Nome Gioco: Il perduto impero di Selinude
URL: http://selinude.obientsoft.com
Categoria: MmoRpg
Genere: Fantasy Classico
Ambientazione: C'era un tempo molto lontano un'antica città, capitale di un impero, che prosperava in riva al mare. In essa era possibile trovare mercanti e saggi, ricchezze e conoscenze.Ma a certi uomini la ricchezza, la conoscenza, il potere non bastano mai. E fu così che gli imperatori iniziarono a rivolgersi a divinità oscure e capricciose.Presto il seme della corruzione si diffuse per la capitale dell'impero, e fu così per molti anni... finché gli dei non punirono l'empia città.Un terremoto, e poi il mondo non fu più quello che tutti erano abituati a conoscere. Dove prima c'era il mare da allora ci fu il deserto, e dove prima c'era una città dopo non ci furono altro che rovine sotto la sabbia.Sono passati 2500 anni da allora...Nessuno sa con precisione quando gli dei cominciarono ad interessarsi agli affari delle razze che vivono sul continente. Un po' ovunque cominciarono a manifestarsi culti, ad apparire esseri viventi che si proclamavano profeti in terra. Dai pochi resti giunti fino ai giorni nostri pare che già nell'anno 3200 dell'era antecedente all'impero di Selinude gli dei si manifestassero in tutta la loro potenza. Erano anni di caos, anni di guerre fratricide. Risale a quel periodo la scissione fra gli elfi di superficie e gli elfi del profondo, comunemente chiamati drow. Le varie razze erano già presenti in grande quantità all'epoca, ma il periodo cronologico che più di tutti è stato ricordato come periodo buio fu l'era dell'impero di Selinude.Selinude era una fiorente città portuale che aveva capito la necessità di scambi commerciali. Attorno a loro le razze combattevano e si ammazzavano, ma i selinudi prosperavano, in breve tempo la città divenne multietnica, e si espanse così tanto da dover obbligare il consiglio cittadino a nominare un reggente. Il reggente e i suoi successori portarono ulteriore benessere alla città, che crebbe e incominciò a creare insediamenti nelle vicinanze, ambasciatori andarono verso le foreste elfiche e verso le varie comunità naniche e gnomiche che vi erano sulla terra ferma. La costa dove la città ormai fiorente si affacciava divenne la costa dei delfini. Questo nome le venne dato per la presenza dei delfini al seguito delle navi mercantili.Ma si sa, la ricchezza e il benessere annebbiano la mente, e così, con il passare dei secoli, i vari reggenti si fecero arroganti e cominciarono a minacciare le comunità vicine. Il passo fu breve, non ci volle molto prima che le varie razze si trovassero in conflitto con i selinudi, che da parte loro erano ormai tecnologicamemte avanzati. Tutta l'armata di terra era dotata di armi di fattura eccezionale, corazze impenetrabili, la flotta era potentissima, nessuno poteva competere, persino i draghi che vivevano sul continente evitavano di affrontare in campo aperto l'esercito di Selinude. Voreb, ultimo reggente e adoratore di Vurgan, si proclamò imperatore, e cosi nacque l'impero.Culti dedicati a Vurgan nacquero ovunque, a mano a mano la follia e la brama di sangue scalzarono la saggezza e la vita. All'apice della sua potenza e splendore nella capitale venivano eseguiti quotidianamente riti, che culminavano in sacrifici di esseri umani e non solo: elfi, nani, non vi era razza che non venisse sacrificata a Vurgan. Poi accadde qualcosa di incredibile: la leggenda narra di come gli dei, stanchi di tanta sofferenza e spargimento di sangue, abbiano creato il cataclisma che ha distrutto l'impero. La capitale venne rasa al suolo, a migliaia perirono. L'imperatore stesso non si salvò. Quello che ancora era più sconcertante fu che, mentre gli dei punivano i selinudi, Vurgan non fece nulla e si beò della distruzione di tutto l'impero.Da allora molto è cambiato. Gli abitanti delle terre emerse hanno battezzato questo periodo come seconda era dopo la catastrofe. Adesso le varie razze vivono in pace in comunità o città stato, vi sono fiorenti scambi commerciali, le città più grosse sono multietniche, il benessere è tangibile, ma per quanto?Il periodo esatto in cui gli dei cominciarono a seguire gli eventi del continente non sono noti, c'è chi ha posto questo periodo a un anno 