mhorras1988 non ha nessun gioco fra i preferiti
mhorras1988 ha giocato a Fengard con il personaggio "DYURAKEN"
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17/06/2025 - GRAFICA: La grafica di Fengard è uno degli aspetti più deludenti del gioco. Nonostante le promesse di un mondo immersivo e visivamente coinvolgente, il risultato finale appare datato e privo di personalità. I modelli dei personaggi sono rigidi e scarsamente dettagliati, le animazioni sono legnose e poco fluide, mentre gli ambienti risultano piatti e ripetitivi, con texture sfocate e una palette cromatica monotona. Fengard dà l'impressione di un gioco rimasto indietro dal punto di vista estetico, e questo penalizza fortemente l'immersione e il coinvolgimento del giocatore.
AMBIENTAZIONE: L'ambientazione di Fengard è uno dei punti più deboli dell’intero gioco. Nonostante l’intento di costruire un mondo fantasy epico e coinvolgente, il risultato è un universo generico, privo di identità e completamente scollegato dalla narrazione. Le città, i villaggi e le terre selvagge sembrano costruiti con lo stampino, senza elementi distintivi né una vera coerenza stilistica o culturale.
La lore del mondo è accennata ma mai approfondita, e il senso di scoperta viene rapidamente a mancare. Mancano dettagli che rendano i luoghi memorabili, e la sensazione è quella di esplorare uno scenario vuoto, popolato da elementi messi lì solo per riempire lo spazio.
In definitiva, l’ambientazione di Fengard non riesce a trasmettere fascino né a stimolare la curiosità del giocatore, risultando piuttosto una cornice piatta e dimenticabile per un’avventura che avrebbe meritato ben altro respiro.
LIVELLO DI GIOCO INTERNO: Il livello di gioco interno di Fengard è profondamente deludente, non tanto per limiti tecnici, quanto per gravi problemi legati alla gestione dei personaggi e alla conduzione delle trame.
Uno dei difetti più evidenti è l'estrema concentrazione del controllo narrativo in mano a pochissimi utenti, che interpretano contemporaneamente più personaggi chiave con ruoli dominanti e spesso in conflitto d’interesse. Ad esempio, Fortescue – governatore di Fengard – è gestito dalla stessa persona che controlla Malll, capo della gilda dei pirati. Allo stesso modo, Akuma (master dei Mistici) e Ertai (master dei Maghi) sono personaggi distinti ma giocati dallo stesso utente, addirittura nella medesima città. Questo genera una narrativa chiusa, autoreferenziale e priva di reale apertura verso l’esterno, compromettendo l’equilibrio e l’autenticità dell’esperienza di gioco.
Peggio ancora, queste figure – spesso anche "Fati" del gioco – non partecipano attivamente alla vita quotidiana del server: non organizzano quest (che sono del tutto assenti), non stimolano la crescita dei personaggi altrui e limitano pesantemente le possibilità di sviluppo indipendente. Tutto ruota attorno a loro, e ogni tentativo di costruire qualcosa di originale o alternativo viene ostacolato, ignorato o addirittura sabotato.
Il caso più emblematico è quello dell’utente noto come Naberius, proprietario del gioco e dei personaggi Thorck e Demios, entrambi connotati da atteggiamenti negativi e aggressivi. La loro presenza nella città di Necromunda soffoca ogni possibilità di gioco libero, in quanto chiunque cerchi di inserirsi viene sistematicamente emarginato o costretto a piegarsi alla loro visione. Poiché Naberius è anche uno dei Fati, impone la propria narrazione e vincola i personaggi degli altri giocatori a trame chiuse, punitive e oppressive.
L’aspetto più scoraggiante è proprio l’assenza di libertà: chi non accetta di seguire la loro linea viene “maledetto” in gioco – spesso con vincoli arbitrari e narrativamente ingiustificati – rendendo impossibile costruire una storia propria.
In breve, Fengard non è un gioco di ruolo libero, ma un terreno controllato da una persona o pochi individui che giocano solo per lo scrupolo di mettere i piedi in testa ad altri giocatori per rivendicare ciò che in passato gli è stato negato in quanto giocatori mediocri.
CODICE E SERVER: Dal punto di vista tecnico, Fengard è un disastro annunciato. Il codice su cui si basa il gioco appare datato, approssimativo e pieno di bug non risolti da anni. I comandi spesso restituiscono errori inspiegabili, le funzioni più basilari (come interazioni, gestione del personaggio o navigazione tra aree) sono lente, macchinose e poco intuitive. L’interfaccia, quando presente, è minimale e poco user-friendly.
Aggiornamenti e manutenzioni sono rari e, quando avvengono, non risolvono i problemi di fondo. È evidente che manca una gestione tecnica competente o almeno una volontà reale di investire nella stabilità e nell’ottimizzazione dell’esperienza utente.
In sintesi, Fengard è tecnicamente fermo a uno standard di gioco di oltre dieci anni fa: lento, fragile e frustrante. Anche i giocatori più appassionati faticheranno a rimanere coinvolti in un sistema così mal costruito e privo di supporto.
FUNZIONALITA': Le funzionalità di Fengard sono estremamente limitate e mal integrate, dando la netta impressione di trovarsi davanti a un progetto incompiuto o abbandonato. Molti comandi base sono poco intuitivi, obsoleti o semplicemente non funzionano come dovrebbero. La gestione del personaggio è ridotta al minimo, priva di opzioni avanzate o di personalizzazione significativa.
