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06/12/2015 21:25:55
Penso sia basilare porre come presupposto un regolamento che prevede espressamente la incontestabilità degli esiti master, a prescindere dalla presunta coerenza o logicità contestata dai giocatori.
Dopodichè è implicito che tutto sta all'Admin di scegliere con estrema cura i master :P
06/12/2015 21:56:29
06/12/2015 22:30:58
Non capisco il problema :
Il master non potrebbe semplicemente tirare il dado "puro", cui aggiungere le caratteristiche del caso, magari aggiunte nel suo MS, se si vuole fare tutto in completa trasparenza?
Esempio
MASTER SCREEN
Tizio BLABLABLA attacca Caio (pg) [FORZA 10, Des 8, ...]
tiro d20 del master -> 11
il master considera 21 come risultato.
Non capisco perchè complicarsi ulteriormente la vita xD
06/12/2015 23:47:29
Se posso comprendere i problemi riguardo presunte parzialità dei master nel gestire scontri Pg versus Pg, resto invece molto perplesso nel leggere di polemiche riguardo la gestione di scontri Pg contro Png.
Se in Quest i giocatori non si fidano del master che riporta tiri dado "non pubblici" (che per me equivalgono un pò a quando nel cartaceo il master tira i dadi dietro il suo schermo) , allora il problema va ben oltre la semplice "meccanica" del gdr.
E' una tesi che sostengo da anni: se i giocatori hanno problemi nel tollerare di non poter controllare ogni aspetto dell'operato del master, allora è bene non si giochi affatto, perché c'è qualcosa che non funziona.
O il giocatore affronta con lo spirito sbagliato la partita o il master è così palesemente in malafede da non avere credibilità.
Lo spirito del gioco di ruolo è ben altro, perdonatemi se lo ripeto.
Io, così come i giocatori che negli anni mi fa piacere pensare di "aver tirato su", non ho problemi a essere gestito come giocatore, su cartaceo o online, da un master con enormi margini decisionali.
Né divento isterico se non posso controllarlo in tutti i tiri dado che effettua, anzi mi renderebbe meno piacevole la partita doverlo controllare così strettamente.
Il master ha lo scopo di far vivere una storia e coinvolgere i giocatori in questo "sogno condiviso".
Se questa magia non decolla, il problema è al di là di qualunque argomento numerico.
E qualunque sistema adotti, non sarà mai al riparo da polemiche, perché finché esiste il fattore umano e dei margini di libertà del master, esiste una potenziale parzialità.
A quel punto, secondo me, è meglio darsi ai gdr indie dove il master neanche c'è.
07/12/2015 00:35:21
08/12/2015 00:47:01
Concordo totalmente con Lom :)
Non si tratta di far sentire il maser come Dio ma è suo compito gestire la trama che si sviluppa, gli eventi, i png. E" il ruolo del master, rendere la sua stringa contestabile cosa significa all'atto pratico?
Si crea una sorta di dibattito democratico dopo ogni stringa master dove a turno ogni giocatore da un parere tecnico sulla correttezza o meno di ciò che ha scritto? Snocciolando i profili gnoseologici, ontologici prima di passare a quelli metafisici e scientifici?
"Quel colpo non doveva andare a segno, secondo le teorie di (segue nome improbabile di uno scienziato olandese) la traiettoria avrebbe dovuto prendere un angolo di 15° in meno e quindi doveva lisciarmi".
E" ovvio che la stringa master, è implicito nel concetto di master, è incontestabile poichè il suo esito è quello che i giocatori devono accettare e giocare di conseguenza.
Il master non può scrivere che un png tenta di correre, altrimenti i pg non sapranno cosa giocarsi, il master scrive che il pg corre :)
Questo è la base per giocare una quest in un gdr, vivere ogni giocata come una sfida dove si deve necessariamente imporre la propria ragione ha poco senso. Il master descrive una storia, il giocatore si diverte ad interpretare coerentemente un personaggio in quella storia.
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