Penny Dreadful

Ambientazione: Primus dies mensis Novembre, anno domini 1170

All’attenzione del Santo Padre Alessandro III,
da parte di Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury.

Padre Santo, in questa notte quanto ho sofferto.
Ricordo con dolore la frase del vangelo di Luca, in cui Nostro Signore ci metteva in guardia dalle cose che esistono fra cielo e terra, cose che non sono sante e non sono dannate, le quali non appartengono né a Dio, né all'uomo e né a Lucifero, tanto che anche lui se ne distanzierebbe. Nella notte che anticipa la festa che ricorda tutti gli uomini di fede che ora siedono alla destra del Padre Nostro, strane creature fanno visita ai bambini e agli adulti: finora ho mantenuto il silenzio delle confessioni ma, dopo la mia personale esperienza di questa notte, ho capito che il tempo di tacere sia finito. La rivelazione potrebbe aiutare i cristiani che affidano la loro anima ai nostri Uffici, ma occorre procedere con cautela, Santo Padre, non mi sento di rivelare questo segreto a nessun altro, se non a lei.

Durante tutto l’anno, mi capita di ascoltare confessioni di cristiani più o meno esemplari che, con terrore, mi riportano delle esperienze in cui hanno udito sospiri nei muri, in cui hanno visto cose che non corrispondono alla realtà e pensano, nella loro ingenuità, che sia la punizione divina per i loro peccati. Per questo motivo, vengono tra le mie braccia clementi a cercare il perdono di Nostro Signore Dio Onnipotente, ma la mia esperienza ecclesiastica ha sempre dubitato che queste mostruosità – che non riesco a narrare perché solo il pensiero mi terrorizza al punto tale da ricoprirmi di freddo spavento – abbiano a che fare con la nostra religione, con il paradiso in cui confidiamo. Non so più nemmeno se siano o meno creature di Dio, ho paura a credere che il Perfetto Intelletto abbia dato origine a delle creature così mostruose. Se, durante l’anno, queste confessioni siano rade e possibili da ignorare, nella notte prima della festa di Ognissanti, queste visioni diventano talmente numerose da farmi preoccupare, ma non posso permettermi di tremare davanti ai miei Fedeli. Specialmente dopo dopo quanto successo questa notte, ho deciso di rivolgermi a Voi perché tutto sapete.

Ho visto qui, sui gradini di questa stessa cattedrale insignita della benedizione divina, strane creature confabulare. Ho visto fuochi, teste di animali, canti scellerati e qualcuno beveva del sangue. Santo Padre, ho paura a parlarne, nei corridoi avverto sussurri e sospiri che non mi lasciano dormire, pongono brividi sulla mia pelle. Provare a rinforzare il potere della Chiesa – giacché l’intervento Divino mi sembri l’unico rimedio possibile a questo – è inutile. Il re si ostina a questo, pensandolo solo come un eccesso di avidità, è sordo a qualsiasi voce. Vi prego, Santo Padre, d'agire con cautela, per le anime che mi sono state assegnate e che hanno paura, in quella notte maledetta a chiudere gli occhi.

Miserere mihi.
Semper in Cristus

Thomas Becket

***

Questo scriveva l’arcivescovo di Canterbury, una lettera che il Vaticano preferì ignorare e, quasi due mesi dopo, egli venne assassinato per motivi e ordini ancora poco chiari. Sette secoli dopo, a Londra, la gente sperimenta quello che viene chiamato “Autunno del Terrore”; è il 1888, nella capitale del maggior impero mondiale strane cose succedono nelle strade annerite dai fumi delle fabbriche. La polizia cerca un maniaco assassino che si diverte ad uccidere brutalmente delle prostitute, una nobildonna giura di aver rivisto un suo amico di gioventù che ha conservato lo stesso aspetto di sessanta e più anni fa e la fantasia degli scrittori si accende maniacalmente. Nelle strade, gli strilloni vendono i Penny Dreadful che promettono di farti venire la pelle d’oca in cambio di un solo penny: sono giornalini, storie dell’orrore che sono nate dalle menti di scribacchini squattrinati ed affascinati dai vari racconti, dal fumo nero, dalle storie d’origine esotica che gli esploratori raccontano a corte, dopo vent'anni di soggiorno tra gli orrori dell’Africa, dell’Amazzonia o dell’Australia. Storie di paura che ti fanno sentire vivo, al solo costo di un penny ma siamo sicuri che siano solo storie? Certo è che, come disse Gesù e come ribatté Thomas Becket, molte cose esistono tra Cielo e Terra, molte più di quelle che riusciamo a percepire; creature senza un Padre, creature che appartengono ad un mondo a metà fra quello umano e quello divino. Demoni in quanto appartengono al demi-monde. Chi è il loro Padre? Da dove nascono? Forse nascono dal fumo delle fabbriche che tra i poveri ha diffuso già la tisi? Non si sa, sta di fatto che, più Penny Dreadful vengono scritti, più creature sembrano prendere vita: c’è chi è immortale, chi beve sangue per sopravvivere e anche chi ritorna dalla morte in un carnevale di terrore che sembra peggiorare mano a mano che l’autunno volge all'inverno. Le anime deboli non riescono a trovare rifugio, se non nelle chiese che sembrano più frequentate che mai. Dio potrà fare qualcosa? Sicuramente non potrà far tornare in vita i morti che affollano i cimiteri.