02/12/2012 21:28:52
02/12/2012 22:54:16
E la ceretta?
Tutte sempre liscie e depilate? :P
02/12/2012 23:10:41
02/12/2012 23:40:27 e modificato da mirmidone il 02/12/2012 23:47:50
In alcune land c'è la tendenza (a ragione o a torto) di dare certe razze e/o titoli a chi soddisfa lo staff nelle sue valutazioni.
Forse e dico forse non si dovrebbe usare un simile approccio per dare titoli altisonanti o razze potentissime ma al contrario, dare la possibilità a chi sà giocare di interpretare personaggi con handicap.
Lo dico perchè "secondo me" in un simile contesto valutativo si dovrebbero dare determinati ruoli dopo un'attenta analisi. Non stò parlando però del "capo delle guardie" o "assessore alle politiche industriali" (sono ruoli semplici, al massimo si crea un pg incompetente nella propria mansione, sai la novità) ma al contrario di ruoli più umili, intensi come potrebbe ad esempio essere "la prostituta", "il pazzo" o "il drogato"(ruoli realmente difficili e che se sottovalutati snaturano molto il gioco).
P.S. mi piacerebbe anche capire quale sarebbe il limite accettabile fra realismo e giocabilità ... la prostituta che non si ammala mai così come il soldato che non ha mai una ferita che fà infezione e rende storpi bla bla bla.
03/12/2012 00:03:33
03/12/2012 01:24:10
Alla fin fine, questo mi sembra un thread su cosa sia il realismo. Se sia il realismo "storiografico" oppure il realismo irreale delle storie e dell'immaginario collettivo. Io, molto modestamente, suggerirei di non esagerare sul primo, altrimenti toccherebbe giocare tutti i medioevi fantasy con gente che, a trent'anni, viene chiamata "vecchio".
E quindi, per riapplicarlo in topic, di dare una chance ai niubbi vogliosi di giocar le prostitute, ma chiarendo prima se si intende dare una visione molto realistica dell'affare.
@Gilraen: come vedi, anche i migliori edulcorano (e scopiazzano da Akira Kurosawa, ma vabbé :-p). Forse, lo puoi fare anche tu senza cadere nel ridicolo (ma ovviamente a tua libera scelta)
@Mirmidone + John Galt: avete ragione, ovviamente e difatti il cinema dà il ruolo dell'infelice, dello storpio, del diseredato ai suoi più grandi attori, mentre il "normale" o il supereroe lo può fare chiunque
(prego confrontare Twilight con Qualcuno volò sul nodo del cuculo o con Rain Man).
Però ognuno se lo deve sentire il "ruolo" e non bisogna mai dimenticare che chi lo gioca alle volte vuole (anche)apparire figo.
@IGI: in quanto a piattole e altre "amenità", avrei una serie di racconti dei miei PG, ma non mi sembra il caso (fidatevi ;-) )
03/12/2012 01:37:29
A questo proposito, John, potrei raccontare qualcosa di interessante. Il giocatore medio é abituato a finire di buon grado nel limbo delle anime / ade /area di parcheggio per defunti / ecc, morendo come pg, (specie se ha a disposizione la resurgo). Ma lasciagli un qualunque "segno" sul pg che considera una sua creazione intoccabile, e guai.
Rispetto a questo il realismo crediamo debba venire un po' a patti con la giocabilità. Possiamo dire tranquillamente che, specie in ambito fantasy/medievaleggiante, le ferite sono una cosa molto seria, visto che non é possibile ricorrere nè alle cure della medicina contemporanea nè al medico olografico virtuale di star trek. E non necessariamente ferite gravi o amputazioni.. anche solo uan caviglia rotta: a quei tempi poteva saldarsi male, risultato: personaggio zoppo a vita.
Va usato un po' di buon senso nel trattare il realismo in questi casi. Perchè se fai ammalare un pg di polmonite, in una ambientazione medievaleggiante, o se gli fratture tibia e perone, significa che con un buon 95% di probabilità lo uccidi o, nella migliore delle ipotesi, lo rendi un invalido. E se il pg in questione era un combattente, lo rendi sostanzialmente non più giocabile. Anche senza amputazioni.
E sulle amputazioni il discorso é ancora più significativo. Va bene il realismo ma amputare un arto a un pg combattente (cosa che dovrebbe accadere molto spesso date le conoscenze mediche medie di una ambientazione medievaleggiante) significa renderlo inutilizzabile o quasi e costringere il giocatore a rifarsi un altro pg, a meno di non avere la pozione ossofast come Harry Potter.
Possiamo dire che nel nostro caso, avendo implementato un sistema salute con dettagliata impostazione e durata di malattie, ferite, eccetera, la cosa è stata accolta abbastanza bene, ma non é mancato chi si é lamentato definendo "invasivo" questo sistema. L'argomentazione era: i PG non sono popolani qualunque, dovrebbero essere al di sopra di queste cose, come pure al mangiare, vestirsi eccetera: perchè me lo devi imporre fisicamente sull'avatar? Basta che me lo dici con una stringa di masterizzazione...
