Le cose sono cambiate? postato il 15/04/2009 13:48:16 nel forum giochi e dintorni
Vi prego, vi scongiuro, non entriamo in polemica portando questo 3d fuori dalle regole.
È vero che la domanda viene da un 3d recentissimo e chiuso altrettanto di recente, ma non voglio far polemica o giudicare quel gestore.
Ricordo i primi tempi che giocavo gdr (sì, da tavolo. Non è neanche un 3d che mette in confronto i gdr da tavolo con i gdr via chat) in cui il ruolo del master era semplicemente il più difficile perché sì, è vero: il master è il dio del mondo che ha creato. Ma il master è anche quello che ha la più grave responsabilità di tutto il gruppo: quella di far divertire gli altri giocatori.
Quando iniziavo, e per me vale ancora adesso, un giocatore che non si diverte è uno sbaglio del master, un giocatore che abbandona una grave mancanza. Si cercava di accontentare tutti i giocatori, e non solo, di insegnar loro a giocare con gli altri, perché tutti si divertano.
Poi sì, ci sono giocatori a cui non piace giocare, o che provano un gusto perverso a metter zizzania. E il ruolo del master sta anche nel saperli individuare e allontanarli dal gioco, ma gentilmente perché anche loro sono persone.
Oggi, invece, per la quinta o sesta volta ho letto "se non ti piace il gioco, sciaquati". Ovvio, non con queste parole, ma con questo concetto. E a volte con un tono molto più scocciato, quasi che il master di facesse un favore a giocare con lui.
Ribadisco che non ce l'ho con nessuno in particolare. Né chi mi ha detto una frase simili le prime volte, né i gestori che sono stati pubblicati nel 3d chiuso da pochissimo.
Però vi chiedo: le cose sono cambiate? Il master da motore del gioco a dio despota?
Voi cosa ne pensate?
Io, personalmente, seguo il consiglio: quando vedo cose del genere mi limito a salutare tutti e a lasciare il gioco... Subito!
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15/04/2009 14:03:23
Dico che andrebbe valutato caso per caso, inutile generalizzare in quanto non esiste una risposta univoca.
Ci sono situazioni in cui il Master rimane sordo alle richieste della propria utenza, richieste che potrebbero solo giovare al gioco ma che lui interpreta come un tentativo di prevalicare la sua posizione egemone e tendere a considerare ogni proposte come un'ipotetica mossa sovversiva.
Oppure ci troviamo in situazioni in cui sono i giocatori che, non appagati di aver trovato tutta la pappa pronta, pretendano poi che il gioco venga pure plasmato a loro piacimento, anche se questo comportasse stravolgimenti di non poco conto.
Posso solo dirti che se fossi gestore di un gioco farei in modo di ascoltare ogni richiesta, di discuterla con i diretti interessati e farci tutte le valutazioni del caso, con calma per poter ponderare una decisione. Ma di certo resterei inamovibile sulla condotta su cui ho deciso di fondare il gioco: potrà piacere o meno, ma non cambierei mai per il capriccio di alcuni utenti.
15/04/2009 14:24:24
15/04/2009 15:32:12
15/04/2009 18:33:06
Ramsay ha spiegato tutto quello che avevo da dire
16/04/2009 01:35:36
Ormai in realtà la faccenda del master "onnipotente" e "gestore assoluto del mondo" è ormai piuttosto anacronistica...
Sono uscite decine e decine di giochi in cui il ruolo del master non è questo e dove i giocatori hanno alcuni poteri tradizionalmente ad appannaggio totale del Master (solo alcuni e ben regolati, ovviamente, tuttavia esistono anche un paio di giochi di ruolo senza master!) e il tutto funziona egregiamente! Ad esempio in Cani nella Vigna il master stabilisce solo la situazione iniziale, e non ha modo di imporre arbitrariamente la successione degli eventi (deve comunque giocarsela ai dadi) ed i giocatori hanno lo stesso suo potere circa l'ambientazione, ad esempio possono decidere da soli (e sono caldamente invitati a farlo) le tradizioni ed i dogmi della fede e il grado di sovrannaturale all'interno del gioco, possono anche stabilire da soli le conseguenze delle azioni (in concordanza con il dado ovviamente, non possono descrivere un esito positivo con un risultato negativo!).
