Post ed azioni, pensieri in azione postato il 18/09/2021 11:52:34 nel forum giochi online
Scusatemi se è un argomento già trattato, non l'ho visto ma son curioso di sapere la vostra a riguardo... Quali sono la durata e la lunghezza ideale di un post a parer vostro? è una cosa forse più adatta ad un sondaggio ma son curioso anche di sentire le opinioni.
Meglio un post da 700-1000 caratteri in 5-10 minuti per un gioco meno profondo ma più spedito, od uno più lungo, più accurato, ma con tempistiche più spezzate?
Il pensiero in azione (inteso come commento caratterizzante e narrativo, piuttosto che "pg dice [x] ma pensa in realtà y") per voi è un mezzo di sviluppo utile per il gioco o solo una perdita di tempo che andrebbe meglio investito in azioni più brevi e descrittive?
Non credo ci sia una risposta sbagliata, anche perchè di land in land che ho visitato e giocato ci sono concezioni molto diverse della cosa, ma appunto, son curioso di sentire un po' di opinioni di vecchi e nuovi, riguardo a durata delle giocate (libere o quest che siano) densità delle azioni, descrizioni e pensieri, e via dicendo.
Premettendo che io sono uno di quei giocatori a cui va bene postare/attendere anche una ventina di minuti, facendo quindi giocate abbastanza brevi in termini di azioni, son molto curioso di sapere la vostra, vecchi e nuovi del pbc.
18/09/2021 11:58:18 e modificato da redlabel il 18/09/2021 11:59:44
Bella discussione!
Personalmente, non ho problemi ad attendere anche 20 minuti ad azione (purchè si rimanga su quella media e non si scantoni nella mezz'ora, che altrimenti più di 6-8 azioni a role non si riescono a fare secondo me). Di solito però io mi mantengo sugli 8-15 minuti massimo e su una media di 1500 parole (anche se posso scrivere di più o di meno a seconda dei casi e dell'ispirazione).
Per quel che riguarda i pensieri in azione, intesi come "che bello - pensò X, andando poi ad esprimere il suo assenso con un: "wow, mi piace l'idea!"... no.
Per quel che riguarda i commenti caratterizzanti e narrativi, come li hai descritti tu, ne faccio uso (senza esagerare) perchè a mio avviso danno quel quid in più, mi fanno immergere meglio nel personaggio e nella role.
18/09/2021 12:08:39
La durata di attesa dipende dal contesto. Se giochiamo in due possono anche essere 20/30 minuti, la role tranquilla mi sta bene a meno che non ho un tempo limitato e allora, ti accordi.
Se più persone max 15 minuti, in quest 5/7 minuti.
Non sto a contare le righe ne i caratteri perchè ci sono giocatori che in pochi caratteri ti danno l'idea dell'essenziale invece, mi scoccia aspettare 20 minuti per utenti che devono descrivere il bottone e del ricordo della nonna morta, legato al bottone ecc ecc e i pensieri di quanti problemi hanno (il pbc non è un racconto a più mani).
O il riassunto delle puntate precedenti, tutte cose che non sai e che quindi, non interessano allo sviluppo di spunti ma che vengono usati, per i px automatici.
18/09/2021 12:57:05
Una cosa che ho appreso nel tempo è che.. i wall of text non fanno di un giocatore uno scrittore e le azioni brevi non fanno un giocatore uno che non sa ruolare. Esiste una forma di equilibrio cosmico nel gdr, fatto di azioni, descrizioni che devono far vedere il pg nella mente di chi legge, senza farla addormentare dopo tre righe di futili voli pindarici o lasciar un'espressione basita da "non ho capito" ma dove si esagera nell'essere ridotti. Ho visto persone che scrivevano papiri e te li leggevi in un attimo e altri sparare paginate di dettagli tanto inutili quanto futili che ti rendevano il gioco impossibile... O persone che scrivevano meno ma avevano un naturale dono per la sintesi e erano in grado, con poco, di rendere il pg perfettamente come chi, tre righe di nulla cosmico.
