I bambini nei GdR postato il 01/11/2007 09:59:45 nel forum giochi online
I bambini, questi sconosciuti!
Quante volte si vedono ruolare bambini (spesso e volentieri, più bambinE) di 5-6 anni capaci di fare gesti acrobatici durante le Quest ma sopratutto di intrattenere discorsi filosofici con il più saggio dei saggi della Land?
Io a cinque anni giocavo con le barbie, non ero malinconicamente triste e "con lo sguardo perso nel vuoto" perchè avevo perduto i miei genitori (in un incendio, in una strage..a scelta) e sopratutto non ero capace di discorrere con la scioglievolezza di un adulto..
Ma non parlo solo di bambine vampire, ma di bambine umane, elfeggianti, drowanti; maddai!!1!
Talvolta questi bambini dei GdR mi fanno paura, ecco perchè ci giro sempre alla larga..
a voi no? 😶
01/11/2007 10:05:17
ma perchè critichi tanto questi bambini? saranno bambini prodigio, magari nascono con il pc fra le mani, cmq hai ragione oramai i bambini fin d apiccoli vengono ADDESTRATI ad usare il pc, e quasi sempre gli imparano a chattare!!, ma perchp questo? perchè molti hanno paura di far uscire i proprio BIMBI fuori all'aria aperta dato che girano tante PERSONE CATTIVE xd. Anche se come dici tu alcuni ruolano benissimo e chi ti assicura che siano bambini???
01/11/2007 10:36:44
hai compreso il senso del mio Topic?😵
io intendo i bambini nel gioco, non nel reale..non ho mai visto uno che si gioca un bambino che non sappia esprimersi in lingua corretta (come invece dovrebbe essere) e che assuma atteggiamenti prettamente dei bambini apparte il desiderare abbracci e avere la solita spastica bambolina appresso e__e
01/11/2007 15:09:18
Ahahah oddio è vero, rimorchiatrici e spesso hanno "legami di sangue"
che pasta fritta e rifritta :)
01/11/2007 15:52:18 e modificato da moreau il 01/11/2007 15:54:10
Ormai gioco da un po' di anni, e a torto o ragione ho maturato la convinzione che creare un personaggio troppo giovane sia la miglior occasione per rischiare un'interpretazione leziosa.
Data la mia innegabile incompetenza in materia di infanti evito di pontificare con troppa sicumera, ma ho sempre avuto l'impressione che il modo in cui i ventenni e i trentenni interpretano i bambini nel gioco di ruolo chiarisca molto bene in quale spaventosa misura il mondo dell'infanzia sia frainteso, misconosciuto, sottovalutato. Veder giocare questi piccoletti mi ricorda come mi sentivo alle elementari quando ero costretta a chiedere permesso per andare fare pipì, o a sopportare da perfetti sconosciuti domande sui fidanzatini (quelle pronunciate col labiale esasperato, ricordate?). Ecco con chi pensavano di parlare, mi dico.
Raramente mi sono imbattuta in un personaggio bambino senza percepirlo come stucchevole, poco realistico. Eccezioni a parte credo che i pupi siano (non a caso dopo le donne bellissime, altre vittime tradizionali di pregiudizi livellanti) i personaggi meno caratterizzati... E' come se una volta definita l'età, non ci si sentisse in dovere di aggiugere altro, di attribuire al PG un carattere specifico, pregi, difetti, fissazioni, opinioni. Si tende a giocare un adulto scemo o un pargolo-comparsa delle soap, non una persona ancora molto inesperta.
01/11/2007 15:57:12 e modificato da engine il 01/11/2007 15:59:17
01/11/2007 16:21:03 e modificato da moreau il 01/11/2007 16:21:26
01/11/2007 16:36:51
01/11/2007 17:30:43
No Engine ci mancherebbe, nessun diritto di prelazione. Però siamo sempre lì: visto che non si gioca da soli, tenere conto dell'ambiente in cui si entrerà a far parte è sempre meglio, è più gentile, è più produttivo, è più simpatico.
Personalmente, se nutrissi un desiderio di recitare nelle vesti di Claudia di gran lunga superiore a quello di giocare in una specifica comunità, credo che migrerei di landa in landa sino a trovare quella ancora sprovvista del suo angelo biondo invece di pestare i piedi per inserirmi in un contesto in cui le Claudie, per numero, potrebbero con agio fondare la gilda delle "boccolute immortali succhiasangue ultrasessantenni ma con sembianze di minori". Lo stereotipo del "duro che non deve chiedere mai e, ehi, conosce una sola causa: la sua" è sicuramente più inflazionato, per esempio, ma si tratta di un modello di fatto meno ''eccezionale'', particolarmente consono al gioco d'avventura e teoricamente poco problematico nel momento in cui dovesse verificarsene una infestazione: le gilde dei mercenari e dei fuorilegge nascono così, non c'è nulla di ridicolo. E' "realistico" che, in un turbolento contesto d'azione, ci siano un casino di avventurieri spaccaossa senza nè tetto nè legge. La piccola vampira morbosa è un prototipo che invece funziona bene in un ruolo preciso: quello dell'eccezione alla regola.
Inoltre, da amministratore di una comunità di gioco che si vede proprorre il terzo PG Claudia, riterrei cortese informare chi vuole giocarla che ce n'è già un'altra. E - ci tengo a specificarlo - lo informerei sia nell'interesse del gioco comune che in quello dell'aspirante Claudia III stesso, che troverebbe più opportunità e divertimento orientandosi verso un "settore" del gioco meno saturo. Lo inviterei magari ad esplorare una versione sottilmente o radicalmente diversa della stessa template. Gli suggerirei - invento su due piedi quindi sono stronzate, ma per un giocatore in carne ossa mi sforzerei di più - di rivolgersi ad altre influenze, esplorando l'interpretazione che la Bigelow ha offerto del medesimo stereotipo in Near Dark, oppure gli consiglierei di alzare l'età verso l'adolescenza, o di fare una versione più immatura dei giovani e selvaggi protagonisti della Brite, gli proporrei di rovesciare il soggetto, impersonando un vampiro che per qualche ragione ha l'aspetto di un adulto, gli istinti di un immortale e la mente di un ragazzino... A cercarle ce ne sono di variazioni sul tema. Dico solo: perchè non prenderle in considerazione per giocare meglio non *fra* gli altri ma *con* gli altri?
01/11/2007 17:45:54
01/11/2007 18:33:34
Rispondi alla Discussione Aggiungi ai Preferiti Inoltra Discussione Forum Giochi Online Elenco Forum
Crimson Angel: Il debutto di Crimson Angel!