Pandora Gdr

A levante della catena montuosa della Sierra Nevada statunitense, nella contea californiana di Mono, 120 km circa a sud est del lago Tahoe, laddove una volta si trovava la città fantasma di Bodie, si trova una prospera cittadina, nata in quelle trascurate terre Californiane almeno un centinaio di anni fa: Pandora.
La città deve il suo nome alla sua storia, per lungo tempo priva di abitanti, esplorata esclusivamente da turisti di passaggio, diretti verso mete indubbiamente più accattivanti, che sostavano in quella zona sconosciuta, incuriositi dalla fatiscenza delle strutture decadenti, che ancora troneggiavano al suo interno.
Fu in una di queste occasioni che due coppie di turisti vennero colte da un improvviso terremoto che fece sprofondare la terra sotto di loro. Da sotto le macerie, riuscirono a richiedere l’intervento dei soccorsi, che una volta arrivati sul posto lì trassero in salvo e li portarono nell’ospedale più vicino, ma quelle scosse avevano rivelato cosa quelle terre nascondevano al loro interno: immensi giacimenti di metalli e minerali preziosi. Era come se il terremoto avesse scoperchiato la superficie di quei terreni, aprendo una sorta di vaso di Pandora, da cui il nome.
In men che non si dica, la città catturò l’attenzione degli Stati Uniti d’America che in un primo momento la sfruttò come semplice centro minerario per riempire le casse dei vari Stati. Ingenti quantità di operai vennero incaricati di lavorare presso quelle terre desolate, abbastanza a lungo perché decidessero di stanziarsi lí in maniera stabile con le rispettive famiglie. Da logori capannoni, le abitazioni ben presto divennero vere e proprie case. L’America vide del potenziale in quel lembo di terra appena rinata, e decise pertanto di investire parte di quanto guadagnato da quella scoperta per la costruzione in toto della città, che venne dotata di ogni comfort.
Sorsero così numerosi luoghi di attrazione e mete turistiche. La città vide nascere ristoranti, locali e pub, cinema, ospedali, scuole e tutto quanto fu necessario per renderla una città vivibile a pieno titolo.
Ben presto alle famiglie degli operai si aggiunsero parenti e amici, e man mano la città cominciò a popolarsi, portando con sé, insieme alle persone, nuovi mestieri, e divenendo così del tutto autosufficiente.
Al fianco dei metalli e dei minerali ben presto si affiancarono altri commerci, che le permisero di entrare appieno nel commercio mondiale.
Ad oggi, Pandora e una giovane e fiorente citta che conta circa 10.000 abitanti.
Pandora è costantemente sotto controllo dal punto di vista sismico, ma da quell’ultimo e unico terribile terremoto, non vi sono state più scosse o altre anomalie, o almeno questo è quello che viene riportato dai telegiornali e ciò che si può evincere dalla superficie.
Perché così come il terremoto ha rivelato ciò che Pandora nascondeva nelle sue profondità, lo stesso ha risvegliato delle correnti energetiche sotterranee, un antico richiamo, che negli anni ha portato numerose creature inumane, ad essere attratte da questa località.
Negli anni, vampiri, licantropi, streghe, demoni, druidi, banshee, angeli, fate, mutaforma, alieni, sirene, nephilim e tante altre figure tutte appartenenti a quelle categorie che gli umani relegano nell’ambito del paranormale, si sono mescolati a questi ultimi, vivendo fra di essi a loro insaputa.
Almeno per alcuni..