Crediamo ci sia una netta differenza tra il non esagerare con l'ansia di inseguire il realismo ad ogni costo (che in ambientazioni medievaleggianti equivarrebbe a far crepare/amputare arti/far ammalare molto più frequentemente di quanto accade) e il rendere "intoccabile" il pg, al punto che fargli venire un raffreddore se se ne va a zonzo nudo sotto una bufera di neve é considerata una cosa "invasiva".
03/12/2012 02:00:06 e modificato da bigfish il 03/12/2012 02:17:47
IGI, a parte che forse stiamo andando un po OT, ma vabbé.. :-P
Le situazioni che descrivi tu sono assolutamente vere (anche se personalmente ho incontrato, per mia fortuna, anche molti giocatori a cui piaceva e ritenevano opportuno giocarsi dei grossi malus a seguito di ferite invasive, resurrezioni, e simili. Anche malus permanenti).
Però il problema nasce da un qualcosa di più erroneamente radicato nella mente del giocatore medio dei PbC e talvolta anche in quella dei gestori stessi dei giochi (soprattutto se non hanno mai giocato ad un sano gioco di ruolo cartaceo): il considerare il proprio Pg unico, permanente e indistruttibile.
A mio avviso non c'è nulla di più sbagliato. Quando inizi una sessione di una qualsiasi campagna in un gioco di ruolo (che sia D&D, che sia WoD, che sia WoW, che sia Sine Requie, ecc ecc ecc) sai da subito che il tuo personaggio può morire, se il gioco porta a farlo morire. Sai benissimo che il tuo Master (santissimo uomo disponibile a regalarti gioco) può decidere di strapparti la scheda davanti agli occhi se compi qualche cazzata drastica (mai giocato a Cyberpunk o a Il richiamo di Cthulhu?).
L'eccessiva affezione ad un personaggio (per quanto possa essere umanamente comprensibile), condurrà prima o poi sempre in un unico luogo: il cattivo gioco, pur di conservare quel Pg come meglio ci aggrada.
E' molto più naturale, coerente e persino divertente essere disposti a giocare qualsiasi cosa rientri nell'ambito della vita e del percorso del proprio personaggio, anche la morte ultima (ho fatto splendide sessioni di "addio" al mio personaggio quando coerentemente è dovuto morire, alcune delle esperienze più divertenti mai avute e che mi porto dietro ancora oggi come bagaglio di giocatore).
Quando in una sessione da tavolo il tuo personaggio muore (ipotizziamo un gruppo composto da Master più 4 giocatori, l'apoteosi ludica) solitamente il Master fa capitare questo: ti dà l'opportunità di creare quello che si chiama "personaggio avanzato", concedendoti la possibilità di spendere alcuni punti esperienza in più di quanti non avresti avuto a disposizione durante la prima fase di creazione. Questo per consentire di avere un livello di giocabilità del tuo personaggio più o meno a pari con il resto del gruppo.
Come si può evincere, non si sta limitando il gioco di nessuno, anzi si stanno offrendo nuovi interessanti spunti per tutti.
Credetemi che questo sarebbe tranquillamente applicabile a qualsiasi GdR PbC, il problema è che manca spesso la volontà e la concezione di un sistema più ludico e meno morboso del gioco di ruolo, soprattutto a partire dai gestori. O ritengono che sia coerente e auspicabile consentire infinite resurrezioni ai personaggi (creando una schiera di innumerevoli temerari che non temono la morte) oppure, in caso di morte ultima, ritengono sia giusto che si ricominci da zero come fosse la prima volta che si prende parte al gioco. Insomma, è come se si faticasse a fare distinzione tra personaggio e giocatore, talvolta, dimenticando oneri ed onori del secondo spesso e volentieri.
Good Night.
03/12/2012 10:41:17
Ho un po' più di tempo e scrivo un sermone, giusto per non perdere l'allenamento in previsione di qualcosa di più grosso.
Si, in sostanza un buon 95% dei giocatori affronta la vita e la morte come su un libro Harmony (leggendo le opinioni eh).
Senza dare una percentuale, nel corso di lunghi o medi soggiorni in qualche land, si scova sempre la perla rara che sa giocare perfettamente lo scemo, la spogliarellista, il disadattato, lo stronzo, il banano. Certo non è facile, ma queste "perle" vengono spessissimo imitate (im)perfettamente da emulatori poveri di fantasia, o di coraggio.
Il problema non sono gli azzardi delle Perle, ma gli Imitatori.
Che, per quello che fanno, dovrebbero ricevere dei riguardi particolari. In negativo.
