Ho voglia di west postato il 01/05/2007 14:42:19 nel forum giochi e dintorni
Questo è l'appello disperato di un player vagabondo.
Un appello a chiunque sia in grado di mettere in piedi un gdr.
PERPIACERE:aprite un nuovo gdr ambientato nel vecchio west!
CEUVIW(il meglio) è ormai in coma da secoli.
OW ha chiuso...ma in fondo poco male...era pieno di gonzi.
Terre di Confine è l'eterna promessa mai mantenuta.
QUALCUNO FACCIA QUALCOSA!
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28/05/2007 09:59:10
Ho iniziato a lavorarci sopra perchè anche io ne sento la mancanza, ma non è una passeggiata. Il problema fondamentale dell'ambientazione western è che un gdr western funziona bene con personaggi che si spostano in lungo e in largo, che fanno lunghe cavalcate e grandi viaggi, poichè in una città quando hai fatto una quest con una rapina in banca, una rissa nel saloon, l'organizzazione di una posse, la richiesta d'aiuto di un ranch vicino, il blocco dei vigilantes, l'indagine su un omicidio o su un ricercato e un altro paio di quest, bene o male hai esaurito molte delle possibilità che ti offre il restare entro una cittadina di frontiera. Per fare un buon western si dovrebbe impostare il gioco in tanti gruppetti ognuno seguito da un master, su un ambientazione molto ampia (addirittura secondo me l'intera estensione di uno stato come l'arizona o il texas) solo che diventa un caos illimitato. In pratica, funzionerebbe benissimo in un cartaceo.
28/05/2007 15:30:15
Da fan e lettore giornaliero di Tex Willer, di cui tra me e mio padre abbiamo tutta la collana (ragazzi, un angolo intero di garage...) non posso che essere d'accordo.
Sono buone le idee di Faber (non avevo dubbi al riguardo :P) e anche quelle di Yan, ma non cambia granchè la sostanza: un western non rende bene in un online by chat. Al massimo può funzionare in un by forum, ma in ogni caso per giocare bene una cosa del genere bisogna accantonare l'idea ormai abusata e spesso discutibile di "città" dove te giochi come, quando, per quanto e dove ti pare, giusto per portare un pg a ciondolare per le chat, e invece costruire qualcosa che prosegua per "sessioni" proprio come un by forum od un cartaceo. Il fatto di dover guidare i pg avanti e indietro per grandi spazi fa si che diventi inutile e impossibile il "giocherellare" quotidiano (anche perchè se sei in una carovana, puoi stare in una sola chat, e a meno che tu non ti accordi con i membri della carovana sarei sempre e comunque solo indipendentemente da dove sono gli altri giocatori della comunità), e quindi l'unico metodo pratico per giocare rimane quello delle sessioni di gioco.
Torno a credere che funzioni bene in un cartaceo, ma solo per il concetto basilare che guida il cartaceo: un master per pochi pg, pochi pg sotto un master, sessioni di gioco organizzate.
In un by chat l'ideale sarebbe costruire una grande ambientazione, dei gruppi di gioco, ognuno dei quali gioca per conto suo, composto da un master e un tot di giocatori, e che occasionalmente possano incrociarsi tra loro. Una ed un unica chat per ogni gruppo di gioco, che prende ogni volta che serve una connotazione e una caratterizzazione differenti (finchè sei in viaggio può essere il deserto del gila, quando sei in città può essere la strada principale o il saloon), e una chat multigroup per i contatti tra gruppi. In pratica, un cartaceo su chat con gruppi che possono venire a contatto tra loro. Ovviamente anche questa visione ha i suoi difetti, uno su tutti la difficoltà di interazione tra personaggi di gruppi differenti.
29/05/2007 16:10:45
Carissimo Yan, permettimi di dissentire dai tuoi utopistici proclami sul Gioco di Trama.
