Made in Japan ricerca Programmatore

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Nome Gioco: Made in Japan

Stato: Sconosciuto

Autore: sarxy88 (2 annunci di ricerca aperti)

Codice Utilizzato: GDRCD

Stato dei Lavori: In fase di lavorazione.

Ambientazione: Ambientazione :
Il 2012, inizia con l’allineamento di alcuni Pianeti nel Cosmo . E con questo processo, grazie alla fase Lunare nuova, la fascia Temporale subisce un contraccolpo subordinato. La catastrofe che sulle terre Nipponiche si verifica non è altro che – ad occhi comuni – il fremito di placche tettoniche che crea maremoti e terremoti distruggendo case e palazzi: ed è proprio li, in quel clima Caotico che tutto torna ad esistere come più di dieci mila anni prima , quando i territori erano dominati da Draghi, Spiriti maligni o benigni, Animali e Uomini. E’ li, nascosta sotto mentite spoglie, la realtà dei fatti. La Natura si ribella e si ravviva, gli Specchi mostrano qualcosa di Anomalo nel loro riflesso giornaliero , il tutto si sdoppia e solo pochi prescelti possono davvero vedere le cose concretamente ; ecco come tutto iniziò:
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*Tokyo – 8:25 A.M – 5.01.12
<< Cadde la pioggia rossa, sul Giappone , che macchiò la neve candida di quell’inverno freddo. E fu proprio mentre stavo andando al mio piccolo negozietto in auto, nel cielo una sagoma eterea . Eppure, era lontana . Sembrava stesse cadendo da chi sa quale dimensione parallela, e che stesse per sfracellarsi al suolo di peso. Si: sembrava un peso morto dalla livrea grigia come l’argento. Il traffico, era paradossalmente incrostato di clacson e semafori mal funzionanti o guasti. Eppure, dentro di me l’unica cosa di cui sentivo una stretta necessità era quello di capire se m’ero sognata tutto, oppure semplicemente era reale. Avevo una strana adrenalina addosso, ero in uno stato di eccitazione vago anche quando – una volta ripartita finalmente – cambiai i miei piani, finendo per procedere verso l’esterno della città di Tokyo. L’auto, slittava a destra e a manca perché il mio piede sembrava più propenso ad accelerare che a frenare e moderare il tutto. Percorsi diverse decine di km , ricordandomi di respirare raramente nel tragitto. E quando finii per subentrare in un paesino dimenticato da Dio fu allora che gli occhi miei riuscirono a rivedere quell’immagine sospesa nel cielo, ormai ben più delineata . Lei cadeva, io la seguivo fregandomene se le curve o se sui rettilinei avevano scordato di buttare il sale. Lei scendeva obliquamente , ed io sempre più incredula della mia immaginazione. Quando vidi la collisione col terreno, inchiodai ed il retro dell’auto mi fece fare testa coda . Battei la nuca, uscii del sangue , mi fermai a ridosso del fossato : avevo il Panico nelle vene. Ero vestita pesantemente, e non ci pensai due volte a buttarmi fuori dall’abitacolo in modo un po’ squilibrato , e correre . La mia direzione ? Quell’essere. Quella che ora più che mai , sembrava essere un qualcosa di vivo, di reale. Mi infangai, scivolai copiosamente e caddi più volte . Ma lo spettacolo al mio arrivo, non era altro che un Drago a terra, esangue con il respiro corto. Aveva zampe corte ,un corpo lungo e sinuoso , delle creste sul capo, un paio di corna e delle vibrisse lunghe e in movimento . Gli occhi tuttavia, risultavo chiusi e la grandezza beh, era immane . Era dotato di scaglie spesse, di una coda appuntita e di artigli acuminati. Ed io da stupida , non feci altro che muovermi orizzontalmente, percorrendolo ad una distanza fin troppo ravvicinata sino a raggiungere il muso, il cranio. Lo fissavo intensamente, ero bloccata su quell’essere, e quando di scatto aprì gli occhi – profondamente gialli, con pupilla ellittica – e li posò su di me , ci fu silenzio. Mi sentivo come in pace con me stessa , nonostante sembrava che stesse iniziando a rialzarsi lentamente. Ero bloccata, come ipnotizzata, invogliata a non muovermi da li. Aprì le fauci, aguzze , mostrandomele e la lingua biforcuta uscì verso di me toccandomi prima il volto, e subito topo avvolgendosi attorno al mio torace . Mi tirò a sé, con lentezza ed io inerme non potei farci nulla . Gli occhi miei si chiusero, e vi fu la Morte ad accogliermi. Non sentii dolore, solo un senso acuto di quiete ed equilibrio anteriore. E quanto finalmente riuscii a vedere la luce , quando finalmente aprii gli occhi , mi ritrovai a terra distesa in modo supino, priva di vesti . Ero sola, e la mia mente affollata da pensieri indescrivibili. Una cosa è sicura: non ero più io, così come mi ricordavo d’essere nonostante avessi avuto le stesse fattezze. >>
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Tutto cambia quando parliamo di Realtà e Fantasia . Tutto cambia, quando la gente crede e non crede in ciò che ha attorno. E mentre con occhi umani, le città del Giappone non sembrano altro che fitti fiumi urbani ricchi di smog, malavita, moda, civiltà; con occhi non-umani tutto cambia. Esseri evanescenti – chi più , chi meno – che di giorno dormono, e che di notte finiscono per animare la città. Sparizioni di persone, morti non chiare, magia, animali enormi. Tutto assemblato in un contesto tratto dai giorni nostri, dove la legge degli Uomini non rappresenta minimamente quella degli Spiriti della Natura maligni o benigni che siano. Tutti hanno una doppia faccia, una doppia vita . Anche il più dolce dei “mortali”, o il più prevedibile.

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Requisiti Richiesti e Posti Disponibili:

Sto cercando una persona che sia capace di "aiutarmi" con la parte di Programmazione del Gioco.
Ovvero, tutto quello che riguarda la "messa in piedi" di quello che voglio creare. Che mi dia una mano a gestire e che sappia gestire la situazione.

Io, mi occuperò della GRAFICA .
Per tutto il resto , sono negata .

No perdi tempo :
per chi si prende l'impegno di scrivermi , deve essere un impegno "continuativo", non saltuario .

Vi ringrazio per l'attenzione.

Il lavoro prevede un pagamento? NO