l'8 del corrente mese.

I funerali dedicati alla Santa Muerte sono carichi di suggestione. La folla usa riunirsi in chiesa per dare l’ultimo saluto. Il corpo arriva in una sorta di processione, trasportato dai confratelli - dopo che lo adagiano su una tavola - avvolto in un sudario, coperto da teli neri con simboli della morte. I confratelli indossano il rocchetto, la veste ecclesiastica di lino bianco, sormontato da un mantello nero su cui spiccava una placca di rame argentato sbalzata con il teschio e le tibie incrociate. Prima di uscire si calavano il cappuccio sul volto. Il priore porta una mazza lignea scolpita ed è preceduto da uno stendardo di raso nero. La Santa Muerte porta una corona, “perché è la vera regina dell’umanità”. Accanto a lei una serie di simboli: la falce che taglia la vita, la clessidra che ricorda quanto scorre veloce il tempo e le fiaccole della vita, rovesciate perché la vita si è spenta.

Halloween e la Santa Muerte

News di Deep Rising del 01/11/2020

La notte scorsa, a differenza delle precedenti, al Kazoo, al ritmo di assordante musica tecno, la baldoria si è fatta in costume. Si sono accalcati scheletri, demoni, gente dagli arti mozzati, zombi e mostri di altro genere, insieme a giovani venezuelane, in tenuta succinta, allegramente danzanti. In questa cornice goliardica, il popolo della notte non ha disdegnato l'invitante prospettiva di cedere ad un po' di sballo extra, raccattando pillole o strisce da sniffare. I pusher non sono mai mancati da queste parti a dispensarne. Mai però lo smercio è diventata una drammatica contesa territoriale.
La cosa buffa è che i due uomini accoltellati, usciti dal bagno a tarda ora - l'uno a sostegno dell'altro, messo peggio - non hanno impressionato nessuno. Anzi, qualcuno li ha pure ammirati per aver sfoggiato tanto realismo nella loro macabra presentazione. Quello dallo sterno trafitto ha grondato sangue un po' ovunque, anche addosso a gente con cui ha impattato, finchè non è crollato all'esterno, in una via secondaria. Che poi è dove il giorno dopo è destinato ad accalcarsi un buon numero di poliziotti per i rilievi del caso.
Chi è morto è responsabilità di un boss della malavita di origini russe (Dragomir). Sono stati i suoi "soldati" ad aver concluso in tal modo la trattativa con i militanti di El Tren de Araguà. E' da un po' che La Rosa - così si chiama la cosca del russo - si ritrova in contesa con questa banda agguerrita, il cui capo banda, Juan Martinez, è particolarmente devoto alla Santa Muerte. Entrambe le bande mirano al predominio dello spaccio in quella zona di Caracas ed una anatomopatologa (Esther), in qualche modo, ne finisce in mezzo. Che ne avesse in principio consapevolezza o meno, al cospetto del suo ennesimo caso clinico da rimettere in sesto (il sopravvissuto di Kazoo), in via riservata, ha intuito dagli accesi diverbi tra i presenti, nel corso della cura, che ci sia una guerra in atto con La Rosa.
C'è poco di strano in due bande criminali che fanno businnes sulla pelle dalla gente. Lo è un po' meno, per usare un eufemismo, che qualcuno, in un modo tutto particolare, abbia ad aver intuito cose di cui non ne è affatto al corrente. Un paramedico, neo conoscenza dell'anatomopatologa (Mathilde), all'insaputa dell'accaduto e del coinvolgimento della suddetta, ha sognato quest'ultima pregna di sangue - come se vi si fosse appena immersa dentro e tirata fuori - ed una donna pallida - alta e scarna, dai capelli neri, vestita di una lunga tunica nera, tipo Madonna, e dalla faccia pitturata di nero a simulare un teschio - incomberle alle spalle, per poi cingerla in un inquietante abbraccio.

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