Il sistema riesce a gestire tutto tranquillamente e non si creano problemi (anche perché ha un impostazione decisamente diversa dalla classica), in più, cosa a mio avviso estremamente importante: Il master si diverte un casino! Già, perché in questo modo è più simile ad un giocatore, il giocatore che interpreta tutti i png e che stabilisce la situazione iniziale, ma altrimenti all'interno della sessione è un giocatore e fa le cose da giocatore, che è decisamente una liberazione, visto che non ha più la responsabilità totale della godibilità della storia presentata e tutti gli altri "pesi" associati al master!
Ok, questo con il gdr online c'entra poco, anche perché nel contesto land un sistema del genere è ovviamente ingestibile, tuttavia volevo semplicemente sfatare il mito della figura del Dm. Non sempre è Dio, non sempre è lo sfigato che si deve fare in quattro per gli altri! Dipende dal gioco!
Ad ogni modo, concordo con Faber quando dice che ora come ora nelle land la figura del master è uno status symbol, anche io osservando la situazione sono giunto alla medesima conclusione.
In giro per le land ci sono orde di master totalmente incompetenti (si, non mi vergogno a dirlo, la maggior parte fa veramente schifo!), per il semplice fatto che non hanno nemmeno la più vaga idea di cosa voglia dire fare il master... Molti si limitano a giocare ai piccoli despoti e a sbattere da una parte all'altra i giocatori (o sarebbe meglio chiamarli "vittime"?) con "trame" piene zeppe di Railroading, Colli di Bottiglia, Deus ex Machina e tutto il campionario di errori banalissimi che purtroppo sembrano essere i più usati nella cassetta degli attrezzi del master tipo...
I giocatori ovviamente non si divertono con sta roba (poi grazie che dicono che le quest non servono, fanno schifo!) ed essendo la quest il nocciolo del gioco di ruolo, la situazione tende naturalmente al disfacimento... Perché si è bello interpretare il proprio personaggio nella vita di tutti i giorni, io mi ci diverto anche moltissimo. Però è proprio nelle quest dove il sistema risalta, dove il gioco arriva (o dovrebbe arrivare) ad un momento catartico, dove il mio pg viene davvero messo in discussione.
Senza la quest, o con quest poco interessanti, ho solo gioco d'ambiente... Una cosa che può essere fatta ovunque e ovunque ha le stesse peculiarità, mi limito solo a cambiare i vestiti dei protagonisti e lo sfondo...
Purtroppo ultimamente non mi sento più in grado, vedendo la lista di gdr online, di dire "A che gioco giochiamo?" ma piuttosto a "Di che colore preferisco la carta da parati?".
16/04/2009 14:10:56
Che la figura del master sia delicata, è universalmente risaputo. Personalmente, ho sempre cercato di fornire trame assolutamente non pilotate, ma piuttosto di fornire l'ambiente in cui muoversi, in cui ogni scelta del PG è percorribile, ovviamente in un ottica simile non tutte le scelte portano alla vittoria, alcune addirittura alla rovina.
E sapete cosa mi è stato detto? di fare avventure troppo difficile e complicate, che non si riescono a seguire perchè, in un ambiente vasto e vivo, senza una strada, il PG non sa cosa fare.
Va bene, mi son detto, ho provato ANCHE avventure più piccole, brevi e relativamente semplici. Sapete cosa mi hanno detto? che sono troppo preimpostate.
Quel che voglio dire è: il PG non è MAI contento. Ma non mi scoraggio, perchè esser master significa far divertire gli altri, creare trame, creare gioco e spunti anche se, la stragrande maggioranza delle volte, rimangono inascoltati o, peggio, snobbati o, peggio ancora, fuorviati e non compresi.
La figura del despota inoltre, mai l'ho sopportata, ed ho fatto di tutto per non apparire tale. Chi mi conosce spero che possa concordare con me. Il master non è Dio, il master è una persona che ci mette la sua faccia nella creazione della storia, che ammette e chiede scusa se commette un errore, che cerca di rimboccarsi le maniche per offrire a TUTTI gioco e divertimento. Ma il master è anche un essere umano, e come tale sottoposto a vincoli che vanno da tempo, errori o momenti in cui la voglia di fare vien meno...
16/04/2009 14:50:16
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