Quello che tu hai descritto lo puoi "umanamente fare" se hai dei microgruppi da 10 persone, e 7 persone disposte a sacrificare la loro vita per il gioco. Tu pargli di gioco intelligente non coincidente con svago. Perché? Solo i giochi stupidi sono giochi divertenti? Quello che descrivi tu è un gioco fine a se stesso con "impegni" manco fosse un contratto scritto mentre il grande successo dei gdr by chat è dovuto al fatto che anche chi ha 30 minuti al giorno "dovrebbe" o "potrebbe" farsi la sua giocata. Non critico i contenuti del GDT come BG etc etc quanto i fattori umani derivanti da questo. Alla fin fine la tua critica a raizingher se la si rilegge sembra un avvalorare della sua tesi di atomismo dei giocatori. Il più grande problema delle "città" dove si ruola è appunto far coinciliare 50 o più (levati Master e gestori) interessi,background e quant'altro. Gestire gusti,emotività e quant'altro di un Macrosistema molto diverso dal microsistema del gruppo cartaceo. Altra cosa che ti critico è il fatto che tu accusi che i gdr sono diventati comunità E' vero e non vedo cosa ci sia di male visto che i giochi sono per definizione momenti di aggregazione e comunità, certo alcuni esempi Internettiani sono negativi e tendo a creare "vite virtuali" a scapito del reale e cose del genere, ma in ogni caso creano "reti di relazioni" nolente o volente.
Ritorno per un ultima volta sull'argomento West e GDR dopo questo OT. Il problema è secondo me la "ridefinzione" di GDR post lottiana, post MMPORG, post Videogames. Si dovrebbe avere una rieducazione prima dei giocatori e poi di chi fa il gdr. Concordo su Yan dicendo che è un gioco intelligente, dico anche che però dall'uscita del D20 system sia diventato un gioco puramente di calcoli e non di intelligenza. La cosa che si è persa e che da quanto ho capito(anche yan concora) è la magia dell'interpretazione "du role". Ovvero usare la fantasia per uscire dai canoni, spremere il cervello per essere qualcuno di diverso. Su questo concordo appieno, molti dei clichè avallati dai vari gdrbychat di successo hanno formato erroneamente schiere di gestori,master e giocatori. Abitudini cattive come le descrizioni vuote e chilometriche, Personaggi super piu' Efebici e quant'altro. A questo si aggiunge la trasposizione della cultura dell'immagine che ha fatto perdere il romanticismo di ambientazioni come il West, le storiche e anche il Cyberpunk(se non fosse per Chavez &Co). In conclusione forse, una città fatta con vero criterio,manuali e quant'altro potrebbe attirare gente (al massimo 10 o 20 giocatori) ma non si può sperare di fare una città che duri se non si rinuncia a fattori come "la coerenza","il full gdr" et simila.
my 0.02€
29/05/2007 18:21:14
@ yan e mook
Non mi contate niente di nuovo. Sono gestore di una city che ha aperto all'inizio dell'anno, ove i nomi, i backgroun e le schematizzazioni delle skill vengono valutati uno per uno dallo staff master, dove si cerca di fare un full gdr e non un giocherellino a perdita di tempo, dove si cerca di costruire delle quest che obblighino i giocatori ad interagire tantissimo tra loro e con il master per arrivare alle soluzioni, dove tra l'inizio di una quest e la sua fine possono passare anche mesi, visto che finchè i giocatori non interagiscono, indagano e si interrogano a vicenda non si arriva da nessuna parte, dove si cerca di premiare il giocatore che descrive qualcosa in quattro righe invece del giocatore che ne scrive dieci e non descrive assolutamente niente se non il suo egocentrismo.
Il risultato è che la city conta cinque giocatori attivi ogni sera, se va bene, perchè il giocatore online medio vuole la robina scodellata che si possa risolvere in due ore di gioco, vuole poter stare connesso giusto mezz'ora per cazzeggiare il suo pg in taverna, vuole vedere una lista degli online di almeno 30 persone dove scegliere con chi, quando e quanto giocare, vuole potersi fare un background di tre righe e con il nome stupido pseudofantasy che usa nei mmorpg o a lot, e così via.
Questo può piacere o non piacere : a me non piace, ma evidentemente al 90% dei giocatori online si, e di questo bisogna prendere atto.
Yan, le tue sono belle parole e io le condivido, ma il tuo gioco by trama si può fare con un gruppo di cinque-sei giocatori ed un master che li segue, innanzitutto perchè in altro modo diventa caotico, e secondariamente perchè, tornando a quanto detto prima, il giocatore di ruolo medio è un quattordicenne che ha voglia di chattare parlando in modo aulico e basta, e per fare un gioco come questo (e come dovrebbe essere un buon western, anche secondo me) ci vogliono giocatori con un po di materia grigia, che purtroppo la mettono su, di solito, in un età in cui diventa impossibile avere molto tempo per giocare causa studio e/o lavoro.
