Giocatori di ruolo o drammaturghi?

08/08/2013 11:00:50

No.
FUGGITE SCIUOCCHI!

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quota

08/08/2013 11:51:54

Il dramma per me non è tanto quando questo atteggiamento ce l'ha un player, che alla fine me ne accorgo e sono libera di evitarlo on game o di chiudere i rapporti ludici; diventa tragico quando ce l'ha un master e ti propina Quest/Trame/Filoni, che io definisco "immutabili". Ovvero non importa cosa farà il tuo pg, puoi essere bravo, furbo o il loro contrario... la trama andrà come lui ha deciso contro ogni buon senso e contro ogni cosa tu possa fare on game. In questo caso il tuo pg, diventa un png XD

quota

08/08/2013 13:05:37

Si, ma quello avviene dopo. Prima di cadere col mostriciattolo ha distrutto il ponte su cui stavano combattendo sperando di liberarsi del balrog. Ha letteralmente "tagliato i ponti" XD

quota

08/08/2013 14:14:45

Il problema alla fine sta nel fatto che, a differenza di altri tipi di pessimi giocatori, la categoria sopracitata è anche difficile da stanare.

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quota

08/08/2013 14:30:53

"Se non mi chiedi scusa me ne vado..."

E tu mentre cerchi di capire di quale colpa ti sia macchiato, le tue dita prendono vita e rispondi con un diplomatico:

"Fai buon viaggio e spediscimi una cartolina..."

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quota

08/08/2013 16:01:43

Succede, e sempre troppo spesso.

Non sono pochi i giocatori che si iscrivono a un GDR online con lo stesso approccio col quale lanciano Assassin's Credd o Skyrim sulla propria PlayStation... e sfortunatamente di solito ci si può fare ben poco.

Una Land online offre agli utenti una realtà alternativa, ma pur sempre una realtà tendente al verosimile, quindi dove ci si confronta con altre persone che non si conoscono e con situazioni che non sono controllabili al 100%.

Percorsi precostruiti non possono esistere, ne da parte dei player ne da parte dei Master. E proprio questo dovrebbe divertire tutti! Le esperienze di gioco formeranno e influenzeranno il PG, magari deviandolo completamente dal percorso che si era prefissato, magari approfondendolo, etc. etc.

Chi non apprezza questo, non è un giocatore di ruolo ma un giocatore di Assassin's Creed o Skyrim.

Su Barcellona ad esempio, dopo due o tre richiami invitiamo questo tipo di giocatori ad allontanarsi. Considerando che anche i cambi di PG come fossero mutande fanno danni; che il PG sia influente o meno, fanno sempre danni e affossano l'atmosfera.

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quota

08/08/2013 16:25:17

Tutto, tristemente vero, anche se non ho mai riscontrato conseguenze catastrofiche. Al contrario, i "danni" sono "minimali" su questo aspetto.
Difficilmente, raggiungono per buona coerenza punti importanti o diventano elementi di spicco, salvo nel mondo dell'aratura di mostro e nello sterminio insensato di alleati.
Il massimo del danno è quando si impegnano a giocare con elementi che molto più empatici e quindi che non riescono a sopportarne la presenza, creando teatrini di insulti e delle torri di babele di confusione spesso fondata sull'aria fritta.

Il protagonismo fine a se stesso e non motivato lede in primo luogo se stesso, ma non è una bomba atomica sganciata ad un metro d'altezza. Se vige e il gioco si lega ad una buona coerenza, quel personaggio diventa una goliardica caricatura di Capitan America, prima di essere platealmente deriso.

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quota

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