0 dell'era pre-imperiale. Una cosa è risaputa: quando gli dei decisero di seguire quello che accadeva tutto il pantheon era già esistente, e non è da escludere che forse gli dei non facciano altro che osservare il sorgere e il decadere delle varie razze sin dalla notte dei tempi.Nell'anno 0 dell'era pre-imperiale l'unica razza senziente di cui si conosce l'esistenza erano i draghi. Di queste stupende creature non si è mai saputo molto, ma una cosa è certa: i draghi dell'epoca non erano certo come quelli attuali; molto più litigiosi, senza nessuna capacità magica, erano più simili a enormi lucertole che non sprecavano occasione per azzuffarsi fra loro, a volte alcuni erano più illuminati, dotati già allora dell'intelletto e della capacità di comunicare, si dice che vennero scelti dagli dei come razza prediletta, tutte le altre razze erano pressoché inesistenti o ai primi stadi dell'evoluzione.Nell'anno 10000 dell'era pre-imperiale i draghi erano già presenti in quantità più che decuplicata sul continente, i loro corpi erano più simili a quelli dei draghi attuali, avevano anche già la capacità di volare, anche se per brevi distanze, le loro ali non erano ancora abbastanza forti per sorreggere la loro mole, il loro colore era ancora uguale per tutti, ovvero il marrone. Nelle immense foreste si incominciavano a intravedere i primi insediamenti di quelli che sarebbero stati tra tutti i popoli quello più nobile: gli elfi. All'epoca erano più simili a delle creature dotate di coda e pelliccia, già in grado di erigersi su due zampe, avevano sensi molto sviluppati e un innato amore verso la natura, erbivori, si nutrivano di bacche, frutti e altro ancora che le grandi foreste fornivano in grande quantità. La scelta del vivere nelle foreste era dettata dal fatto che i draghi non disdegnavano avere carne di elfo per cena.Nell'anno 15000 dell'era pre-imperiale i draghi avevano acquisito completamente la capacità di volare. Nacquero i primi esemplari dotati di pigmentazione diversa, tra questi spiccavano in modo notevole i maestosi rossi, possenti e spietati, grandi cacciatori. Le foreste erano ancora abitate da elfi, che avevano perso quasi completamente il pelo e anche la coda, era di questo periodo la creazione di un loro primo rudimentale metodo di comunicazione fatto di segni e suoni. Non si vedevano altre razze nelle terre conosciute.Nell'anno 17432 dell'era pre-imperiale nasceva il primo grande consiglio draconico.Nell'anno 20000 dell'era pre-imperiale la società draconica viveva in clan, ciascuno con un suo capo, l'evoluzione aveva ormai raggiunto l'apice, vi erano draghi di ogni colore, rosso, verde, bianco, blu, e anche draghi cosiddetti metallici, in quanto le loro scaglie erano di tonalità simile al metallo, dall'oro al bronzo, dal rame all'argento, vi erano anche alcuni prismatici, di solito messi a capo dei clan o a custodia dei luoghi di culto. La magia era largamente praticata dai draghi, i quali riescono a padroneggiarla senza alcuno sforzo. Alcune leggende narrano che è stato grazie alla magia che i draghi si sono evoluti in quello che tutti noi adesso conosciamo; fu sempre di questo periodo il primo grande scisma fra i cromatici e i metallici: i primi più istintivi e violenti e i secondi più riflessivi e pacati. Comunque in entrambe le fazioni non vi è mai stato un disaccordo notevole e le leggi sacre vengono tutt'ora rispettate, una fra tutte quella di continuare a perpetrare la specie attraverso la schiusa delle uova e non attraverso il grembo materno. Si dice che i cromatici più conservatori avessero imposto questa scelta all'alto consiglio, mentre i metallici raggiunsero un accordo che vietava a tutti i cromatici di continuare a cacciare indiscriminatamente creature di ogni specie, soprattutto in riferimento all'apparizione dei primi uomini e dei primi nani, e naturalmente agli elfi, ormai razza organizzata e ben radicata nelle foreste.Nell'anno 43000 dell'era pre-imperiale i draghi compresero appieno la gravità della loro presenza sul continente, ormai la popolazione draconica era immensa, la loro civiltà altamente avanzata grazie alla magia. I draghi compresero che non avrebbero potuto ancora per molto sopravvivere sul continente neanche a spese di