Elysium

Lento il volo del falco tra le pesanti nuvole stagliate su una eterea tela color zaffiro..
La pallida dama nel cielo mostrava parte del suo volto, donando un manto azzurro di luce alle fredde pietre che da discostanti tempi hanno testimoniato il ricordo di gesta, affetti, dolori..
Lo scudiero si era appena allontanato dal triste luogo, lacerato il suo animo da pensieri ed affannosi presagi, mentre l`ombra trovava riposo la` dove il sospiro della bianca signora non arrivava. Tra le inespressive pietre che sembravano nascere dall`arida terra ed il legno incolore di isolati alberi privi di foglie, il gelo sembrava impedire ogni parvenza di vita. non un alito di vento muoveva le spente foglie, non un finissimo grano di terra si levava dalle pesanti lapidi che tante e tante notti avevano visto. Il silenzio appariva teso. Sembrava bastasse un tacito assenso per dare il via ad un muto coro. Ciascuna di quelle marmoree lastre, voleva raccontare quante gocce di pioggia l`avevano mai ferita. ciascuna di esse voleva farsi ascoltare, quella sera..
Varcai la soglia di quegli spenti luoghi lentamente. i miei passi erano privi di voce, quasi per volonta` maggiore di un sovrano senza nome. Mentre attraversavo gli spogli cancelli che portavano alla via, dei bisbigli di fanciulla ripetevano il mio nome da un luogo senza tempo..