Terminus GDR

Gioco Chiuso

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Screenshot:

Terminus GDR - Screenshot Play by Chat

Terminus GDR - Screenshot Zombi

Nome Gioco: Terminus GDR

URL: https://terminusgdr.altervista.org ↗

Categoria: Play by Chat

Genere: Zombi

Stato: Chiuso

Descrizione:

Comunicazione Radio rilasciata il 13 Dicembre 2014
"Una nuova forma di malattia molto contagiosa si sta espandendo nel Paese. Ancora non sono chiare le cause che hanno portato all'espandersi di questa piaga, nè è ben stato chiarito dove tutto abbia avuto inizio. Le autorità parlano di un virus i cui sintomi son molto simili a quelli della rabbia. Le zone contagiate verranno messe in quarantena per isolare lo stesso virus. Raccomandiamo l'intera popolazione di non lasciare la propria residenza fino a nuovo ordine; le autorità di quartiere provvederanno al soccorso dei cittadini non contagiati che verranno condotti in zone sicure."

Allo scoppio della pandemia il caos si diffuse. Presi dal panico, i cittadini di tutto il paese si riversarono nelle strade per andare alla ricerca di zone più sicure, inconscienti del fatto che, in questo modo, il numero di contagiati sarebbe cresciuto in maniera esponenziale. Le misure di sicurezza non furono rispettate, la popolazione non fece come le fu chiesto di fare, e per questo lo stesso esercito non riuscì a mantenere il controllo nelle strade. Inspiegabilmente non c'era più distinzione tra vivi e morti, tra vaganti e umani.

Registrazione vocale dr. Edwin Jenner. Tre mesi dall'inizio.
"Registrazione numero 134. Oramai sono passati tre mesi dalla diffusione del contagio. Sono l'unico scienziato rimasto qui al CCM per studiare un rimedio a tutto questo, dopo che molti miei colleghi sono scappati per cercare rifugio altrove o son andati incontro ad una fine poco decorosa. Noi eravamo gli unici ad avere ancora un pò di speranza... o meglio, io ero l'unico. Lei... lei credeva davvero che avrei potuto farcela, si è sacrificata per questo, ma adesso inizio a pensare che sia stato tutto vano. Il tempo sta per scadere e sto perdendo la speranza anche io. Il virus si è diffuso, ed in tutto l'emisfero non credo che esista più alcuna zona sicura. E' oramai ovvio che tutto ciò è stato generato da un parassita, un virus. Il contagio è rapido e fin troppo facile. La prima area che attacca è il cervello, modificandone l'attività e causandone effetti come: rallentamento del battito cardiaco, degenerazione della parte razionale del cervello, annullando personalità e capacità intellettive, stimolazione dell'area violenta, aumento della capacità del sangue di coagulare. Il CDC Francese era sul punto di scoprire informazioni importanti sul microrganismo che ha causato la pandemia e di aver capito come ha fatto a diffondersi così velocemente in tutto il pianeta. Son rimasto in contatto con loro ed altri centri per cercare il rimedio prima che tutte le comunicazioni cessassero. Oramai l'ultimo campione di tessuto è andato distrutto dopo l'incidente in laboratorio di ieri. Il microrganismo uccide l'ospite entro 24 ore dal contagio, ripristinandone poi solamente il tronco cerebrale e creando "loro"... "gli altri". Non so come sia lì fuori, ma sicuramente i pochi sopravvissuti rimasti credono di essere salvi...credono che il virus si diffonda solamente tramite "contatto diretto" con quegli esseri, ma non è così. Siamo tutti infetti dallo stesso patogeno, vivi e morti, e qualunque sia la causa della morte, inevitabilmente ritorneremo tutti come vaganti... Inizio davvero a credere che sia arrivata la fine. Per tutti noi."

Non è rimasto nulla del mondo di una volta; ogni cosa è andata persa, distrutta. Le strade non sono più sicure, nessun luogo è sicuro. I centri città sono abbandonati a loro stessi, caduti in rovina, invasi da vaganti, perchè è nei centri che il virus ha avuto modo di diffondersi, come una macchia nera che spazza via ogni minima speranza di luce. Ma è proprio in questi luoghi che ci son maggiori possibilità di trovare cibo, medicine ed armi. C'è silenzio, e odore di morte. Le telecomunicazioni sono state interrotte, e ben in pochi posti la corrente c'è ancora, così come l'acqua. Il numero di vaganti è di gran lunga superiore rispetto a quello degli esseri umani ancora in vita che, a differenza dei primi, sono in costante diminuzione. In questo nuovo mondo si muore per la fame, o per la sete, si muore vittime dei vaganti, o di altri esseri umani. I sopravvissuti cercano di coalizzarsi, di far gruppo per riuscire ad andare avanti, ma non sempre è facile fidarsi degli altri. Il mondo che esisteva una volta non c'è più, e mai ritornerà; l'unica cosa rimasta da fare è lottare con la speranza che, un giorno, qualcuno possa trovare un rimedio a tutto questo e salvare ciò che ne rimane.

Trasmissione via Walkie-talkie. Cinque mesi dall'inizio.
"Forse sto perdendo la speranza che tu mi stia ascoltando, ma c'è sempre una possibilità, giusto?! Una remota possibilità... Ci sono solo remote possibilità ora. Ho cercato di non sbagliare, di mantenere tutti al sicuro, ci ho provato. Siamo molti di meno ora, abbiamo perso un'altra donna ed è successo l'altro ieri. E' stata una sua scelta, non posso biasimarla; non aveva più fiducia, e il CCM era un vicolo cieco. Ho incontrato un uomo lì, uno scienziato. Lui, mi ha detto qualcosa. Mi ha detto... Non ha importanza. Quello che conta è che ce ne stiamo andando, Atlanta è persa. Proveremo ad andare a Fort Benning. Ci aspetta un viaggio lungo e faticoso, forse più di quanto io possa immaginare, ma non può esserlo più del viaggio che abbiamo fatto fino ad ora. Centoventicinque miglia, ecco cosa ci aspetta. Sto tenendo duro per non perdere la fiducia, perchè se lo facessi gli altri, la mia famiglia, mia moglie, mio figlio... cosa farebbero? Siamo rimasti in così pochi ora, quindi dobbiamo restare uniti, lottare gli uni per gli altri, essere disposti a sacrificare la propria vita per gli altri se dovesse servire. E' l'unica possibilità che abbiamo. Fa attenzione lì fuori Morgan. Spero che tu e tuo figlio stiate bene. Non restare per strada, continua a muoverti, tieni gli occhi bene aperti... Fa molta attenzione. Magari un giorno ti rivedrò."

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