altre razze. Le terre conosciute erano popolate da umani che avevano creato nel frattempo grandi insediamenti e villaggi, era una vita alquanto nomade ancora e con regole alquanto barbare, ma che agli occhi dei draghi sarebbe presto sfociata in una delle razze più fiorenti. Gli elfi erano ormai completamente integrati con le foreste, la loro grazia era ammirata perfino dai draghi. I nani, che temevano i draghi, preferivano vivere nelle viscere della terra, scavando e cercando immense vene di metalli nobili con i quali creavano veri e propri capolavori di artigianato. Si intravedevano le prime piccole comunità di halfling e qualche sparuto gruppo di gnomi qua e là, le cui origini restano tutt'ora ignote. Tutte queste razze toglievano notevoli fonti di sostentamento ai draghi, che ormai dal canto loro troppo civilizzati non concepivano neanche per errore di cibarsi di altre razze illuminate; solo alcuni esemplari rivoltosi facevano quello che volevano, ma erano vere e proprie mosche bianche. Quello fu il periodo in cui gli elfi cominciarono a padroneggiare la magia.Nell'anno 43121 dell'era pre-imperiale i draghi aprirono un varco dimensionale lasciando quasi completamente il continente e rifugiandosi in quello che fu battezzato dai saggi come il piano draconico. Alcuni clan restarono, ma erano una parte molto ridotta del vecchio popolo, scelsero l'esilio. Ormai considerati esseri semidivini, i draghi rimasti da allora hanno assistito in modo quasi impassibile all'evoluzione del continente, con i suoi pro e suoi contro.Nell'anno 52453 dell'era pre-imperiale gli insediamenti elfici erano ormai prolifici, grazie alle conoscenze magiche gli elfi riuscirono a prolungare la loro vita, gli umani avevano ormai raggiunto un certo equilibro e guerre fratricide fra clan non ne nascevano più. Cominciarono a sorgere le prime città regno; la popolazione nanica era anch'essa una popolazione di tutto rispetto. Quello era l'anno della grande disputa, si racconta di una disputa fra razze su quale fosse la più brava nel creare meravigliose opere d'arte. Ovviamente gli elfi, alquanto altezzosi, credevano di essere loro i migliori, ma quando, durante la grande esposizione di Bosco Acero, il clan nanico di Graskar espose le sue opere, l'attuale reggente elfico non poté non ammettere la superiorità nanica nella manifattura di tali opere, e senza l'ausilio della magia per di più: un grave smacco. Scoppiò una furente lite tra elfi e nani, vennero quasi alle armi, ma poi la saggezze prevalse e tutto si chetò, da allora gli elfi disprezzano (o forse invidiano?) i nani, esseri grotteschi e tozzi eppure capaci di creare simili meravigliosi oggetti.Nell'anno 67349 dell'era pre-imperiale vi fu la prima crisi elfica, gli elfi restavano gli unici in grado di gestire la magia, le altre razze, nonostante le richieste incessanti, non potevano, semplicemente perché gli elfi non insegnavano loro, ma nel consiglio elfico i dubbi cominciavano a serpeggiare, elfi più idealisti e votati all'uguaglianza dei popoli volevano aprire le porte della conoscenza elfica a tutte le razze: nacquero moti spontanei, manifestazioni e proteste, molte comunità elfiche entrarono in guerra, una guerra fratricida e senza senso. Uno degli episodi più eclatanti racconta della maga elfica Sharzina, la quale, con la scusa delle guerre intestine che stavano dilaniando il popolo elfico, riuscì a infilarsi dentro alla sacra biblioteca del reame elfico di Rith. Rith era una città stupenda che si estendeva per tutta la grande foresta elfica, in realtà a Sharzina non importava nulla della parità di diritti sulla magia tra elfi e le altre razze, lei mirava a scoprire i segreti celati nella biblioteca, quella dove sono celate le grandi magie proibite. Purtroppo per lei e per il suo gruppo di sovversivi Sharzina venne scoperta, la sua ingenuità e la sua avidità le costarono parecchio, lei e tutto il suo clan vennero banditi dalla comunità elfica e marchiati con una pigmentazione magica,la loro pelle divenne di un nero alabastro. Cacciata via, Sharzina giurò che si sarebbe vendicata di tale affronto, non se ne seppe più nulla, ma da lì a 1000 anni più avanti alcuni elfi dello stesso colore nelle notti di luna piena a volte emergono dalla