Negli online, studiare questo metodo è un'utopia, a meno che non si sfrutti la visione "online" giusto per sostituire il rapporto interpersonale del cartaceo. Al riguardo con un amico stiamo lavorando ad un portale che offre la possibilità di crearsi un gruppo di gioco e una volta dentro giocare liberamente l'ambientazione, il metodo ed il sistema che ogni gruppo preferisce, dal d20 system e le regole di D&D al sistema full gdr interpretativo con regole e ambientazione inventati. Siamo ancora un pezzo indietro, chissà che verrà fuori.
Il problema è che con i giocatori medi e la visione discutibilmente diffusa, nel bene e nel male, di gdr by chat <=> città virtuale, codesta è un'utopia, a meno di non riuscire a trovare con il lumicino una mezza dozzina di giocatori veramente interessati a tirare fuori qualcosa.
29/05/2007 18:38:22
Esiste ben altro oltre alle gilde e ai mestieri
Parole sante. Io infatti le gilde le ho abolite e ho costruito i mestieri in modo che rispecchino veramente le attività dei pg, e non solo un mero click & cash. Peccato che come sempre siano in minoranza quelli che possono comprendere l'effettivo vantaggio e la logica di queste scelte.
Quanto al far capire alla gente questa visione del gioco di ruolo, non è una passeggiata. Anche perchè di dieci a cui provi a spiegarlo, nove dicono "no, è troppo difficile" e se ne vanno, tanto qui accanto c'è tanta di quella scelta...
29/05/2007 19:35:37
Idem per me, che ho la fortuna di potermi appoggiare ad un poker di collaboratori con gli attributi cubici.
Ma qui si va OT :P e per tornarci, secondo voi quale metodo sarebbe più adatto ad un western funzionale?
30/05/2007 19:09:09
Non sono come voi un esperto giocatore di rpg (nel senso più profondo del termine), quindi non posso controbattere granchè alle vostre argomentazioni.
Mi ritengo però un profondo conoscitore di fumetti e del genere cinematografico western.
Posso quindi fare questa osservazione: il genere può essere letto in due differenti modi.
Da un lato c'è il taglio spaghetti-bonelliano (permettetemi la bruttura) con scazzottate, cavalcate, bevute e spacconate. Un po' quello che era diventato OW.
D'altra parte c'è il taglio storico, che in ambito fumettistico ha come punto di roferimento lo splendido MagicoVento. Non dimentichiamo che nel west c'è stato uno dei più sanguinosi e lunghi genocidi che la storia ricordi: varie tribù spesso in disaccordo tra di loro sono state massacrate da invasori molto più potenti solo perchè rivendicavano il loro diritto a rimanere dov'erano sempre state.
Un rpg di questo tipo era stato impostato dal grandissimo AquilaGrigia, ma, forse, esigeva troppe conoscenze storiche da parte dei players per poter sopravvivere(non a caso i players erano pochi ma buoni). Peccato, perchè C'era una volta il west era davvero grande.
30/05/2007 19:16:03
Ho giocato a C'era una volta il west, e l'unica cosa che posso contestare ad AquilaGrigia era come alcuni concetti basilari del buon gioco di ruolo generalmente non venissero insegnati a chi evidentemente non li aveva.
Quello che dici, armonica, è una questione relativamente secondaria, perchè è l'ambientazione: che tu voglia incentrare il gioco sulla vita di frontiera dei bianchi, alla spaghetti-bonelli, o spostarla sul rapporto con la natura e la magia dei nativi, è una scelta che non dipende dal come costruire l'idea di gdr western. Secondo me costruire una city, che sia la ricostruzione di El Paso o un accampamento di Apaches Chiricahuas, non funziona per un buon western, ma bisogna costruire qualcosa di diverso. Secondo me, una giusta via di mezzo tra il gioco via trama proposto da yan e la comune visione della città virtuale.
30/05/2007 20:06:26
ma quanti papiri avete scritto =_='
12/06/2007 18:17:38
Cavolo, spero vivamente che apra presto un gdr sul west!! E' un'ambientazione affascinante....
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