Tales of Erebos

Moltissimi secoli fa, la terra era unita e moltissimi abitavano le terre ancora incontaminate. Gli avi respiravano aria pulita e non vi era bisogno di percorrere nessun ponte, poichè essi possedevano, come alchimisti di tempi felici, ogni cosa possibile per vivere. Tutti vivevano in armonia e pace, vi erano grandi strade, cieli limpidi e fiori colorati nei campi.

Quando arrivò la Grande Guerra, il primo passo verso la rovina fu compiuto. Nessuno ora ricorda che cosa fece iniziare tutto quanto, poichè moltissime delle cronache andarono perse e ora non vive più nessuno che possa raccontare cosa successe.

La Grande Guerra finì come tutte le guerre, vinti e vincitori - e sciacalli pronti a strappare via ogni singola cosa di valore rimasta. E in quel momento Madre Natura si ribellò, ella aveva infatti sopportato ogni angheria e veleno riversatole contro.

Prima fu uno tsunami violentissimo a decimare la popolazione e distruggere una delle centrali nucleari più grandi all'epoca. Poi venne il Terremoto d'Aprile, che fece crollare la maggior parte degli edifici, continuando l'opera di decimazione.


E vi furono concilii e incontri e ognuno continuava a negare e ad incolpare il proprio vicino. Dopo molti mesi, vi fu l'Ultima Scossa, la più forte di qualnque altra scossa mai sentita. Fu una scossa letale: spostò l'asse del pianeta di molte miglia e distrusse completamente la crosta terrestre. Seguirono lunghi periodi di eruzioni vulcaniche e nuove glaciazioni, che ridussero la popolazione, insieme con la fauna e la flora a pochi milioni.

Quando infine la crosta terrestre si riassettò. gli ultimi superstiti si ingegnarono per creare ponti, che avrebbero ristabilizzato la terra e dato modo di poter viaggiare e comunicare.

Fu così che nacquero i Ponti, ognuno nominato come una divinità antica, nella speranza che nulla di quanto era successo sarebbe più accaduto.

Quando i Ponti furono terminati, questi novelli creatori lasciarono un messaggio e statue spinose per ricordarlo.


Questo posto è un messaggio e parte di un sistema di messaggi: prestate attenzione!
Mandare questo messaggio è stato importante per noi. Ci consideravamo una cultura potente.
Questo posto non è un posto d'onore. Qui non viene commemorato alcun atto di grande valore, qui non c'è niente di prezioso.
Quello che c'è qui era pericoloso e ripugnante per noi. Questo messaggio è un avvertimento sul pericolo.
Il pericolo è in una posizione particolare, aumenta man mano che ci si avvicina al centro. Il centro del pericolo è qui, di una dimensione e forma particolare, e sotto di noi.
Il pericolo è ancora presente, nel tuo tempo, come lo era nel nostro.
Il pericolo è per il corpo e può uccidere.
La forma del pericolo è un'emanazione di energia.
Il pericolo si scatena solo se disturbi in modo considerevole questo luogo. È meglio evitare questo posto e lasciarlo disabitato.

Siamo rimasti noi, discendenti di quel mondo forsennato, a cercare di farlo prosperare di nuovo.

Quale sarà la tua scelta?