Ages of Chaos

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Mentre ti siedi cercando di gestire il piano di produzione alimentare del tuo villaggio, un messaggero barcolla stancamente nella tua casa padronale annunciando la fine del regno. Sembra che gli dei si siano stancati dei modi stravaganti del re e lo abbiano spogliato del suo esercito, delle sue terre e dei suoi lavoratori, riducendolo alla tua stessa statura, un semplice cavaliere. Ora tutti sono di nuovo alla pari, in grado di chiamare i propri contadini a raccogliere risorse e costruire edifici per andare oltre la semplice vita agricola consentita sotto il vecchio re. Forse questa volta puoi avere successo dove quelli che sono andati prima di te hanno fallito e rivendicare la gloria del trono per te stesso... Scuoti la testa per schiarirti i sogni e licenzi il messaggero; hai già sentito queste voci prima, e sono sempre state seguite da un'enorme dimostrazione di forza da parte del re, rafforzando la sua posizione di potere oltre la forza delle voci o dei dubbi.

Quella notte sogni la grandezza, di un vasto esercito così potente che gli alberi stessi rispondono alla tua chiamata alle armi; di figure costruite con argilla e magia, che sbaragliano gli eserciti dei tuoi nemici; di una flotta di navi così vasta che tutti fuggono di fronte a essa; di draghi e fenici che combattono nei cieli sopra una vasta città che sventola il tuo stendardo lacero. Ti svegli la mattina dopo con la notizia che la tua piccola area di terra è stata completamente tagliata fuori dal resto del regno da violente tempeste magiche iniziate subito dopo che il re è stato detronizzato e il suo palazzo distrutto. Forse questa volta è davvero vero... forse questa è la tua occasione di brillare!

La sera, dopo una giornata intensa di raduno delle tue risorse, uno strano silenzio cala sulla tua piccola stanza privata, bloccando i suoni del tuo staff che si affanna per prepararsi per il giorno dopo prima di andare a dormire. Mentre sei seduto nelle tue stanze private a scorrere i libri di storia di cui ti sei sempre circondato nella speranza di trovare qualcosa che ti aiuti ad espandere la tua piccola sfera di influenza, all'improvviso senti la sedia a dondolo accanto al fuoco iniziare a scricchiolare lentamente avanti e indietro. Temendo un mercenario inviato da un cavaliere rivale, o peggio, che il Re si sia aggrappato a abbastanza potere da mandare uno dei suoi assassini in visita, ti giri verso il suono, estraendo il tuo coltello dal fodero e stringendo il suo manico d'osso come un talismano contro l'ombra scura proiettata dal focolare. Non vedi altro che i pattini della sedia che oscillano dentro e fuori dalla luce del fuoco, ma mentre avanzi cautamente verso la sedia, il bordo affilato del tuo coltello che scintilla alla luce del fuoco mentre lo tieni esteso davanti a te, una risatina sommessa ti ferma di colpo.

"Ci chiamiamo Zorax", dice una voce polverosa dalla sedia. "Non hai nulla da temere da noi. Abbiamo lasciato questo mondo di Gildor molte migliaia di lune fa, dopo essere stati deposti come primo re di questo regno e uccisi da magie malvagie e feroci per mano di Me'tre, il primo Grande Mago. Da allora Me'tre e io abbiamo osservato il mondo di Gildor con grande interesse, creando una pace nella morte che non potevamo fare in vita per aiutare coloro che avrebbero cercato di ricostruire l'impero di Zorax e rivendicare il trono come loro. Da quando abbiamo governato, gli dei non hanno permesso a nessun Re di rimanere a lungo sul suo trono, obiettando sempre ai loro modi decadenti e dispendiosi. Siamo l'unico leader ad aver guidato Zorax attraverso un prolungato periodo di pace, finora...

"La tua esuberanza giovanile ci ha richiamati qui attraverso il vuoto, semplici ombre del grande leader che un tempo eravamo. Molti altri ci hanno chiamato prima, ma in questo momento e in questo luogo, sono qui per metterti sulla strada attraverso il caos per prendere il tuo legittimo posto come nostro successore."

Mentre il misterioso straniero parla, si dispiega lentamente in posizione eretta. Mentre la luce del fuoco lo illumina, un sussulto ti sfugge dalle labbra. Il volto dell'essere sembra contorcersi tra le razze conosciute, la ruvidezza dell'orco che si fonde con la bella arroganza dell'elfo, il robusto nano barbuto, il mef dai capelli bianchi e una strana creatura dalla pelle grigia, in un volto umano sorridente che rispecchia il tuo. Strofinandoti gli occhi e guardando di nuovo il volto si è risolto in uno stranamente bellissimo amalgama delle razze conosciute. Vedendo il tuo sguardo sorpreso, lo strano volto di Zorax si apre in un sorriso. "Il mio volto simboleggia la prima decisione che devi prendere. Ti insegnerò un segreto dato solo a pochi eletti. In questo periodo di tempeste magiche, parte di quella magia distruttiva può essere sfruttata per apportare cambiamenti a te e al tuo popolo. La razza diventa facoltativa; niente è più fisso di prima. Ci sono delle opzioni davanti a te che devono essere considerate attentamente."

