Una buona azione

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18/07/2016 11:13:12

La penso esattamente come strangefolk.

Tra l'altro non si può parlare di un modello di azione fatta bene perché non solo cambia tantissimo lo stile di gioco da una tipologia di land all'altra (fantasy classico, moderno, hentay...), ma anche dalla struttura base della land stessa.
Secondo voi un'azione strabiliante fatta in un play by chat verrà considerata allo stesso modo anche se fosse stata fatta uguale in un play by mail? Non ho mai giocato in un play by mail, ma immagino ci siano enormi differenze sullo stile di scrittura. Già il semplice problema del fattore tempo non esiste più ad esempio, non su un parametro basato sui minuti.

Perciò l'unica regola d'oro di un'azione fatta bene è:
-adeguati alla consuetudine di quella determinata land senza perdere il tuo tocco personale.

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quota

ghennadi72

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20/07/2016 20:10:32 e modificato da ghennadi72 il 20/07/2016 20:51:30

Una biuona azione è:

a) rispettosa del regolamento in vigore dove giochi: Ciò che su una land è vietato potrebbe essere ammesso o addirittura incoraggiato su un'altra, il che può includere tutto, dalle modalità di espressione di ciò che il pg prova, alla lunghezza delle azioni, al sistema di regolazione degli esiti, alle regole di turnazione, ecc, argomenti sui quali un po' troppo spesso si tende a dimenticare che non c'è La Regola, ma mille regolamenti di gioco che hanno in comune un'unica cosa, l'utilizzo di una webchat come interfaccia di gioco e della lingua scritta come principale mezzo per interagire (anzi nel caso di PbF e PbEM manco la webchat) Qui sono sempre stati un po' troppi quelli che nell'ansia di sostenere quella che è la loro personale visione di cosa sia IL gioco di ruolo testuale, finiscono col suggerire di che su un campo da calcio si può giocare solo con le scarpe da sera dotate di tacco a spillo da 11cm e che si deve giocare a pallanuoto coi pattini a rotelle ai piedi e un casco da hockey in testa..

b) comprensibile, lineare e di chiara lettura per tutto ciò che non è il "parlato" del personaggio: Traduzione, se il tuo pg parla come un trattato di metafisica borbonica del XVII° secolo, pazienza, ma quando scrivi cosa FA il personaggio scrivi nell'italiano più lineare, semplice e diretto possibile senza cercare di ricorrere a stravaganze lessicali da poema epico dei poveri. Chi ti legge non deve essere costretto a ripassarsi l'Ariosto, l'Alfieri e Cicerone per capire se ti stai mettendo a braccia conserte, ti stai grattando sotto le ascelle o stai ballando la macarena.

c) Rispettosa del contesto e in grado di adattarsi alle esigenze di interazione con gli altri giocatori: Se vedi che la giocata ha un ritmo rapido e finalizzato all'azione fisica, adattati e non rallentare tutti con eccessi di dettaglio nell'interpretazione personale, poco importa si tratta di introspezione emotiva o di descrizione fisica minuziosa del tuo linguaggio corporeo: lo stile narrativo "don't tell, show" può risultare mortifero e letale quanto una vagonata di pensieri espliciti in azione, se il ritmo della giocata non è adatto. Se vedi che la giocata ha ritmi più diluiti e/o comporta, per chi vi sta prendendo parte, una densa carica emotiva, epica, introspettiva, ecc, in cui il focus non è l'azione fisica o qualcosa che deve accadere fisicamente, non cacare la m|n#^ia con azioni da 10 parole in tutto solo per dimostrare al mondo ruolistico la tua superiorità di giocatore che preferisce il gioco rapido. In generale, sempre un occhio, se non due, alla capacità di adattarsi al registro della giocata. A volte può essere persino utile e interessante spezzarlo, o cambiarlo. A volte. Imparare quando farlo e quando non farlo credo sia una delle discriminanti per distinguere tra un buon giocatore di pbc e un giocatore di pbc che crede di essere bravo e finisce invece per essere unicamente un inopportuno stracciamaroni molto pieno di sè. O se vogliamo dirla più sinteticamente, tra un animale da chat e un animale in chat.