ilgrandeinverno ha scritto: Mikee, nel rispetto della tua soluzione, continuiamo a non condividerla.
Potremmo rispondere nel merito a ogni singola tua considerazione, ma è evidente che nascono dalle tue esperienze e su quelle nessuno entra.
Ci sembra però essenziale sottolineare che:
1- Anche nelle land che incoraggiano l'off game può esserci un ottimo controllo e uno scoraggiamento di accezioni del gioco "discutibili" quando l'off game non entra nel gioco. E perchè non succeda occorre una gestione chiara, trasparente e un regolamento evidente sulle dinamiche del gioco. Che peraltro, possono essere estremamente nebulose anche in land dove l'off game è scoraggiato.
2- Qualsiasi contesto sociale può essere contesto di sviluppo di atteggiamenti sbagliati. Questo non toglie che sia naturale incoraggiarne i valori positivi, a prescindere da chi li vive negativamente. L'atteggiamento gestionale deve limitarsi, secondo noi, al gioco, alle sue dinamiche in chat, al sistema correttamente acquisito. Quello che ne pensa o ne dice il singolo giocatore a Caio, Tizio o Sempronio sta al singolo giocatore. Se ho un gruppo di bambini che gioca a ruba bandiera e se la prende col reggibandiera alle spalle, che faccio, proibisco a tutti di parlarsi nel gioco o faccio giocare il reggibandiera mascherato e celato? Se il bambino è convinto che reggibandiera sia scorretto tanto da parlarne male ha due soluzioni: o non gioca più o continua a giocare e presto o tardi dirà a reggibandiera quello che non gli va giù. Ma se 8 bambini su dieci fanno amicizia ci sembra un buon risultato. Per noi prioritario rispetto a un gioco funzionante e senza sussurri, ma privo di un aspetto, a nostro parere, essenziale e arricchente.
Stiamo dicendo la stessa cosa ma in parole diverse con alcune differenze sul metodo di gestione che in entrambi i casi funzionano più o meno nella stessa maniera e con gli stessi principi.