04/02/2011 20:12:33
04/02/2011 20:44:59
il grassetto è grassetto e mi pareva una scelta di formattazione per far risaltare due punti: che ci sono rimasto male a suo tempo, e che difendo il diritto di Gianluca di gestire il sito come meglio crede, quindi non solo un punto "contro" (cioè...più di dirlo, cosa devo fare? non era mica retorico, volevo dire una cosa positiva nei confronti di Gianluca)
ho appunto detto che, e anche qui non è retorica, accetto che ci sia una cosa che non mi piace perchè non ci posso mettere becco. Che dal canto mio, ed è un diritto che il PEL da grazie al cielo, al PEL non aderisco. Non capisco cosa ci sia di male, il mio è un invito a non discutere all'infinito e accettare i fatti.
Non capisco perchè se invito a metterla di discutere la legittimità di un progetto, mi debba sentir dire che posso andarmene. Cosa c'entra, precisamente? Se fosse vietato non aderire al PEL, sì, valuterei di levare la scheda. Ma cosa ho detto di sbagliato invitando chi dissente ad usare uno strumento legittimo - la non adesione al PEL - invece di litigare una tantum sul forum rompendo le scatole sia a Gianluca che a Gemini?
L'esempio di Arshmork tuttavia è calzante. Non contesto il diritto di dire "è cosi perchè mi piace" cosa che ho scritto sopra mi è stata detta da Gianluca, e dopo questa cosa ho smesso di scassare le scatole sul PEL. Contesto il fatto che, e parlo di Gemini, quando ho sollevato obiezioni la risposta è stata la lista delle sue competenze. Ma, di nuovo, io ho detto chiaramente che ho finito con le critiche e proposte al PEL.
Non riesco a capire, ripeto, la famosa frase "se non ti piace quella è la porta". Ho detto che disprezzo il lavoro di questo sito? il lavoro di Gianluca? Il lavoro di Gemini? ho detto che in passato ho fatto critiche al progetto, MAI al diritto di Gianluca di fare quel che fa, non sono state recepite da Gemini quindi non ne faccio più, e invitavo a smetterla di attaccare il progetto a priori, perchè il gestore si è espresso in merito e vuole mantenerlo. Cosa c'è di male?
04/02/2011 21:05:17
Francamente, non capisco come si possa sostenere la tesi del "tanto il pel non cambia" quando dieci messaggi più su il gestore del portale ha detto "l'idea di dividere punti legali da norme inerenti la completezza di informazione mi piace".
Io vi inviterei ad andare oltre rancori passati ed essere fattuali e concreti.
Quanto sopra testimonia apertura, gli interventi del Gestore del portale testimoniano voglia di partecipare alla discussione.
Io continuo a non vedere reali proposte da discutere, partendo dal fatto (giusto o sbagliato) che gdr online è una directory, principalmente, e non opera censura sulle land pubblicate.
Partendo da questo (che sia avida bramosia o una scelta di non porsi da giudice su nulla poco dovrebbe importarci), si potrebbe vedere di trovare altre modifiche e aggiunte al pel.
Ho letto e condiviso la proposta di aggiungere informazioni: sui dadi o meno, per esempio, e sono convinta che anche questa idea, aumentando l'informazione immediata dell'utente, potrà essere accolta.
Le note sulle violazioni di copy già ci sono. Phishing non me ne risultano, di registrazione e uso di dati personali si parla diffusamente.
Sarebbe carino tirar fuori altri cambiamenti possibili che non riguardino il portale in se stesso, ma il pel, e che non vadano a chiedersi quanto ha preso alla laurea Gemini.
Note censorie stile proposte di Aceboy io le trovo impraticabili: ciò che piace a me non piace a te, io vedo il gioco in un modo, tu in un altro, se si affronta il discorso sotto questo approccio, è ovvio che non se ne esce più. Ace stesso che ha collaborato con più gestioni finendo invariabilmente per litigarci dimostra come un punto di vista univoco su stili e meccaniche di gioco sia impossibile da configurare.
Mi è sfuggita qualche proposta fattiva? Se si, ribaditemela...in modo non prolisso:)
04/02/2011 21:29:11
Da un certo punto di vista si potrebbe tentare di avere la botte piena e la moglie ubriaca dividendo gli obbiettivi nella spiegazione del progetto:
I punti per essere in regola con la legge e quelli di "logica, morale ed etica"- precisando anche sulla valutazione la diversità dei due gruppi, in modo da non creare fraintendimenti, che sarebbe anche coerente con la politica del sito di non giudicare i progetti.
Insomma avere una valutazione "legale" (cioè attinenza alle leggi) e una "morale" (rispetto dell'utente e limitazione di quei meccanismi dannosi).