Ho giocato (senza citare nomi) la migliore delle storie di qualsiasi gdr (on line, cartaceo, live, fragmob...) con una persona che giocava, appunto la "prostituta", ok ok correggo se no si arrabbia, "Spogliarellista da Night Club" (... >_>"). Il segreto è non scendere mai nel ridicolo e nel "libro harmony", sapere cosa si sta giocando, e soprattutto essere in linea con l'ambientazione e ciò che vivono i personaggi in quei frangenti.
Ma queste, dovrebbero essere caselle già spuntate per ogni interpretazione di ogni personaggio e ogni carattere.
Una prostituta è al pari di un agente di polizia, un insegnante, un medico chirurgo (No Verdux, non stiamo parlando di te), un barbone, un nazi: un personaggio di tutto rispetto che va seguito e giocato con criterio, altrimenti è scialbo e inutile, fine alla mimica meccanica dell'origine della vita.
Cimentarsi è bene. Saper giocare bene qualcosa di "particolare" dovrebbe essere da tutti, ma non sempre è così.
Che piaccia o meno c'è chi mangia minestra, e chi non sa usare il cucchiaio. Chi corre i 200 mt, e chi non sa stare in piedi. Chi vede a vista d'occhio un camaleonte e chi ha gli occhiali spessi. Si ok ho finito i modi di dire da vecchio...
Per lultimofilmveroedecentediburton: Forse i gestori saranno più miti e accomodanti quando i giocatori si comporteranno allo stesso modo (Post come questo esistono perché molti giocatori non sanno comportarsi da tali e non conoscono il significato della "R" nella dicitura GdR).
Ma è previsto per un lontano futuro, e ormai siamo al 3 dicembre, mancano pochi giorni suh! Due settimane appena e non ci saranno più stenti ne maltrattamenti.
03/12/2012 12:31:04
Sendra probabilmente come scrivevamo nelle pagine precedenti a loro piace fingere di dimenticare i rischi e prendono solo le parti positive. :)
Mi trovo d'accordo con Kaname comunque, alla fine sono pochissimi i giocatori che sanno giocarsi determinati ruoli con coerenza e correttezza. Non si tratta nemmeno di edulcorare il fenomeno e rendere tutti orsetti del cuore, quanto piuttosto... beh ecco proprio di coerenza, come ho già sottolineato. Il fatto è che secondo me in pochi conoscono il significato della parola.
Riguardo al discorso di Grandeinverno devo dire che ha pienamente ragione. Personalmente (scusate se l'ho già detto) apprezzo una serie western come Hell on Wheels proprio per questi dettagli. Ovvero? Fango. Zecche. Pidocchi. Sporco ovunque, melma, bordi dei vestiti da signore sempre macchiatissimi perchè li trascinavano per terra su un fondo "stradale" inesistente e disgustoso. Cerchiamo di essere realisti anche noi ma devo ammettere che non siamo sempre al 100% fedeli a questi fatti storici.
Riguardo alla puzza però devo sottolineare che essendo una cosa comune (almeno nelle città di frontiera), a meno di non aver saltato il bagno per tre mesi, non ci facevano neppure più caso. Era un odore come un altro, perchè puzzavano tutti e non ci si scandalizzava più di tanto. :) Anche questo va contestualizzato. ^^
Lol Mikee for president. E' vero, nessuno si gioca mai le gambe "punzecchiose". XD
Mirmidone (e di rimando anche Quartz) per quanto riguarda il limite tra realismo e giocabilità suppongo che dipenda dalle gestioni. Questo anche per rispondere a Quartz che suggeriva di edulcorare a mia volta. Non mi lamento per la prostituta in sè, ma per quelli che vorrebbero snaturarla trasformandola in qualcos'altro: se vuoi una maestra perchè non te la prendi con un passato "normale"? Niente niente che poi dopo hai la scusa per qualche drammone o per giocarti la donnina molto osè perchè tanto in passato era prostituta? Cioè... che c'entra? >.<
A seguito di eventi On da noi una prostituta è rimasta zoppa, quindi storpia: per l'epoca era un fenomeno da baraccone più che un allettante bocconcino (tra l'altro prima di quest'evento anche se esercitava si è sorbita comunque tutti gli inconvenienti che questo comportava, come ad esempio l'isolamento e il disprezzo dei cosiddetti cittadini "puliti"). La giocatrice però, con grande inventiva, sta sfruttando ogni avvenimento On per mettere su un'attività in proprio. Storicamente molte matrone di case chiuse erano ex prostitute ed è proprio quanto vuole organizzare. Stiamo monitorando la situazione, ma volevo specificare che da noi le pvt non esistono quindi il pericolo di dover alzare il rating non si è mai presentato.
Questo per dire che le ferite te le giochi se fai un determinato tipo di personaggio... e ne paghi anche le conseguenze, non ci sono santi. Sta poi al giocatore che ha accettato i rischi cercare di non bloccarsi dopo un incidente.
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