Mettendo mano alla tasca e indicando il fuoco, lo straniero si gira verso di te e unisce le mani in un battito, scuotendo le fondamenta della tua casa. Temendo l'inganno, provi a lanciarti verso lo straniero, ma ti ritrovi incapace di muoverti. In preda al panico, gli chiami la tua frustrazione, maledicendo i suoi antenati e il potere che sembra avere su di te. Agita la mano e senti un senso di benessere pervaderti mentre la stanza inizia a girare intorno a entrambi, trasformando infine le sue pareti di legno in minuscoli puntini di luce e grandi vortici di macchie del cielo notturno.

"Non preoccuparti; il peggio è ormai alle tue spalle", dice mentre si accovaccia a gambe incrociate nel vuoto. "Ora, prima che tu faccia la tua scelta su quale forma assumere per tornare nel regno dei mortali, lascia che ti dica qualcosa sulle razze."

"Gli umani, come sapete, sono la razza più socievole, in grado di usare questa aperta cordialità per cementare le partnership commerciali, ma anche per nascondere le attività dei loro ladri. Man mano che la loro civiltà avanza, si affidano sempre di più all'apprendimento e alla ricerca per compensare la loro mancanza di abilità magiche. Le loro corazzate navali sono temute da tutti e i loro domatori di bestie sono un'efficace contromisura contro le strane creature allevate per la guerra dalle altre razze.

"Gli orchi sono la razza più bellicosa, che fa molto affidamento sulla paura che incute nei suoi avversari per assicurarsi più terra mentre il nemico fugge. La loro rabbia in combattimento è così grande che si riflette nei loro elementali potenti ma di breve durata. Gli orchi sono molto felici e staranno dietro al loro capo dopo un attacco riuscito, ma allo stesso tempo, non esitano mai a esprimere la loro insoddisfazione per il loro capoguerra quando vengono sconfitti.

"Gli elfi sono alti, snelli e belli. Hanno un profondo amore per tutto ciò che è naturale e sono più felici nei boschi. Trovano le arti mistiche piuttosto facili da padroneggiare e sono rinomati in tutte le terre di Gildor per il loro sontuoso intrattenimento e le grandi celebrazioni. Sono naturalmente pacifici, ma combatteranno duramente per ciò che considerano loro di diritto.

"I nani sono forti e robusti, con lunghe barbe (anche le femmine) e appetiti robusti. Lavorano in profondità sottoterra con fornaci ruggenti e pesanti martelli. Sono molto orgogliosi della loro abilità artigianale e amano mostrarla scatenandosi con le loro asce tenute alte e le loro barbe oscillanti: le donne non si lascerebbero mai lasciare a casa. Combattere è nel loro sangue.

"I Keldis sono un mistero per le altre razze, preferiscono stare dietro forti, alte mura e hanno una grande considerazione per la segretezza, evitando sia gli amici che i nemici. Ciò ha portato a molta sfiducia tra i Keldis e le altre razze. Poiché i mercanti Keldis sono così rari, attireranno sempre l'attenzione, rendendo anche molto difficile per i ladri Keldis. Hanno la reputazione di forti costruttori, ma stanno attenti a non costruire nulla che possa essere visto sopra le loro possenti mura, finché non viene avviato il Palazzo Reale.

"I Mef sono di gran lunga la più magica di tutte le razze; il mio vecchio nemico Me'tre è stato tra loro per un po'. Sono alti sette piedi, hanno barbe bianche lunghe fino alla vita (non importa la loro età) e maneggiano magie molto potenti. Sono un po' deboli fisicamente e scarsi in questioni pratiche, ma compensano con la loro abilità naturale in tutte le cose arcane. Per avere successo come Mef, è necessario un alto livello di addestramento, ma i risultati possono essere sbalorditivi."

Oscillando leggermente mentre cerchi di assorbire queste informazioni, percepisci l'enorme sfida che ti attende: non solo ora affronti la prospettiva di competere con tutti gli altri cavalieri del regno su un piano di parità per il potere; ti è stata anche offerta la possibilità di cambiare la tua stessa razza e diventare qualcosa che non sei mai stato prima. Soppesando attentamente le opzioni, consideri le tue precedenti interazioni con le altre razze.

Gli umani li conosci meglio, essendone uno da un bel po' di tempo ormai. Hai avuto a che fare con i minatori nani e hai persino combattuto con loro contro i predoni orchi, e rispetti le loro abilità; ma forse questa è la tua occasione di diventare uno dei predoni orchi, o di vivere tra gli alberi con gli strani e distaccati elfi, o di giocare con il potere grezzo delle fondamenta come un Mef, o di costruire le vaste mura impenetrabili dei Keldis...

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