Morale? Non esiste un modo corretto di giocare, nemmeno un modo migliore di un altro, nei giochi la gente tenderà sempre a "imbrancarsi" con chi ha un genere di scrittura di proprio gusto, poi ci sono quelli che si adattano passando a giocate veloci a giovate prolisse, in base al contesto, situazione e player.
Ma alcuni punti considero sacrosanti.
Se si è in due il ritmo viene dettato e si gioca anche lenti, ma se qualcuno si introduce nella giocata, a mio avviso, ha obbligo di adattarsi al gioco in corso. Esempio due giocano scialli e veloci entra il terzo che spara papiri ogni 30/40 minuti ecco lo considero di una maleducazione assurda entrare e imporre il proprio ritmo a chi stava giocanto, chi entra, ha il dovere di adattarsi al ritmo in corso e non imporsi.
I pensieri in azione no. Seppur ci sia ampia tolleranza, almeno da me, per commenti in stile, buchiamo la quarta parete, basta non siano preponderanti e una tantum e solo in determinate situazioni dove non mandano a gambe all'aria una giocata (se è una role seria con della profondità cerchiamo di mantenerla tale).
I tempi, come dicevo, si è in due? Facessero come gli fa comodo. Qualcuni si aggiunge? Si adatta non si impone. Solo col Fato imponiamo tempi brevi, massimo 10 minuti a player, non importa quanto si scrive ma si deve tassativamente rimanere entro i dieci minuti, se qualcuno sfora gli viene ricordato, continua fregandosene... bhè prevedo tiri dado extra e alto rischio critici e conseguenze. Il Gioco è un qualcosa di comunitario, socializzazione e anche adattamento, che ha delle regole, fondate anche sul semplice buonsenso che spesso viene dimenticato.
Argomento interessante, ma talmente tanto ampio e passabile di interpretazioni diverse, concetti diversi, perchè come plyaer siamo individui e tutti diversi, ognuno con la sua concezione di gioco che va a far gruppo con chi, alla fin fine, gli è più congeniale.
18/09/2021 14:18:52
Un gioco con meno caratteri non è meno profondo, è solo scevro di pensieri in azione, parti ridondanti e cose in eccesso fatte in una sola azione. Il risultato, quando si tagliano i caratteri, è semplicemente una maggiore interazione con gli altri partecipanti alla giocata, perché si ottiene una risposta a più parti di quello che si sta facendo.
La stessa identica azione si può dividere in più azioni, senza nulla togliere alla profondità d'interpretazione ma lasciando spazio all'altro di intervenire nell'immediato su quello che stiamo dicendo e facendo.
I pensieri in azione non fanno niente di buono a parte allungare il brodo (allungando a dismisura tempistiche e caratteri appunto) e spoilerare cose all'altro giocatore, quando metà del divertimento dovrebbe essere proprio scoprirle giocando.
18/09/2021 14:59:03 e modificato da queenstoner il 18/09/2021 15:00:07
Io sono una player che varia molto nello stile di gioco, o meglio, riesco ad adattarmi facilmente ma dipende sia con chi gioco, sia dal tipo di land.
Per mio gusto personale , per esempio, mi piacciono le azioni ricche e che ti fanno calare un po' nel mood sia della giocata che nella psiche del personaggio. I pensieri caratterizzanti, e non quelli "tizio pensa x e fa y", a me piacciono perchè ti fanno capire la sfumatura del personaggio e se sei bravo riesci senza fare spoiler. Sono utili, appunto, per calarti in quella determinata situazione.
Sinceramente non credo che ci sia un limite di caratteri per scrivere una buona azione, però ammetto che solo parlato e poco descrittivo a me non piace, snatura il personaggio e il mood della role. Quindi la media ottimale è almeno 2000 caratteri ma ripeto, dipende dal contesto e dal tipo di gioco. Io purtroppo sono una di quelle che se la role mi prende scrivo davvero troppi caratteri e cerco sempre di tenermi nei 20 minuti massimo e se sforo chiedo sempre se la cosa crea problemi, così come avviso sempre che potrei essere lenta così se a qualcuno non va bene ci si accorda e possiamo adattarci.
