20/10/2008 09:33:14
Non sei solo, fish, vale in buona parte anche per me, anche se io resto convinto che si possa giocare non senza parametri ma comunque senza dadi :P
20/10/2008 11:56:13
Secondo me lo si puo' fare per ambientazioni tipo Star Trek o Cthulhu, dove, per dire, se cerchi un libro in biblioteca non e che non ti riesce di prenderlo perche' fai 1 su 1d20, o se lanci un siluro quantico non e' che manchi il pulsante con il dito. Diciamo che sono tipi di gioco investigativi e di soluzione di enigmi in cui conta piu' avere una buona idea su cosa fare piuttosto che vedere "quanto bene lo fai". Per giochi basati per lo piu' sul combattimento (senza scadere in land dove l'unico concetto di quest e lo scozzino tra gilde che poi si resuscita tutti) il sistema a dadi e' irrinunciabile.
20/10/2008 12:16:25
Comunque, tornando in topic in uno slancio di magnanimita' e rispondendo a Belaphagor:
Qualsiasi tecnica di schema esistente, con qualsiasi arma, e' pensata per persone che stanno in piedi, piu' o meno uno davanti all'altro. Di conseguenza nessuna di essa e' applicabile in volo.
In particolare avere uno scudo di grosse dimensioni significherebbe essere sbilanciati da un lato e non volare dritto.
Non ha senso parlare di parate e contrattacchi, perche' un contatto in volo avrebbe una durata di una frazione di secondo ed avverrebbe uno alle spalle dell'altro (volo nella stessa direzione) oppure come uno scontro frontale (direzioni diverse)
Non ha senso parlare di armi a due mani o simili, che richiedono di essere roteate intorno al corpo, in quanto un movimento del genere farebbe perdere il controllo del volo e comunque non sarebbe materialmente possibile con le ali spiegate.
Allora, facendo un po di criptozoologia, come potrebbe avvenire lo scontro tra due umanoidi volanti?
Consideriamo le analogie in natura: Dovremmo cercare creature volandi di una certa massa corporea atte alla predazione, l'approssimazione piuì' vicina ad un guerriero volante.
Mi viene da pensare ai rapaci. I rapaci combattono sostanzialmente gettandosi in picchiata con gli artigli protesi e ghermendo la vittima per dilaniarla con il becco. Se due uccelli lottano in volo cercano di colpirsi vicendevolmente alle spalle e si difendono, una volta avvenuto il contatto voltandosi in volo per un breve istante a graffiare e beccare.
Quindi, tornando ai nostri uomini volanti, di certo non si fermano a galleggiare a mezz'aria senza alcuna giustificazione di tipo fisico come a Dragonball, per poter fare a spadate. Ergo ne la spada, ne l'ascia, ne lo scudo gli servono a nulla.
Quello di cui hanno bisogno sono armi leggere, che non sbilancino la panata, che permettano di bloccare l'avversario e, una volta ottenuto un contatto corpo a corpo, permettano di ferirlo rapidamente e profondamente, per riprendere il volo.
Quindi, a mio avviso, sti due piccioni dovrebbero armarsi di un asta di circa un metro e mezzo, leggera, di legno, dotata di un uncino ricurvo e di uno sperone sulla punta, con il quale affondare in "carica" oppure agganciare l'avversario, e di un pugnale molto affilato e sottile per penetrare il costato in affondi rapidi, magari uno di quelli con l'impugnatura orizzontale a mo di colpitore, che sporgono dal pugno chiuso.
22/10/2008 01:35:55 e modificato da torpedo il 22/10/2008 01:37:23
Due esseri del genere che combattono in volo....
Direi che l'ipotesi piu' realistica sia quella di Mr Faber. Due essere volanti devono restare in movimento per volare quindi l'unico modo per colpirsi è caricarsi a vicenda. Invece di una singola e robusta lancia (che rischia di restare infilzata dopo il contatto) direi che un set di lance leggere risponda meglio all'impiego in volo. Un'altra arma efficacissima in volo è la rete, da lanciare o meglio da preparare per accogliere il passaggio in volo dell'avversario.
22/10/2008 21:39:29
Equipaggiamento da mirmidone romano, insomma: lancia o tridente e rete.
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kagome79 ha recensito New Orleans