04/02/2011 23:30:18 e modificato da dehro il 04/02/2011 23:31:21
05/02/2011 05:55:46 e modificato da gemini il 05/02/2011 05:56:31
Non voglio fare polemiche inutili, ma credo doverose due precisazioni:
08/02/2011 00:52:31 e modificato da ghennadi72 il 08/02/2011 01:22:45
Dunque, ecco brevemente raccolte le mie principali obiezioni al modo in cui è formulato il PEL
WEBFORCING
La vera minaccia del Webforcing non é il pericolo che il giocatore si rimbecillisca diventando succube dei punti frequenza e che quello diventi il fine delle sue connessioni. Questo é un assunto privo di fondamento, anche nella land che più di tutte viene criticata per il famigerato (e imitatissimo) "carisma". Il vero pericolo del webforcing é il rischio per la salute del giocatore. Unrischio che é strettamente legato a fattori fisici, posturali e nervosi, non certo a rischi di assuefazione psicologica. Si tratta in sostanza dei rischi per la salute che non riguardano specificamente i gdr-online ma qualunque sessione prolungata di utilizzo dei computer: rischi per la vista e rischi di natura ortopedica soprattutto.
Prima obiezione: assenza di alcun riferimento di natura legale, in questo punto del PEL.
Seconda obiezione: pur lodevole l'intenzione di "educare" il gestore a non spingere gli utenti a connessioni ingiustificatamente prolungate, ma la formulazione manca totalmente il bersaglio. Che i punti frequenza spingano l'utente a trasformarsi in un carisma-addicted e a collegarsi a una land solo per accumulare punti che non userà mai è una barzelletta che chiunque abbia un minimo di esperienza riconosce come tale: se su una land, specie piccola, non si ha nulla di meglio da fare che accumulare inutilmente punti, si smette semplicemente di collegarsi.
Terza obiezione: Se anche l'assunto fosse fondato (cosa che non é), il semplice stare "connessi" non comporta alcun rischio per la salute dell'utente, che nel frattempo può fare benissimo tutt'altro, anche lontano dal computer (cosiddetto "parcheggio"). I veri rischi per la salute dell'utente derivano invece dall'uso attivo del computer per tempi eccessivamente prolungati. Fissare una chat, giocandoci, per 3 o 4 ore é estremamente più lesivo per la salute del giocatore di qualunque "parcheggio", specie se le ore di gioco fanno seguito ad altre ore di intenso utilizzo del computer, per lavoro o per studio, e nelle ore serali in cui il fisico é già solitamente più affaticato. Viene quindi da domandarsi se la formulazione di questo punto del PEL abbia davvero qualcosa a che fare con lo scopo dichiarato di tutelare la salute psicofisica dei giocatori, o se non venga piuttosto usato come "cavallo di troia" attraverso il quale lanciare una critica ai criteri gestionali delle land che fanno uso di punteggi come il celeberrimo "carisma" lottiano. Critica che personalmente posso anche condividere, ritenendo il "carisma" un punteggio inutile e fuorviante, ma si tratta pur sempre di una valutazione soggettiva e trovo assurdo trasformare opinioni soggettive su cosa sia utile o non utile al gioco in valutazioni che si appropriano dell'etichetta di "legalità", o peggio ancora che vengono spacciate per preoccupazioni per la salute degli utenti.
Sarebbe più corretto affermare che i punti frequenza sono un sistema inaffidabile e sovrastrutturale nella maggior parte dei casi. Ma da qui al farne un punto sul quale valutare la "consigliabilità" di una land all'interno di un pagellino chiamato "Progetto Educazione alla Legalità" ce ne passa.
In questo caso il PEL, sotto il cappello della "legalità" é utilizzato per attaccare arbitrariamente un criterio gestionale ed una specifica meccanica di gioco. Ribadisco: personalmente sono pure d'accordo sull'inutilità, in generale, dei punti frequenza. Ma ci sono regolamentazioni ed elementi acriticamente riproposti di continuo parimenti inutili e ridondanti: rientra fra gli obiettivi del PEL formulare un giudizio sulla meccanica di gioco scelta dai gestori delle land?
E sulla base di cosa, esattamente, si decide che una meccanica di gioco é "sconsigliabile"? Dei gusti personali miei, piuttosto che di Gianluca, di prettyjane, di Gemini o di Aceboy o di pincopallo?
Cioé, facciamo attenzione a non trasformare il PEL in un contenitore col quale veicolare le nostre personali preferenze.... o facciamo (anzi fatelo) pure, ma senza spacciarlo per 'legalità' e men che meno per 'etica' o rispetto per la salute dei giocatori. Sarebbe intellettualmente disonesto.
Se davvero la preoccupazione é la "salute dei giocatori" tanto varrebbe criticare tutte quelle land che impongono una turnazione rigida, imponendo a volte attesa che oscillano fra i trenta e i quaranta minuti fra un'azione e l'altra, prima che arrivi di nuovo il proprio turno: mezzore durante le quali il giocatore DEVE leggere, ossia deve sforzare nervo e muscolatura ottica (tralasciando la postura innaturale), se vuole seguire la giocata, a differenza del "parcheggiatore" che può nel frattempo stare seduto sulla tazza del water, mangiare, fare sesso o essere al supermercato per fare la spesa, senza alcun rischio per la propria salute. Tanto varrebbe ricordare che dopo tot ore già trascorse davanti a un monitor in ufficio, in università o a scuola, mettersi altre ore al PC per giocare é una minaccia alla salute di per sé, e non certo per i punti frequenza. Tanto varrebbe dare votazioni negative a tutte quelle land che scelgono temi grafici e palette di colori affaticanti per la vista dell'utente medio.