Però ecco, in determinati contesti se il gioco lo permette (quindi che non c'è limite di caratteri e di tempo) tendo sempre ad arricchire l'azione con dettagli che non ritengo affatto inutili, perché se vuoi capirne il contesto, se vuoi capire la psiche di quel personaggio in quel determinato momento e far capire all'altro giocatore l'emozioni e fargli arrivare qualcosa, secondo me servono.
18/09/2021 15:01:19 e modificato da coach_ il 18/09/2021 15:06:54
ad ora tutti pareri interessanti, molto vari, mi sorge quindi una domanda consequenziale:
scrittura creativa e gdr, mondi uniti o separati?
premettendo che il pensiero in azione del tipo "tizio gli sta simpatico ma lui è piuttosto riservato quindi è rude per questo" è una cosa che non amo nemmeno io, dato che un pg riservato (o bugiardo, beffardo, rabbioso o qualsiasi caratteristica personale) va giocato come tale senza giustificarlo, penso a riflessioni, commenti in giocata, piccoli sfondamenti della quarta parete -brevi, non preponderanti con il contenuto- che mettano in mostra il carattere del pg senza toccare il contenuto del post o sforare nel metagame.
Per voi il gioco di ruolo prevede la sola descrizione delle azioni di un pg, quindi "Tizio apre il libro, lo legge, lo richiude, ridacchia e lo ripone" oppure anche una sorta di narrazione che ne delinei anche gli aspetti psicologici che sì, da un lato possono trasparire sul lungo termine anche in un giocato descrittivo, ma dall'altro danno un'intensità al post che trasmetta meglio la sua personalità anche nell''immediato?
Mi scollegherei dalla questione tempo e caratteri poiché anche a me son capitati player delle risme più diverse, da quello che in sei post da quattrocento caratteri ti scrive un pg strutturato, di carattere e interessante, a quello che lo fa con post lunghi cinque volte tanto e molto sfaccettati, arrivando a quello che invece allunga la broda per darsi un tono, ma di fatto intasa l'azione di descrizioni ridondanti, riferimenti in narrazione eccessivi ad altri eventi e via dicendo.
In effetti quel punto del discorso è troppo complesso da affrontare visto che quantità e qualità sono scollegate e non sempre un giocatore che scrive tanto o lentamente scrive bene o viceversa.
Quindi, qui vi chiedo: arricchire quella parte di scritto che non è azione visibile agli altri per dare un'identità e uno stile al proprio pg, è secondo voi superfluo? Non penso ci sia giusto o sbagliato a riguardo, e che in ogni gdr trovi gruppi di persone che giocano in un certo modo e che si trovano meglio con altri che usano lo stesso stile e tempistiche, son curioso di sapere la vostra avendo visto molti tipi di player con visioni diverse al riguardo.
Da questo discorso io per primo escluderei le quest, nelle quali salvo casi molto specifici come una trama molto intima e personale, devono svolgersi nel modo più chiaro e comprensibile possibile per non far impazzire il master, al costo di appiattire un po' lo stile.
18/09/2021 15:18:07 e modificato da redlabel il 18/09/2021 15:21:00
Per risponderti mi allaccio a @queenstoner, di cui quoto ogni parola. La descrizione “secca” delle mere azioni del personaggio, senza magari soffermarsi sulle sue espressioni facciali, sul suo modo di fare particolare, mi annoiano.
Io poi sono una player che per dirti che il suo pg ha l’aria contrita non dice “le si avvicina con aria contrita”, ma piuttosto nomina la fronte corrugata, lo sguardo assottigliato ecc. Certo, questo prende qualche riga in più, ma a me diverte maggiormente così (e soprattutto ho trovato molti player uguali a me).
Ecco, non mi metto a descrivere il bottone della giacca relagata dalla nonna, però per il resto, se dovessi scegliere, preferisco giocare con un player prolisso (anche più di me, dai 2000 caratteri in su) piuttosto che con uno da 500-1000 scarsi.
18/09/2021 18:27:16
18/09/2021 23:58:08
19/09/2021 10:21:48
@mathramstaff
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