Non esistono sistemi automatizzati per le interazioni sociali, per la gestione economica o per il progresso delle gilde, costringendo i giocatori a ricorrere a soluzioni manuali e spesso arbitrarie. Le funzioni che dovrebbero supportare la narrazione o l’organizzazione del gioco (come creazione di eventi, logiche di quest, archiviazione delle azioni) sono assenti o talmente rudimentali da risultare inutilizzabili.
In definitiva, Fengard manca delle funzionalità minime per essere considerato un gioco di ruolo funzionante nel 2025. Non solo non innova, ma non riesce nemmeno a mantenere uno standard base di giocabilità.
DOCUMENTAZIONE: Uno degli aspetti più critici di Fengard è la totale mancanza di una documentazione chiara, completa e aggiornata. Le informazioni disponibili sono frammentarie, disorganizzate e spesso obsolete, lasciando i nuovi giocatori completamente disorientati e costretti a chiedere continuamente chiarimenti ai veterani — che non sempre rispondono in modo collaborativo.
Non esistono linee guida coerenti su come funzionano le meccaniche di gioco, le regole delle gilde, i ruoli dei personaggi o le dinamiche di combattimento. Le poche pagine esistenti sembrano scritte in modo frettoloso, con riferimenti vaghi o contraddittori. Anche le sezioni teoricamente “ufficiali” spesso rimandano a discussioni su forum o a materiali generati dagli utenti stessi, senza alcuna validazione.
Questa carenza diventa ancora più grave considerando la complessità apparente del gioco: senza una guida solida, anche i giocatori volenterosi si trovano scoraggiati dopo poche sessioni. Il risultato è un ambiente esclusivo, in cui solo chi è già “dentro” riesce a muoversi, a scapito dell’apertura e dell’inclusività.
In conclusione, la documentazione di Fengard non solo non aiuta il giocatore, ma rappresenta un vero e proprio ostacolo all’ingresso e alla comprensione del gioco. Un grave limite, che riflette una gestione poco attenta all’esperienza dell’utente.
GESTIONE: La vera rovina di Fengard non è il sistema, la grafica o le meccaniche: è la gestione. Al centro di tutto c’è il proprietario del gioco che agisce attraverso una moltitudine di personaggi (Demios, Thorck, Naberius e altri) per esercitare un controllo assoluto su ogni dinamica interna, soffocando la creatività e la libertà dei giocatori.
La sua condotta è palesemente guidata da rivalità personali e vecchi rancori. Chi non si piega alla sua visione viene sistematicamente punito: limitazioni di gioco arbitrarie, maledizioni ai personaggi, isolamento narrativo e – nei casi peggiori – ban senza motivazione plausibile.
Non esiste alcuna forma di equità o apertura nel sistema narrativo. Ogni trama, ogni possibilità di sviluppo, ogni spazio di autonomia è subordinato al volere di Antonio e della sua cerchia ristretta di fedelissimi. Un vero e proprio culto personale travestito da gioco di ruolo, dove chi non lo “venera” come richiesto viene semplicemente estromesso o annientato in game.
In sintesi, Fengard non è un gioco, ma una prigione narrativa gestita da una sola persona che pretende di comandare tutto e tutti. Non c’è spazio per il gioco di ruolo libero, non c’è rispetto per i giocatori, e non c’è alcuna professionalità nella gestione. Se cercate un ambiente sano, creativo e rispettoso, guardate altrove.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI: Se siete alla ricerca di un gioco di ruolo serio, aperto, inclusivo e rispettoso dei giocatori, vi consiglio caldamente di non iscrivervi a Fengard.
Nonostante le apparenze, il gioco è gestito in modo autoritario e opprimente da un singolo individuo, che controlla direttamente o indirettamente gran parte dei personaggi centrali (come Demios, Thorck e Naberius). Questo crea una dinamica interna completamente sbilanciata, in cui ogni trama, scelta e possibilità di sviluppo è subordinata ai suoi desideri personali.
Chi prova a giocare in modo autonomo o a proporre trame alternative viene ignorato, ostacolato o apertamente penalizzato, fino ad arrivare a vere e proprie “maledizioni” imposte in gioco per costringerti a ruolare con lui o con la sua ristretta cerchia di alleati. È un ambiente chiuso, manipolato e tutt'altro che libero.
CONCLUSIONI: Fengard non è un gioco di ruolo aperto alla comunità: è uno strumento di controllo narrativo per pochi eletti. Il mio consiglio è chiaro: non iscrivetevi, non alimentate un sistema così tossico, e cercate altrove realtà più trasparenti, inclusive e rispettose.
mhorras1988 ha dichiarato che all'interno del gioco il nome utente utilizzato è "DYURAKEN"
mhorras1988 ha dichiarato che ha giocato a questo gioco "Più di un anno"
mhorras1988 ha dichiarato che ricopriva il ruolo di "Giocatore"
Recensione modificata il giorno 17/06/2025 12:32:02 dalla moderazione
mhorras1988 non ha partecipato a nessun sondaggio
mhorras1988 non ha lasciato nessun commento alle risorse del portale
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