Proposta: eliminare questo punto, oppure sostituirlo con una valutazione basata sulla presenza di adeguati disclaimer che avvisino il giocatore dei pericoli per la salute connessi all'uso prolungato di per sè del computer, specie nelle ore serali (le più frequentate dai giocatori) in cui il fisico é già sottoposto all'affaticamento ed allo stress accumulati durante la giornata (per non parlare dei pericoli di disequilibrio nel ciclo sonno/veglia quando si usa a lungo il PC attivamente prima di andare a dormire).
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INDIVIDUAZIONE DEI LIMITI DI ETA' PER L'UTILIZZO DEL GIOCO
Dire che non c'è una chiara normativa di riferimento é un discorso ormai obsoleto. La normativa di riferimento c'é, esiste a livello europeo, e da diversi anni ormai regola anche il settore videoludico online e dei browser game. Non si puà continuare a definire "disclaimer esca" una dicitura che l'Unione Europea richiede sia espressamente indicata sulle confezioni dei videogiochi e dei browser game, ossia "Gioco SCONSIGLIATO ai minori di XYZ anni". Non all'interno di un sistema di valutazione che si vuole improntato a criteri di legalità.
Quanto a questo va chiarito che l'esposizione delle icone del sistema pegi/pegi-online non implica una certificazione neutra ed esterna del proprio gioco: far valutare il proprio gioco dal sistema pegi ha dei costi che sono fuori dalla portata dei privati cittadini che normalmente aprono e gestiscono le land di gioco di ruolo. E' disponibile gratuitamente un'icona utilizzabile dai giochi online, ma per esporla si devono rispettare i criteri più restrittivi che qualificano la land come "children safe".. ossia si salverebbero, forse, le land ambientate a Pufflandia, sempre che Puffetta e Puffo Forzuto non facciano le cose zozze quando Gargamella non guarda.
Tuttavia se si devono spingere i gestori a valutare il proprio gioco e individuare il limite d'età, tanto vale rifarsi ai criteri utilizzati dal sistema PEGI. Che non sono i limiti attualmente indicati nel punto 9 del PEL. Questo, ovviamente, nell'ipotesi che venga a cadere tutto quel discorso sui "disclaimer esca", in quanto non attinenti al quadro normativo attuale. Ovvio che se invece si intende continuare a definire "disclaimer esca" la formula che l'UE utilizza esplicitamente nella classificazione di videogiochi, mmorpg e browser game, tutto il discorso cade. Ma torno a chiedermi che senso abbia chiamarlo "Progetto di Educazione alla Legalità".
Fondamentalmente correttezza vuole che l'utente sia informato nel modo più completo ed onesto possibile quanto ai "contenuti critici" che potrebbe visionare giocando. Sapendo peraltro che in molti casi le possibilità di intervento e sanzione degli staff sono limitate all'intervento a posteriori, ad esempio nel caso degli avatar e delle azioni inviate in chat in periodi di assenza dei moderatori.
Proposta: riformulare questo punto, eliminando i riferimenti ai "disclaimer esca" (in quanto la formula "gioco sconsigliato ai minori di .." é precisamente la formula adottata dalla normativa europea) e richiedendo ai gestori puntualità e dettaglio nell'informare l'utenza dei contenuti critici che potrebbe incontrare e specificando con chiarezza che non é sempre possibile garantire una vigilanza costante ed in tempo reale.
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DOCUMENTAZIONE
A mio parere c'è una formulazione poco chiara dei due punti riguardanti la documentazione. Non è chiaro se ci si riferisce a documentazione riguardante le regole di moderazione e gestione del rapporto (contratto) tra utenti e gestori, se si parla di regole specifiche di gioco (es: autoconclusive si/no, numero di azioni per scoccare, convenzioni linguistiche da usarsi in chat ecc ecc) o se si parla di documentazione dettagliata sull'ambientazione di gioco.
Proposta: revisione "soft" della formulazione, distinguendo i due punti in
1) Chiarezza "contrattuale" del rapporto tra utente/giocatore e gestori/proprietari, regole di moderazione, etc.
2) Documentazione sintetica sulla meccanica di gioco e l'ambientazione adottata
...
se mi viene in mente altro, integro.
08/02/2011 11:42:01
08/02/2011 21:43:21 e modificato da ghennadi72 il 08/02/2011 23:09:25
11/02/2011 19:12:31
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quod ha risposto alla discussione: Perché non avete più voglia di giocare?