terra in cerca di creature inermi da uccidere (preferibilmente elfi) e da fare prigioniere. Chiunque sia stato catturato da un elfo oscuro (comunemente chiamato drow) difficilmente rivedrà la sua casa e difficilmente riuscirà a sopravvivere a lungo. Di questi elfi scuri si sa poco, a parte che vivono sotto terra e odiano tutto e tutti; gli elfi di superficie li considerano male puro e non esitano a ucciderli a vista se capita l'occasione.Nell'anno 74000 dell'era pre-imperiale un manipolo di elfi, tra cui anche qualche arcimago, partì per una ricerca di studio sulla magia nei climi torridi e freddi, non se ne seppe più nulla.Nell'anno 82137 dell'era pre-imperiale vi fu il grande scisma: dopo il fallimentare evento che portò alla crisi elfica gli elfi vissero ancora nell'isolamento magico per parecchi millenni, ma per alcuni ormai i tempi erano maturi e anche le altre razze dovevano cominciare a padroneggiare la magia. Il più grande fautore di questa corrente di pensiero era l'arcimago Silferin, custode dei sacri tomi della grande biblioteca di Rith, che un giorno decise che avrebbe portato la magia nelle terre conosciute, dove gli altri popoli erano ormai abituati alla presenza degli elfi e rispettavano questa antica razza, solo i nani erano più restii.Nell'anno 82156 dell'era pre-imperiale Silferin partì nonostante le critiche del grande consiglio, che tuttavia non poté opporsi. Silferin viaggiò parecchio, finché giunse sulle rive del mare in una piccola cittadina portuale che viveva di commercio e di pesca, la sua gente era cordiale e ospitale e Silferin fu colpito da tanta bontà d'animo e simpatia: quella cittadina era Selinude. Andando contro la legge che obbligava ogni mago a non avere più di un singolo allievo per volta al quale tramandare le conoscenze magiche, Silferin creò la prima scuola di magia. Inutile dire che fu un successo: genti da tutte le parti venivano per imparare la magia, uomini, nani, gnomi, perfino halfling, gli stessi elfi facevano la fila per avere il permesso di poter seguire le lezioni. In breve una scuola non bastò più e nacque la grande accademia della magia. Il grande consiglio elfico convocò Silferin per metterlo in guardia sui potenziali pericoli dell'istruzione di massa della magia, ma questi, accecato dal successo e dalla buona fede, non ascoltò gli avvertimenti. Selinude crebbe, crebbe anche troppo in fretta e nell'arco di poco più di un secolo divenne una della città multietniche più grandi al mondo.Nell'anno 82496 dell'era pre-imperiale, alla morte di Silferin si contavano almeno 4 accademie di magia sparse per la sola Selinude, la città aveva raggiunto un livello di potere e splendore tali da far impallidire chiunque, compresi i grandi draghi.Nell'anno 1 dell'era imperiale, dopo la morte di Silferin il passo fu breve, il reggente dell'epoca, un tempo allievo di Silferin, un tale di nome Voreb, compì un vero e proprio colpo di stato, prendendo possesso di tutti gli organi amministrativi della città. Con l'aiuto di alcuni fedelissimi falcidiò tutti i suoi oppositori in quella che fu ribattezzata la notte delle cento lame. Il mattino dopo Voreb era imperatore e Selinude divenne città imperiale. Da lì allo scoppio delle varie guerre il passo fu breve, la tecnologia offensiva dell'apparato selinude era eccezionale e i suoi maghi erano troppo potenti per essere arginati; nell'arco di soli 10 anni tutte le terre sulla costa e nell'entroterra fino alla grande foresta elfica erano sotto l'egemonia dell'impero.Negli anni successivi Voreb innalzò vari templi in onore di Vurgan e il male dilagò per il mondo conosciuto. Il reame di Rith reagì alle aggressioni e la grande guerra dei 1000 anni cominciò, per 1000 anni selinudi ed elfi, aiutati da tutte le altre razze, combatterono una guerra che avrebbe lasciato sul campo milioni di vite. Persino i draghi in alcune rarissime occasioni si schierarono con l'alleanza elfica, ma i selinudi erano troppo avanti, troppo evoluti e tutti i popoli sapevano che prima o poi avrebbero capitolato. Durante il periodo dell'era imperiale i sacrifici umani a Vurgan erano all'ordine del giorno, il male serpeggiava ovunque, intere razze furono rese schiave. Solo gli elfi resistettero, grazie alla magia, e gli umani, grazie al loro incredibile spirito di adattamento. I nani si chiusero sotto terra e resistettero, ma razze come quella halfling e gnomica arrivarono quasi a estinguersi. Durante l'era imperiale una nuova razza sorse, era quella mezzorca, nata dall'incrocio di maschi orchi con femmine umane.Nell'anno 1023 dell'era imperiale un cataclisma distrusse la città di Selinude. A detta di molti fu opera degli dei, che stanchi di vedere tanto dolore e sofferenza decisero di radere al suolo la città imperiale, ma un dubbio tutt'ora permane: se gli dei decisero che Selinude era troppo malvagia, perchè Vurgan non fece nulla? Il cataclisma distrusse tutto, la città venne rasa al suolo, nacque la valle desertificata, la capitale fu ridotta in rovine, il mare si prosciugò e l'intera flotta navale venne distrutta, a milioni persero la vita durante il cataclisma; purtroppo altre nozioni non sono note.Anno 1 della seconda era dopo la catastrofe. Ovviamente dopo la distruzione della capitale l'impero cadde, ma non si dissolse; era vastissimo e i suoi abitanti non si lasciarono abbattere da quello che era successo, nell'arco di poco più di 5 anni le forze imperiali erano di nuovo pronte a dar battaglia, ma qualcosa era cambiato: il cataclisma aveva distrutto la capitale, immense conoscenze andarono perdute e forse fu proprio questa la vera rovina dell'impero. Vi furono guerre, scaramucce e scontri per altri 1200 anni, ma oramai il reame elfico era nettamente in vantaggio e le altre razze dopo la catastrofe avevano alzato la testa.Anno 1234 della seconda era dopo la catastrofe. Questo fu uno degli anni più significativi della seconda era: un'alleanza di elfi, guidati da Peliath, di nani e di uomini ha dato battaglia presso i confini sud della grande foresta, annientando quello che restava delle armate e legioni del vecchio impero. Ormai l'impero di Selinude era solo un ricordo legato a un ammasso di rovine abbandonate.Anno 1333 della seconda era dopo la catastrofe. Nacque la città di Silverland sulle sponde del grande lago a nord, la città prese il nome dalla miniere di argento che vi erano sui monti a nord, quelle miniere erano abitate da nani che estraevano quel nobile metallo da millenni. La città di Silverland fu per parecchi secoli splendente e all'apice del benessere, il suo fondatore, re Cornelius, era un uomo guidato dalla fede in Laridol. Si racconta che fu lo stesso Laridol in sogno a mostrare a Cornelius dove costruire la sua città.Anno 1350 della seconda era dopo la catastrofe. Re Cornelius fondò l'ordine della Mano Aperta, un ordine di paladini devoti a Laridol. La Mano Aperta fu sempre svincolata dalla corona: i paladini operarono sempre in piena autonomia seguendo gli ideali di Laridol. L'ordine sarebbe rimasto operativo per ben 600 anni, dopo di che, per motivi tutt'ora poco noti, sarebbe stato chiuso da un discendente di Cornelius, Castaghir.Anno 2521 della seconda era dopo la catastrofe. Dopo oltre 2500 anni, per la prima volta in modo concreto il male si ridesta nelle terre libere. Selinude non esiste più, solo rovine e sabbia, ma il male ha perdurato: l'apertura di alcuni portali ha permesso l'arrivo di demoni sul continente. Questi si sono prodigati per ricreare l'armata dell'antica città imperiale, nell'arco di breve tempo, a causa di varie vicissitudini, una vera e propria armata non morta metterà a ferro e fuoco tutti i popoli liberi. Le perdite saranno notevoli, l'armata verrà respinta dall'alleanza dei popoli liberi, Umani, Elfi, Nani e Gnomi, supportati da Halfling e Mezzorchi. In presenza del pericolo persino gli alleati più improbabili appaiono: le tribù Tauren e Cobolde hanno contribuito, insieme anche ad alcune fazioni Goblinoidi, a respingere il male. I demoni sono stati uccisi o ricacciati, la terra ne è uscita fuori devastata, eroici combattenti sono periti. Per fronteggiare un eventuale futuro attacco, ad opera di alcuni guerrieri della fede di Laridol, è stato ristabilito, dopo quasi 600 anni, l'ordine della Mano Aperta. La vita continua... La ricostruzione è già in atto.
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Data Pubblicazione: 20/01/2013
Ultimo Aggiornamento: 05/01/2016
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